Cima Scotoni, invernale di Simon Gietl e Gerhard Fiegl su Waffenlos

A metà febbraio 2015 Simon Gietl e Gerry Fiegl hanno effettuato la probabile prima salita invernale di Waffenlos sulla Cima Scotoni, Fanis, Dolomiti.
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Simon Gietl e Gerry Fiegl durante la loro salita invernale di Waffenlos, Cima Scotoni, Dolomiti
Simon Gietl / Gerry Fiegl
La Cima Scotoni ancora una volta come meta di arrampicata per l'alpinista altoatesino Simon Gietl. Dopo la prima invernale nel 2012 della via Zauberlehrling e dopo l’apertura di Agoge nello stesso anno, adesso - approfittando dello strabiliante periodo di alta pressione attorno a carnevale - ha ripetuto insieme a Gerhard Fiegl Waffenlos, la via di 550m aperta nel 1993 sulla parete ovest da Helmut Gargitter e Claus Obrist. Ecco il report di Simon Gietl.


WAFFENLOS
di Simon Gietl

"Le previsioni del tempo avevano promesso per la settimana di carnevale tempo stabile in tutte le Alpi e mi era chiaro che insieme al mio compagno di cordata Gerry Fiegl ci saremo diretti in direzione Cima Scotoni per tentare una salita invernale della via Waffenlos.

Già dieci giorni prima della salita mi ero recato a San Cassiano in Alta Badia per fare una foto della parete ovest della Cima Scotoni. Siccome c'era ancora molta neve in parete ho dovuto rinviare il progetto e quindi con Gerry, il mio compagno della spedizione in Patagonia nel gennaio 2014, ci siamo accordati per la settimana successiva.

Il 17 febbraio siamo saliti con i nostri sci al rifugio Scotoni. Faceva piuttosto freddo e visto che avevamo programmato di salire soltanto il primo tiro eravamo felici di poterci riposare al caldo del rifugio caldo e berci un bel caffè caldo. Il giorno seguente siamo ripartiti alle 9:30 e dopo circa un'ora siamo arrivati all'attacco.

Siccome avevo salito la via nel 2007 insieme a mio fratello Manuel mi ricordavo la linea perfettamente. Il raggi di sole che ci hanno raggiunti avevano quasi gli stessi effetti benefici del caffè del rifugio Scotoni. Come previsto, abbiamo salito i primi tiri della via e da subito ci è stato chiaro che avremmo dovuto tornare il giorno seguente con la nostra attrezzatura da bivacco.

La mattina successiva è stata, nonostante la salita più rilassata sulle corde fisse lasciate il giorno prima, emozionante e tutt'altro che noiosa, sulle sottili corde da 6 millimetri. Ben presto abbiamo raggiunto la prima cengia dove ci siamo fermati per fare una pausa. Alle 11:30 abbiamo continuato la salita. La roccia non sempre solida, e a volta difficile da proteggere, ci ha richiesto la massima concentrazione. Gerry ha salito il friabile 8° tiro, poi ho arrampicato io da capocordata. Siccome eravamo riusciti a salire tutto in libera fino a quel punto, ero molto motivato a non cadere sul tiro chiave. Con gli avambracci enormi ho raggiunto la sosta circa 20 minuti più tardi, molto felice di aver salito anche questo tiro in libera. Ora ci separavano soltanto 80 metri dalla seconda cengia.

Poco dopo le 17:00 abbiamo raggiunto il nostro obiettivo della giornata, la cengia. I sole ci stava salutando con gli ultimi raggi e abbiamo deciso di salire ancora un tiro, per partire avvantaggiati la mattina seguente. Stanchi ma felici abbiamo cucinato qualcosa di buono e poi ci siamo addormentati nei nostri sacco a pelo.

Verso le 9:00 della mattina seguente, dopo una notte con temperature fino a -18°C, abbiamo iniziato a muoverci nella nostra tenda. Dopo una ricca colazione a base di cereali al cioccolato, siamo tornati al nostro "lavoro". Gli ultimi metri si sono rivelati puro divertimento e alle 11:30 ci siamo ritrovati in cima al pilastro."

di Simon Gietl


29/12/2014 -Wüstenblume, prima invernale sul Sass de la Crusc per Gietl e Holzknecht
Dal 22 al 23 dicembre gli alpinisti altoatesini Simon Gietl e Adam Holzknecht hanno effettuato la prima invernale della via Wüstenblume, Sass de la Crusc in Dolomiti.


Note:
Expo.Planetmountain
Expo Salewa
www
www.simongietl.it



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