Cascate di ghiaccio alla Grotta delle Ciaole, Molise

Giorgio Ferretti presenta l'arrampicata su ghiaccio e drytooling alla Grotta delle Ciaole, nel Gruppo Monti del Matese in Molise.
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Grotta delle Ciaole, Giorgio Ferretti su Campitello Dry-Ice
Giorgio Ferretti

La Grotta delle Ciaole è stata scoperta e valorizzata da Giorgio Ferretti di Lanciano a partire dal gennaio 2007 con la prima salita del Canale di Destra. Quindi, tra il 2008 e il 2009, l'opera di Ferretti è continuata con la sola compagnia del suo saccone da parete o, a volte, con amici più o meno esperti ma sempre molto pazienti. L’apertura sistematica di queste vie è la logica continuazione delle altre numerose salite effettuate sulla neve “pressata” del Monte Miletto e del Monte Pandoro che si sono susseguite dal febbraio 2002. Un'attività che nelle prime uscite Ferretti ha svolto insieme a Cristiano Iurisci, promettente alpinista classico che poi ha continuato a collezionare prime salite di media difficoltà sia sul Miletto che sulla Gallinola. Le cascate di ghiaccio della Grotta delle Ciaole probabilmente sono le più meridionali d’Europa salite e relazionate. Per un appassionato dell’ice-climbing queste rare colate del sud sono dei veri gioielli da collezione. Buona scalata e che il freddo sia balcanico!

Accesso alla Grotta delle Ciaole:
Raggiungere Campitello Matese. Salire sulle piste di Campitello Matese (zona fine del piazzale parcheggio) per 500mt, poi girare a dx verso la pista di collegamento con l'ultimo impianto di destra del comprensorio (fine corsa dello skilift). In corrispondenza dell'ultimo pilone alto dello skilift entrare nella splendida faggeta dove inizia il sentiero estivo per la grotta delle Ciaole (sui tronchi sono visibili tracce di vernice contrassegnanti il sentiero). Una volta usciti dal bosco (30' in caso di traccia su neve non battuta recentemente) si scorge il ripido versante nord, costituito nella parte bassa da una parete rocciosa che si innalza in crescendo da sx verso dx.
Le vie attualmente salite ed attrezzate si trovano verso l'estrema destra della barra rocciosa quindi poco prima della grotta delle Ciaole. Nell'ultimo tratto di "sentiero" (20-30') si effettua un traverso in lieve salita puntando verso la grotta delle Ciaole ed entrare nel primo sgrottamento che si incontra 50mt prima sulla sx dove vi sono le prime vie dx completamente chiodate a fix inox e sosta con anello. (1 ora dal parcheggio).Traversando ancora a sx troviamo la cascata classica della parete (3 tiri) sempre con soste attrezzate inox + anello e un fix a tiro. Ancora a sx troviamo un'altra colata attrezzata di due o tre lunghezze a seconda del ghiaccio presente nell’ultimo tratto ripido per uscire dalla goulotte.

Materiale tecnico e di sicurezza necessario:
Attenzione: dall’uscita del bosco l’avvicinamento si svolge in un ambiente con forte rischio di caduta valanghe. Avere una conoscenza, preparazione e valutazione delle condizioni del manto nevoso, sono le misure di sicurezza utili oltre che a noi anche agli operatori turistici della zona visto che scaliamo in un area densamente popolata da turisti nel periodo invernale essendo una notevole località sciistica di riferimento del sud Italia. Un attenta valutazione delle condizioni della montagna e una adeguata preparazione fisica e tecnica potrebbero evitare l’insorgere di problemi con gli enti locali ed eventuali divieti di frequentazione del sito. L’A.R.V.A. indossato la pala da neve e la sonda nello zaino sono obbligatori. Utili gli sci da alpinismo o le racchette da neve. Le vie sono state aperte dal basso e attrezzate con fix inox lungo i tiri, le soste con anelli di calata. Per la salita degli itinerari su ghiaccio e misto (dry-tooling) è indispensabile avere l’attrezzatura classica da cascata (8-10 viti, 10-12 rinvii e due mezze corde da 60mt).

