Bivacco Lampugnani - Grassi al colle Eccles, Monte Bianco

Il 17 maggio alla Galleria di Arte Moderna di Torino, corso Galileo Ferraris 30, dalle ore 20, il CAAI presenta il nuovo bivacco Bivacco Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco) che sarà dedicato a Giancarlo Grassi. A seguire proiezione del film “L'uomo del giardino di cristallo” di Angelo Siri.
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Il vecchio bivacco Lampugnani lascia il colle Eccles dopo 53 anni di onorato servizio.
arch. CAAI
Come talvolta si dice che “l’occasione fa l’uomo ladro” in alcuni casi si può dire che l’opportunità rende merito a chi effettivamente ne ha! Così in occasione della necessaria sostituzione del Bivacco “Lampugnani al colle Eccles il Club Alpino Accademico Italiano ha intitolato la nuova struttura anche a Giancarlo Grassi.

Lassù poco sotto il Picco Eccles a 3852 mt nel cuore del versante sud del Monte bianco c’è un bivacco che ha ospitato per generazioni, i grandi nomi dell’ alpinismo mondiale! Questo ricovero all’atto della sua costruzione venne dedicato a Giuseppe Lampugnani e pur essendo uno dei tanti bivacchi di proprietà del C.A.A.I ( Club Alpino Accademico Italiano ) possiamo dire, senza tema di essere smentiti, che è il “Bivacco “. Questo assoluto deriva dalla sua localizzazione e dal prestigio indotto dagli itinerari che si possono affrontare partendo dalla sua porta. L’innominata, i piloni del Freney, il pilastro Rosso del Brouillard sono a portata di mano tanto sembrano incombere maestosi sulla piccola struttura abbarbicata sui fianchi della grande montagna.

Purtroppo, il primo bivacco, posizionato nel 1939, non ebbe grande fortuna e per il probabile scoppio di un fornello a benzina, precipitò insieme ai suoi due occupanti nel 1952. Meglio andò con il successivo che, posizionato leggermente più in basso ha resistito dal 1958 fino ai nostri giorni affiancato poi dal 1980 da una seconda struttura intitolata a “Marco Crippa” di proprietà della Società delle Guide di Courmayeur.

Oggi dopo cinquantatre anni di onorato servizio che lo hanno messo a dura prova, alcuni cedimenti strutturali ed il ritiro del ghiaccio che ne amalgamava la piattaforma rocciosa su cui era stato ancorato, hanno concorso nel renderne indispensabile la sostituzione. Così nel 2010 il C.A.A.I ha fatto posizionare, dopo averne patrocinato la costruzione, un nuovo bivacco da sostituire al preesistente che, donato al Museo delle Alpi di Bard, ha portato in basso ed alla portata di molti, tutti i ricordi in esso contenuti.

La complessa operazione nata nel 2009 è stata completata nell’ottobre del 2010 e sin dalle prime riunioni il C.A.A.I, facendosi portavoce e promotore di un sentimento comune a quello di numerosi alpinisti Italiani, ha deciso di intitolare il nuovo bivacco anche Giancarlo Grassi, di cui quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa. La nuova struttura è dunque diventata “Lampugnani - Grassi” accomunando così due valenti alpinisti caratterizzati da una omologa passione per la scoperta e per l’avventura. Entrambi ottimi narratori e meticolosi divulgatori del loro vissuto alpinistico hanno lasciato una profonda traccia del loro passaggio con le loro guide e con i loro scritti.

Giuseppe Lampugnani (1877-1940), socio CAAI, alpinista e scrittore, fu il primo trasvolatore del Monte Rosa, ed insieme ai compagni di scalata, i fratelli Gugliermina, pubblicò il volume” Vette” dove narrava del loro alpinismo esplorativo nei massici del Bianco, del Rosa e del Cervino. Giancarlo Grassi (1946-1991), divenne accademico molto giovane e poi una volta che ebbe scelto di vivere di montagna divenne Guida Alpina. Di lui non possiamo trascurare di ricordare lo spirito innovativo con cui approcciò la montagna in tutti i suoi aspetti. Ebbe particolare attenzione nella ricerca delle più effimere linee di ghiaccio i Couloir fantasma e valorizzò numerose aree di scalata aprendo di centinaia di itinerari dal fondo valle all’ alta montagna. Tuttavia, nonostante su di lui si sia scritto molto, in questi anni per ricordarlo adeguatamente nessun atto concreto per rendere omaggio alla sua memoria era stato ancora fatto così con questo gesto il C.A.A.I auspica di aver reso onore al merito di un uomo che in quei luoghi era spesso stato protagonista di grandi imprese.

In collaborazione con le scuole di alpinismo “Giusto Gervasutti” ed “Alberto Grosso” di Torino, l’Accademico ha quindi organizzato una serata dedicata alla posa del nuovo bivacco, al ricordo di Giancarlo Grassi ed alla storia dei bivacchi precedenti. A supporto di questa vi saranno interventi, documentazioni, filmati e la proiezione del film di Angelo Siri, “Giancarlo Grassi. L’uomo del giardino di cristallo”. Un particolare ringraziamento va alla ditta Fratelli Silveri di Ono San Pietro (BS) che ha fornito gratuitamente il nuovo Bivacco, alla Regione Valle d’Aosta per l’utilizzo degli elicotteri, ed al fattivo impegno di Augusto Azzoni, che si è fatto carico delle pratiche e dell’organizzazione dei lavori.

testo di Claudio Picco ed Elio Bonfanti

Appuntamento martedì 17 maggio presso la Galleria di Arte Moderna di Torino, corso Galileo Ferraris 30, a partire dalle ore 20



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