I francesi della FFME sul ghiaccio delle Tofane
Nella stessa giornata il 25/02/99, due diverse equipe della FFME (Federation Française Montagne et Escalade) sono state attive sulle Tofane (Dolomiti – Cortina), percorrendo due dei più difficili itinerari di ghiaccio/misto delle Dolomiti.
Nella stessa giornata, il 25/02/99, due diverse equipe della FFME (Federation Française Montagne et Escalade) sono state attive sulle Tofane (Dolomiti Cortina), percorrendo due dei più difficili itinerari di ghiaccio/misto delle Dolomiti.
Sulla Tofana di Mezzo una squadra ha ripetuto "No ai mas", la bellissima cascata sospesa ben visibile al centro della parete Est.
Si tratta di un difficile itinerario di 3 lunghezze aperto da Pietro Dal Prà, Andrea Sarchi e Lorenzo Zampatti due stagioni fa, con un primo tiro su roccia (6b/A1) e due lunghezze su ghiaccio (5,6).
Un altro gruppo, composto dal conosciuto Christophe Moulin assieme a Olivier Sauget e Yann Delevaux, ha invece salito un itinerario nuovo sulla parete Sud della Tofana di Rozes.
La via chiamata "In bocca al lupo" si sviluppa per circa 300 metri nel canalone che scende dallanfiteatro al centro della parete, sulla sinistra della classica Etvös Dimai.
Dopo la prima parte su roccia, raggiunge levidende cascata di ghiaccio, per un totale di sette lunghezze.
I primi due tiri si svolgono in un colatoio di roccia bianca e liscia in prossimità del fondo del canale (difficoltà 5+), si percorre poi una lunghezza su neve, ritornando su roccia per altre due lunghezze (5+) che portano, verso sinistra, sotto uno strapiombo, alla base della cascata.
Questultima, lunga circa 100 metri, si supera con due tiri rispettivamente 5+ e 6.
La discesa si effettua a doppie (5) lungo la via di salita.
Questa salita si propone come una delle vie di ghiaccio/misto più interessanti della zona assieme a "non ai mas" e allitinerario aperto da Lorenzo Nadali & c. a sinistra di questa.
Sulla Tofana di Mezzo una squadra ha ripetuto "No ai mas", la bellissima cascata sospesa ben visibile al centro della parete Est.
Si tratta di un difficile itinerario di 3 lunghezze aperto da Pietro Dal Prà, Andrea Sarchi e Lorenzo Zampatti due stagioni fa, con un primo tiro su roccia (6b/A1) e due lunghezze su ghiaccio (5,6).
Un altro gruppo, composto dal conosciuto Christophe Moulin assieme a Olivier Sauget e Yann Delevaux, ha invece salito un itinerario nuovo sulla parete Sud della Tofana di Rozes.
La via chiamata "In bocca al lupo" si sviluppa per circa 300 metri nel canalone che scende dallanfiteatro al centro della parete, sulla sinistra della classica Etvös Dimai.
Dopo la prima parte su roccia, raggiunge levidende cascata di ghiaccio, per un totale di sette lunghezze.
I primi due tiri si svolgono in un colatoio di roccia bianca e liscia in prossimità del fondo del canale (difficoltà 5+), si percorre poi una lunghezza su neve, ritornando su roccia per altre due lunghezze (5+) che portano, verso sinistra, sotto uno strapiombo, alla base della cascata.
Questultima, lunga circa 100 metri, si supera con due tiri rispettivamente 5+ e 6.
La discesa si effettua a doppie (5) lungo la via di salita.
Questa salita si propone come una delle vie di ghiaccio/misto più interessanti della zona assieme a "non ai mas" e allitinerario aperto da Lorenzo Nadali & c. a sinistra di questa.
Tutti questi itinerari si trovano in quota e percorrono tratti su roccia e ghiaccio con difficoltà elevate, richiedono un avvicinamento abbastanza lungo e discese in corda doppia.
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