Arrampicata su cascate e misto al Pian della Mussa
Ebbene sì, questo inverno 2014-2015, per le nostre amate cascate, non è stato per nulla facile. Almeno in tutta la sua prima parte, infatti, le alte temperature hanno davvero rallentato se non addirittura impedito la formazione di moltissime linee, comprese quelle che, normalmente, si formano tutti gli anni.
La prima conseguenza di tutto questo è stato un iper affollamento delle poche cascate salibili…Personalmente, come Guida Alpina, in questa stagione ho deciso di non fare il classico corso di ghiaccio: mancavano le condizioni per offrire qualcosa di bello: cinquanta persone (contate!) sulla stessa struttura – e non parlo di ice park - sono davvero troppe! E mai come quest’anno abbiamo assistito a vere e proprie corse per arrivare sotto le poche salite effettuabili, con interi corsi che portavano tutte le cordate sulla stessa linea…
Ma l’altra conseguenza di questa situazione decisamente particolare è stata quella di spingerci a guardare un po’ più in là… ed è solo spostando i propri orizzonti che si scoprono - o si ritrovano - nuove idee. Sì, perché un ulteriore aspetto molto interessante di questa anomala stagione è stato il diffondersi di numerose vie nuove di misto “classico” alla portata di molti che, anche con poco ghiaccio, hanno regalato salite decisamente interessanti.
E proprio con questo spirito che ci siamo ritrovati armati di picche, ramponi e trapano, a percorrere diverse volte la pista di accesso al Pian della Mussa, nell’alta Val d’Ala di Lanzo, in provincia di Torino. Risultato: tanto ghiaccio, pochissima gente (a dir la verità praticamente nessuno) e qualche bella linea di ghiaccio e misto ancora da salire.
Insomma, con la voglia di vivere le emozioni che può regalare la montagna d’inverno con la sua severità ed il suo isolamento, abbiamo riscoperto un magnifico posto, davvero a due passi da Torino, con un sacco di possibilità davvero interessanti.
Attenzione però che il rovescio della medaglia c’è, anche se a nostro parere rappresenta di nuovo un vantaggio: in un periodo in cui la facilità di accesso, la fruibilità e l’apparente semplicità ambientale di molte salite è il carattere predominante del cascatismo, la frequentazione del Pian della Mussa necessita davvero di ingaggio e di conoscenza della montagna. L’accesso alle linee è molto spesso da tracciare (la pista da fondo è sempre battuta, ma tutti i conoidi finali rimangono sempre faticosi!), occorre saper valutare le condizioni della neve, ma soprattutto le vie sono tutte da scalare… trovarle segnate è cosa rara!
ALCUNE PROPOSTE
Fare una scelta tra le molte possibilità che la zona offre non è assolutamente semplice, vista anche la varietà di livello ed impegno richiesto. Tra le tante cascate - come per esempio la già recensita super classica d’impegno della zona Pian dei Morti - abbiamo deciso di consigliare altre classiche, quelle cioè che mediamente si trovano in buone condizioni, lasciando agli appassionati la possibilità di scoprire tutte le altre. Abbiamo invece aggiunto in questa selezione le due vie più recenti: la via X3M10 (già salita nel 1984 nella sua parte bassa da P.L. Perone e B. Pica Garino, oggi integrata con due bei tiri di facile misto), e la via La Ragione è la Passione, questa decisamente più lunga ed impegnativa.
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ACCESSO STRADALE
Tutte le cascate della zona in questione si trovano nel comune di Balme (To), ultimo nucleo abitato della Val d’Ala di Lanzo. Da Torino si possono seguire indifferentemente la strada provinciale 1 che parte da Venaria e porta a Germagnano (e da qui seguire le indicazioni per Balme), oppure seguire per l’Aeroporto di Caselle e proseguire poi per Lanzo, riallacciandosi all’itinerario precedente.
LOGISTICA e RICETTIVITA’
Per un week end di ghiaccio, in base al proprio livello, si può scegliere se far visita il primo giorno alle cascate del Pontat (le uniche che non si trovano al Pian delle Mussa: comode, vicine, e molto classiche) per poi salire al Piano il secondo giorno, oppure andare direttamente a scalare sulle magnifiche linee del circo sommitale. Le sistemazioni che consigliamo (validissime anche per ottime merende!) sono nel primo caso Les Montagnards di Balme o la Masinà situata questa all’imbocco del Piano, circa 45 minuti a piedi dal paese.
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