Christophe Profit 10 volte da guida alpina sulla nord dell’Eiger
Il 9/04 per la guida alpina Christophe Profit, fuoriclasse dell’alpinismo di tutti i tempi, è stata la decima volta che ha salito la nord dell’Eiger insieme ad un cliente.
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Christophe Profit
arch. C. Profit
Dieci volte sulla nord dell’Eiger da guida alpina con cliente. Di questi tempi in cui tutto appare “normale” (in alpinismo e non), compresa la salita della mitica parete nord dell’Orco, potrebbe sembrare una non notizia. Ma basta dare un nome alla guida in alpina in questione per capire che, invece, c’è molto da dire. Sì, perché è di Christophe Profit che stiamo parlando. Quello stesso Profit protagonista e inventore, negli anni ’80, della stagione in cui tutti i sacri canoni dell’alpinismo, tutti i “problemi” delle Alpi, vennero misurati (e bruciati?) con salite fino ad allora assolutamente impensabili, per concezione e velocità.
Quelle di Profit erano salite supersoniche, solitarie, plurime. Racchiudevano insomma tutte le difficoltà massime che l’alpinismo aveva affrontato fino ad allora. In poche parole era nata la stagione della velocità e dei concatenamenti. E naturalmente la Nord dell’Eiger è stata il “terreno di gioco” per eccellenza per le scorribande di Profit. Nel 1985 è sua, infatti, la prima ascensione in solitaria, in inverno e in giornata (sole dieci ore!) della grande nord dell’Oberland bernese.
Sempre nel 1985 è ancora suo il concatenamento (una novità assoluta per concezione e spirito) del trittico delle nord impossibili: Eiger, Cervino e Grandes Jorasses (per la via del Linceul) naturalmente in sole 24 ore. Un exploit bissato poi, nel marzo 1987, dal tour de force di Sperone Croz alle Grandes Jorasses, Nord dell’Eiger (via Heckmair) e via Schmid del Cervino in solitaria invernale e nel tempo record di 42 ore…
Potremmo raccontare anche dell’incredibile ed elegantissima danza solitaria (e senza corda) sulla Diretta Americana sulla ovest del Petit Dru, salita in sole tre ore e dieci minuti nel 1982. Oppure delle 32 ore per la cavalcata solitaria sulla cresta integrale di Peuterey. E ancora del suo capolavoro himalayano nel 1991 sulla cresta nord ovest del K2 dove tracciò una via nuova con Pierre Béghin.
Potremmo parlare a lungo delle grandi salite di questo fantastico alpinista. Ma la notizia oggi è che la 47enne Guida alpina francese Christophe Profit lo scorso lunedì di Pasqua ha accompagnato per la decima volta un cliente, il signor Valery Guillebon, sulla cima dell’Eiger per la parete Nord. La notizia è proprio questa! Perchè non si pensi che salite come queste non abbiano nulla a che vedere con quel grande alpinismo che si misura con tutte le stagioni della vita, e trascende qualsiasi velocità.
Vai all'intervista a Christophe Profit
Quelle di Profit erano salite supersoniche, solitarie, plurime. Racchiudevano insomma tutte le difficoltà massime che l’alpinismo aveva affrontato fino ad allora. In poche parole era nata la stagione della velocità e dei concatenamenti. E naturalmente la Nord dell’Eiger è stata il “terreno di gioco” per eccellenza per le scorribande di Profit. Nel 1985 è sua, infatti, la prima ascensione in solitaria, in inverno e in giornata (sole dieci ore!) della grande nord dell’Oberland bernese.
Sempre nel 1985 è ancora suo il concatenamento (una novità assoluta per concezione e spirito) del trittico delle nord impossibili: Eiger, Cervino e Grandes Jorasses (per la via del Linceul) naturalmente in sole 24 ore. Un exploit bissato poi, nel marzo 1987, dal tour de force di Sperone Croz alle Grandes Jorasses, Nord dell’Eiger (via Heckmair) e via Schmid del Cervino in solitaria invernale e nel tempo record di 42 ore…
Potremmo raccontare anche dell’incredibile ed elegantissima danza solitaria (e senza corda) sulla Diretta Americana sulla ovest del Petit Dru, salita in sole tre ore e dieci minuti nel 1982. Oppure delle 32 ore per la cavalcata solitaria sulla cresta integrale di Peuterey. E ancora del suo capolavoro himalayano nel 1991 sulla cresta nord ovest del K2 dove tracciò una via nuova con Pierre Béghin.
Potremmo parlare a lungo delle grandi salite di questo fantastico alpinista. Ma la notizia oggi è che la 47enne Guida alpina francese Christophe Profit lo scorso lunedì di Pasqua ha accompagnato per la decima volta un cliente, il signor Valery Guillebon, sulla cima dell’Eiger per la parete Nord. La notizia è proprio questa! Perchè non si pensi che salite come queste non abbiano nulla a che vedere con quel grande alpinismo che si misura con tutte le stagioni della vita, e trascende qualsiasi velocità.
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