Relazione vie di arrampicata su ghiaccio e misto (da sx a dx)
1 Goulotte Ciapìn
L1
31 dicembre 2008 Giorgio Ferretti (autoassicurato) 25mt WI 3 (max 85°) R2. La partenza della via è a sx della larga cascata "Campitello-Ice". Fix e placchetta inox alla base. Salire la goulotte dritti verso un roccione sporgente con fix di protezione tiro, proseguire verso la sosta sulla dx (fix+cordone prima della sosta con anelli inox di calata)
L2 16 marzo 2009 Giorgio Ferretti-Giulio Galeassi 30mt WI 4 (max 90°) M4 R2. Salire l’evidente goulotte–camino protetto da fix inox sulla dx, superare la colata fino ad entrare in un piccolo sgrottamento con sosta e anelli inox di calata.
L3 16 marzo 2009 Giorgio Ferretti-Giulio Galeassi 20mt WI 3 (max 80°) M4 R2. Dalla sosta di L2 salire il breve muretto sulla dx non sempre coperto di ghiaccio a causa delle slavine che scendono dal canale-pendio sovrastante. E’ consigliabile concatenare L2 con L3.
Discesa: Dalla sosta S3 fino a S1, da S1 alla base della via. Dalla sosta S2 fino alla base della via.
Note: Variante di salita da S1 5 gennaio 2009 Giorgio Ferretti-R. Cuaranta 25mt WI 3+ (max 75°) R4. Dalla sosta di L1 traversare a dx fino alla sosta a fix inox con anelli di L1 della cascata di "Campitello-Ice"

2 Campitello Ice
1° salita: 11 gennaio 2009 G. Ferretti-A. Di Donato-A. Di Pascasio-Vassili 120mt WI 4 (max 85°) R4.
1° ripetizione e solitaria Giorgio Ferretti 18 marzo 2009
1° ripetizione in cordata G. Ferretti-Guido Galeassi (1° molisano) 19 marzo 2009
L1 35mt Salire dritti e poi a dx verso un masso sporgente con sosta (fix inox con anelli)
L2 35mt Traversare e salire verso dx (roccia sporgente con fix inox di protezione tiro) proseguire lungo la goulotte di dx fino a raggiungere la sosta sempre su roccia sporgente (fix inox con anelli)
L3 50mt Traversare e salire sempre verso dx fino a raggiungere l’unico grosso albero visibile sulla dx.
Discesa: In doppia lungo la via di salita.
Note: E’ possibile compiere un’ascensione completa della cima salendo per altri 4-5 tiri su neve pressa seguendo il crinale-cresta che conduce in vetta. Per la discesa vedere la relazione dell’ultimo canale nevoso sulla dx della montagna.

3 Campitello Dry-Ice
1° salita: 6 gennaio-12 gennaio 2009 Giorgio Ferretti (assicurato da A. Di Donato)
1° ripetizione Giorgio Ferretti 21 febbraio 2009
L1 30mt M7 WI 5 R4. La prima parte molto strapiombante costituita da agganci di piccozza e ramponi. Il resto del tiro sale il camino di roccia e ghiaccio fino a diventare una colata verticale che termina sotto un tetto (sosta fix inox con anelli).
Discesa: In doppia o top-rope.
Note: Variante di S1: Dalla sosta traversare a dx (5mt) fino alla sosta di "Appendicite" (fix inox con anelli) dove parte la spendida seconda lunghezza in comune con questi primi tiri.

4 Appendicite
1° salita: 22 febbraio 2009 Giorgio Ferretti (autoassicurato)
L1 30mt M5 R4. Segue l’evidente fessura spesso priva di ghiaccio ma ricca di incastri e agganci fino in sosta (fix inox con anelli).Utile qualche camalot (n.1-2-3)
L2 35mt M5 WI 4+ R4. Salire il diedro-canale di misto ed uscire a sx sulla colata di ghiaccio che termina sotto un tetto di roccia (sosta fix inox con anelli).
Discesa: In doppia lungo la via di salita

5 Canale di DX
1° salita: 28 gennaio 2007 Giorgio Ferretti in solitaria 100mt max 70° su neve fino alla sella che conduce in vetta.
Discesa: Attualmente sulla destra del canale vi sono delle soste che permettono una facile discesa in doppia.
Note: E’ una salita di scarso interesse tecnico ma soprattutto soggetta ad un forte rischio slavine.

Giorgio Ferretti


Note:
Links Planetmountain
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