Big wall sulla Northern Sun Spire in Groenlandia di Capucine Cotteaux, Caro North, Nadia Royo Cremer

Dal 4 al 7 agosto 2022 Caro North, Capucine Cotteaux e Nadia Royo Cremer hanno effettuato la prima salita di Via Sedna, sull'inviolata parete est della Northern Sun Spire in Groenlandia. Il trio ha aperto la via di 780m affrontando difficoltà fino a 7b+/A0, dopo aver raggiunto la montagna in barca a vela dalla Francia con un team di sole donne.
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Via Sedna, Northern Sun Spire, Groenlandia (Caro North, Capucine Cotteaux, Nadia Royo Cremer 04/-07/08/2022)
Caro North

All'inizio di agosto un team di tre donne composto da Caro North, Capucine Cotteaux e Nadia Royo Cremer ha aperto un’enorme nuova via sulla finora inviolata parete est della Northern Sun Spire sopra Scoresby Sund in Groenlandia. Via Sedna è alta 780m, supera difficoltà fino al 7b+/A0 ed è stata aperta in un’impressionante salita di 3 giorni.

Il trio faceva parte di una spedizione di otto donne, partita dalla Francia su una barca a vela di 15 metri il 20 giugno. Le condizioni difficili le hanno messe alla prova già mentre attraversavano l'Oceano Atlantico settentrionale, costringendo il team a trovare riparo in Irlanda, Isole Feroe e Islanda in attesa che passassero le forti tempeste. Hanno sfidato il freddo gelido, la pioggia e la nebbia per sei settimane, poi hanno finalmente raggiunto la costa orientale della Groenlandia dove, dopo aver atteso lo scioglimento della banchisa, sono entrate nello Scoresby Sund, famoso per essere il fiordo più grande del mondo. Hanno navigato tra iceberg e migliaia di massi di ghiaccio galleggianti prima di essere lasciate a terra con la fotografa Ramona Waldner.

Anche nei giorni successivi le cattive condizioni hanno prevalso, ma le quattro climber sono comunque riuscite a trovare la strada attraverso il labirinto di crepacci e, per diversi giorni, hanno trasportato tutto il materiale alla base della torre. A questo punto il tempo a disposizione stava cominciando a scadere, e dopo tutti gli sforzi per raggiungere la montagna, non era per nulla chiaro se avrebbero avuto la possibilità di tentare l'inviolata parete est. Tanto più che nei giorni successivi era prevista un'altra tempesta di neve.

Tuttavia, North, Cotteaux e Royo Cremer si sono lanciate nel ripido mare di granito arancione. Inizialmente sono salite velocemente e hanno aperto i primi 7 tiri, fissando corde per scendere al campo di portaledge alla base della parete per la notte. La mattina successiva hanno risalito le corde fisse e hanno aperto altri 4 tiri, difficili e a tratti su roccia friabile e bagnata, prima di raggiungere finalmente una cengia alle 21:00. Con solo 2 portaledge gonfiabili e 2 sacchi a pelo a disposizione, hanno deciso di passare la notte qui.

Dopo una breve notte il trio si è svegliato con un mare di nuvole sotto di loro. Era freddo e umido. Solo uscire dai sacchi a pelo era difficile, ma sapendo che il maltempo sarebbe arrivato presto e il termine ultimo per tornare indietro era mezzogiorno, sono partite più velocemente possibile. Come ha spiegato North sulla suo account Instagram "E poi è successo l'incredibile: dopo altri 5 tiri e un po' di facili roccette abbiamo raggiunto la cima della nostra parete! È difficile descrivere la nostra felicità di questo momento: dopo 6 settimane in barca a vela dalla Francia alla Groenlandia e dopo aver lottato contro il maltempo per tutto quel tempo, siamo comunque riuscite ad aprire una nuova via sull'inviolata parete est della Northern Sun Spire in 3 giorni di arrampicata!"

Il trio ha completato la via sulla cresta e, a causa dell'imminente tempesta di neve, ha scelto di non proseguire fino in vetta. Dopo una breve celebrazione e le foto di rito hanno impiegato il resto della giornata scendendo in corda doppia lungo la linea di salita, portando metà del materiale sotto la pioggia battente per raggiungere il campo base dopo 24 ore di arrampicata. Poco dopo un'enorme tempesta di neve ha reso la parete impraticabile. È stato necessario un altro giorno intero per rimuovere l'attrezzatura rimanente dalla montagna e 2 giorni più tardi le alpiniste sono state prelevate dalla barca a vela e il resto della squadra. Hanno quindi trascorso un altro mese tornando al punto di partenza a La Rochelle in Francia.

Quasi tutta la via è stata salita in libera, da capocordata o da seconda di cordata, mentre il maltempo dopo l’apertura ha impedito di fare un tentativo rotpunkt. Lo stile di salita è encomiabile e degno di nota: dopo aver raggiunto il pilastro in barca a vela, la via è stata aperta dal basso in tre giorni con solo attrezzatura tradizionale. Non sono stati utilizzati spit e l'unico materiale rimasto in parete sono una manciata di fettucce, nut e chiodi necessari per le calate.

Al giorno d'oggi la stragrande maggioranza delle spedizioni è ancora fortemente dominata dagli uomini, e Via Sedna è un'ottima ulteriore dimostrazione di quanto siano capaci i team al femminile. North ha riassunto l’esperienza come segue:"questa è stata una vera avventura e per me, nonostante abbia preso parte a molte spedizioni, è sicuramente la più difficile ed impegnativa. Vogliamo incoraggiare tutte a seguire i propri sogni e speriamo di ispirare altre donne a seguire strade sconosciute, perché tutto è possibile! Merci les filles!"

LA SPEDIZIONE
Caro North, Capucine Cotteaux, Nadia Royo Cremer, Marta Guemes, Maria Sol Massera, Caroline Dehais, Ramona Waldner, Alix Jaekel




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