Ice news, gare e dry tooling
Anna Torretta, Kurt Astner e Massimo Farina, tra dry tooling e gare di arrampicata su ghiaccio.
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| Tempo di Ice World Cup e tempo di ghiaccio che evidentemente, seppur nella versione "secca" del dry tooling. da qualche parte c'è... Infatti Anna Torretta, certamente l'italiana più quotata nel circuito dell'ice climbing, ci manda due notizie. La prima riguarda l'outdoor con la salita "natalizia", da parte della stessa Anna, dell'M9+ di Pymà, una via di 18m chiodata e aperta nei giorni precedenti da Ezio Marlier alla Grotta di Steve Haston (Valsavaranche). A cui si aggiunge - sempre nella stessa Grotta - la salita di Kurt Astner e di Massimo Farina della stessa Pymà, di Capitain hook (18mt M10) e di Hollywood life (25mt M8), anche queste ultime naturalmente aperte (dall'infaticabile) Ezio Marlier. Da notare che i due - Anna e Kurt - sono gli stessi vincitori del Campionato Italiano di arrampicata su ghiaccio disputato lo scorso in Valle di Daone. Come dire che le speranze di ri-trovarli in forma per la prossima Ice World Cup sono più che fondate Infatti, la seconda notizia li vede tutti e due impegnati nel 3° Master austriaco internazionale Koetschach Mauten, prima gara di ghiaccio dell'anno. E il risultato è stato più che incoraggiante. Anna Torretta ha vinto davanti all'austriaca Pacher e all'altra italiana, e compagna dell'Ice Team Italy, Orietta Bonaldo. Mentre, in gara maschile Kurt Astner si è piazzarto secondo alle spalle dell'austriaco Mathias Schiestl e davanti al tedesco Stephan Bauhofer giunto terzo. Buon 6° posto anche per Luca Gasparini. Il report di Anna Torretta sul 3° Master austriaco internazionale Koetschach Mauten. "Nonostante le tiepide temperature dei giorni precedenti e in attesa della Coppa del Mondo la gara in Carinzia, prima competizione di ghiaccio della stagione, si è ugualmente svolta! La torre si presentava in parte ghiacciata ed in parte con tratti di dry tooling. La struttura verticale non permetteva una tracciatura con grandi difficoltà, di conseguenza la gara è stata un divertente misto tra difficoltà e velocità. Particolarmente interessante la finale maschile, su di un tronco orizzontale a 5 metri da terra, da attraversare con i piedi nel vuoto..."
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