Campitello Matese e il meeting di dry-tooling Febbre da Cavallo

In realtà è stato molto di più di una manifestazione di dry. Credo che prima di tutto sia stata l’occasione per trascorrere insieme una giornata alla scoperta di angoli poco noti della "mia" montagna di casa. Accanto al test di arrampicata su misto, c’è stata l’occasione di passeggiare affrontando un piacevole trekking che ha avuto come meta la località di Campo dell’Arco, caratterizzata appunto da un arco in pietra. Anche il semplice avvicinamento alla falesia di Febbre da Cavallo ha proiettato tutti, nel giro di poche centinaia di metri, lontano dalla folla della località sciistica, per immergersi nella montagna più austera.

Grande assente quest’anno è stata - manco a dirlo - la neve: non scrivo niente di nuovo per la stagione in corso, da questo punto di vista da dimenticare. Tale circostanza non ha scoraggiato i tanti visitatori, provenienti prevalentemente dalle regioni limitrofe, Puglia, Campania e Lazio. Storico punto di ritrovo la mattina è stata la birreria "Ciapin" a S.Massimo, dove abbiamo potuto fare il pieno di energie con una ricca colazione, a base degli altrettanto storici cornetti del panificio fratelli Di Lella di Mirabello. Quindi tutti in auto e via per i tornanti che salgono a Campitello Matese che ci ha accolto con un vento notevole, come da previsioni. Ben bardati e carichi i due gruppi - trekkers e arrampicatori - si sono avviati per le rispettive attività.

Ho avuto il piacere di coordinare e seguire le attività di dry-tooling: a cimentarsi con questa disciplina sono state una ventina di persone, chi alla prima esperienza, chi invece più esperto. Diverse donne, particolare che sottolineo ogni anno, a conferma del fatto che anche le due piccozze stanno perdendo la fama di attrezzi faticosi, appannaggio solo di maschietti allenati. Le prove si sono svolte in top-rope e sono stati saliti itinerari dall’ M4 fino all’M6+. Le vie hanno ovviamente nomi che si rifanno ai protagonisti del film "Febbre da Cavallo".

Come ogni raduno che si rispetti, immancabile e lungo è stato il "terzo tempo" dedicato ovviamente al reintegro dei peraltro pochi sali minerali persi: quindi aperitivo presso lo storico rifugio Jezza e poi giù al Ciapin, ancora per altra birra e per una cena all’insegna della convivialità. A nome di tutto lo staff di Orizzonti Verticali esprimo un sincero "grazie" a chi ci ha allietato con la propria presenza e ci ha sostenuti con parole e immagini. Lavoreremo affinché questa bella tradizione continui ogni anno, rendendola sempre migliore.

Concludo sottolineando che l’evento è reso possibile dal sostegno di ditte e privati, oltre che dai soci di Orizzonti Verticali. Per la parte tecnica desideriamo ringraziare Petzl Italia e il supporter storico Campo Base Outdoor Equipment Roma che ci ha sempre sostenuto direttamente nello svolgimento delle precedenti edizioni. Senza entrambi sarebbe materialmente assai difficile rendere così accessibile una disciplina tecnica che richiede materiali specifici. Passo poi alla parte di accoglienza con l'altro supporter storico, alias Birreria con Cucina "Ciapìn" di S. Massimo; agli albergatori di Campitello Matese che ci hanno affiancato: Club Hotel Miletto, Club Hotel Kristiania e il Rifugio Jezza.

Aspettando Febbre da Cavallo 2017!

Riccardo Quaranta
A. Guida Alpina


15/02/2013 - Febbre da Cavallo e il dry-tooling a Campitello Matese
Riccardo Quaranta presenta Febbre da Cavallo, l'area di dry-tooling a Campitello Matese vicino a Campobasso in Molise.