Corso aspiranti guida alpina 2013 - 2014: l'ultimo atto
Nell'accogliente saletta riunioni dell' Hotel Barance ad Alleghe, il clima è quello di ogni fine modulo: tavolata di istruttori con fogli e schede compilate durante i giorni d'esame e il "diretur" con PC e occhiali a riempire una dopo l'altra, come le parole crociate, le piccole caselle del foglio excel che al termine darà l'impietosa media finale.
La differenza sostanziale di questo scrutinio è che, secondo il suo esito, ci potrà essere un buon numero di nuovi aspiranti guida, molti allievi hanno infatti superato fino a qui tutti gli esami ed i test, e manca solo più il responso dell'ultimo modulo.
Torniamo però a ritroso di 9 giorni, il ritrovo era fissato nella bella città di Trento per l'ultimo esame teorico AINEVA e relativo conseguimento del brevetto 2 A di osservatore nivologico, prova scritta e successiva prova orale. Nel pomeriggio trasferimento ad Alleghe ed inizio delle "ostilità" sulle pareti dolomitiche.
Nonostante la "scenografia meteorologica" che ci ha accompagnato per tutta l'estate, fosse ancora la stessa (vedi il report di luglio in alta montagna) ogni giorno siamo riusciti a svolgere il programma con le salite programmate e rientrare prima delle piogge pomeridiane previste, ci sarebbe piaciuto fare anche una salita in Marmolada o in Civetta, ma le condizioni in quei giorni proprio non c'erano.
Baù, Bertoncini, Bottiglieri, Corrò, D'Addario ..... i nomi degli allievi scorrono in ordine alfabetico e le caselle dei voti si riempiono una ad una: tecnica, sicurezza, attitudine professionale, media finale, consueti commenti su errori commessi o su chi si è distinto in positivo su tecnica o altro, alle 10,30 pausa caffè e poi si riprende con l'elenco dei 22 allievi da scrutinare.
I sottili vetri che ci separano dalla sala bar lasciano filtrare la tensione che sta salendo tra il gruppo delle probabili nuove guide e si percepisce il loro stato d'animo, sarei curioso di sentire i loro commenti, forse meglio non saperli, anche noi siamo infatti impietosamente sottoposti al loro continuo esame e chissà che voti!
Poco prima di mezzogiorno l'ultima casella è compilata ed il "quadro" è completo, dopo quasi 2 anni di corso, salite e discese percorse, manovre di autosoccorso semplici e complesse, lezioni teoriche, lunghi viaggi in auto, ore di organizzazione trascorse al computer, emozioni vissute... tutto termina con un voto positivo o negativo, un applauso ed una stretta di mano che da il via ad una nuova esperienza professionale, dove i clienti saranno finalmente veri e non più il compagno di corso o l'istruttore, e bisognerà imparare l'arte di farli divertire, l'arte di accudirli come un figlio, l'arte di inventare una bella giornata anche con il brutto tempo, l'arte di accompagnare anche chi proprio non ce la fa ad arrivare in cima, l'arte di trovare itinerari vergini, l'arte di scovare vie non affollate .... l'arte di fare la guida alpina.
In bocca al lupo a tutti i nuovi 20 aspiranti
Guide Alpina Carlo Gabasio
Direttore dei corsi Polo Interregionale
L’ATTESA... di Andrea Fusari
E per la quarta volta siamo in attesa. Non è come le altre volte, quest’attesa è diversa, spero solo che sia l’ultima del corso. Ripenso al modulo appena concluso, all’ultimo esame: l’esame di roccia in Dolomiti.Nella hall dell’albergo di Alleghe c’è chi si distrae facendo finta di leggere delle riviste, chi un quotidiano, chi rimane incantato su un punto fisso nell’angolo a destra, chi a sinistra... Le ore passano così. Non riesco a star seduto neppure sui comodi divanetti che ogni mattina, durante questo modulo, ci avevano regalato ancora 5 minuti di relax prima di partire in auto per qualche passo dolomitico; e per di più non ho voglia di parlare, voglio solo entrare in quella maledetta stanza e sapere! Esce Carlo, il direttore: ci siamo! Tra pochi minuti sapremo l’esito dell’esame, che per la maggior parte di noi vuol dire diventare o meno "Aspirante Guida Alpina", oggi. Provo a concentrarmi sul discorso di introduzione di Carlo ma invece penso e ripenso alle soste che avevo costruito in via nei giorni passati: avrei potuto farle meglio? E se avessi sbagliato a piazzare qualche protezione? Avevo condotto al meglio la salita? Se, se e se... Un enorme investimento di tempo, energie e denaro dipende da questo voto. Poi finalmente inizia l’elenco delle valutazioni, rigorosamente in ordine alfabetico: Bau, Bertoncini, Bottiglieri... Turnaturi, Turrin (poveri Bac e Pippo sempre gli ultimi!).
Andata! Finalmente i nervi si rilassano: questa è la fine di un anno e mezzo speciale vissuto tutto d’un fiato, condiviso con un variegato gruppo di amici dalle più disparate personalità. Forse in questo il corso aspiranti nazionale è stato davvero speciale: è riuscito a creare una cordata composta da ben 22 persone, facendole progredire a corda corta in giro per le Alpi per quasi due anni! Sicuramente il legame che si è creato tra noi grazie alla condivisione di fatiche, gioie, delusioni, soddisfazioni, nonché corse su e giù per le cascate di Cogne, viaggi in macchina alla ricerca dell’alta pressione, nevicate estive appesi alle soste in Dolomiti e ore e ore passate nelle camere degli alberghi a parancare i letti per ripassare le manovre, andrà ben oltre i chilometri che ora, a corso finito, ci dividono. Ogni giornata è stata vissuta intensamente da ognuno di noi cercando di acquisire al meglio quelle competenze che ci permetteranno di vivere facendo ciò che amiamo e "rubando il mestiere" agli istruttori che ci hanno seguito durante questo percorso.
Sembra così lontano ora il ricordo del primo modulo, quello di Freeride, a Canazei (promemoria per i posteri: Godetevelo!! Poi le cose cambiano…), quando per tutti è iniziata questa fantastica e difficile avventura sotto una copiosa nevicata…
E adesso viene il bello! Un in bocca al lupo a tutti, ed un grazie a nome di tutti gli allievi a Carlo Gabasio e agli istruttori che ci hanno formato, valutato ed aiutato durante questo ciclo.
E' FINITO di Enrico Mosetti
Il corso è finito. Mi ci sono voluti diversi giorni per assimilare bene la cosa e capirne a pieno il significato, ma è così. Sono passati già quasi due anni dal giorno delle selezioni e i 90 e passa giorni tra formazione e esami sono volati. Quelli di esame non sono proprio volati ma ora che mi guardo indietro la sensazione è quella. Fin dal primo giorno ci è stato più volte ripetuto che il difficile sarebbe arrivato adesso, a esami terminati, ho sempre creduto che fosse vero, si, ma ero anche convinto che era un po' un modo di dire. Invece ora ora che i giorni dall'annuncio di essere diventato aspirante sono diversi, capisco quanto vera sia quell'affermazione. Prima avevo/amo l'obbiettivo di arrivare preparati al meglio al successivo esame e cercare di superarlo nel migliore dei modi, ora davanti ci si prospetta un futuro apparentemente incerto, ma è il futuro che abbiamo scelto, che la maggior parte di noi ha deciso divenga la propria vita.
Il corso è finito ed è finito con gli esami di roccia e la prova finale di autosoccorso in parete. Come a luglio durante il modulo di alta montagna abbiamo rincorso il bel tempo attraverso le Dolomiti e i suoi sottogruppi principali, dalle Tre Cime al Catinaccio, siamo riusciti tutti, a parte qualche eccezione a non prendere acqua e portare a termine le salite in programma. Il freddo e la roccia non sempre esaltante e non sempre asciutta, non hanno certo contribuito a rendere i giochi più semplici ma nel complesso credo che ce la siamo cavata bene.
CORSO GUIDE ALPINE 2013- 2014
06/08/2014 - Esame alta montagna
23/05/2014 - Esame di sci alpinismo in Valle d'Aosta
08/04/2014 - Il rush finale in Val Formazza
03/02/2014 - Modulo cascate di ghiaccio
08/10/2013 - L'estate dei corsi guida
25/05/2013 - Modulo tecniche e manovre di sicurezza e autosoccorso
08/04/2013 - Al via in Dolomiti il nuovo corso aspiranti guida alpina 2013 – 2014
21/12/2012 - Aspirante Guida Alpina, aperte le iscrizioni per il 2013/14