Da Cogne alla Val Febbraro con furore!
Cercando cascate: Viviana Savin in trasferta da Cogne con Rossano Libera che le fa da cicerone in Val Febbraro e da secondo di cordata

Viviana Savin sul terzo Canale del Nido (Val Febbraro , Valle Spluga)
3 marzo 2007
Eccomi qua, a trovar lungo ai piedi di una cascata, in un inverno che non ne vuole sapere di essere tale. La pioggia battente sta causando delle slavinette che cadono dal canale sopra di noi. OK, abbiamo capito, cambiamo obiettivo! (Incredibile: è fine febbraio e piove a 1700m!)
Rossano apre un'altra traccia nella neve alta e in pochi minuti siamo all'attacco di una bella colata che da sotto presentava un'aria inoffensiva. Aria che, ricordiamo, cambia totalmente da qui... Beh, meglio così, lui ci teneva a fare bella figura portandomi su qualche cascata rinomata, se non altro per dare un senso ai 350 chilometri che mi son dovuta fare per venire a scalare dalle sue parti...
Mi fa salire da prima (il furbetto!). E, mentre mi scervello per trovare una posizione che mi "scarichi" le braccia, lui è lì sotto che scatta foto a tutto spiano noncurante, sembrerebbe, della mia situazione quasi critica! Comunque faccio finta di niente e supero la prima candela mascherando sapientemente la mia fatica.
Segue un breve tratto facile poi lo avviso che intendo superare anche il secondo piccolo salto, dal momento che mi accorgo aver corda a sufficienza. Lo recupero da una piantina (hi,hi,hi, Rossano che sale da due!) e lo lascio proseguire sul pendìo innevato che dà accesso all'ultimo tiro. Ultimo tiro che, ricordiamo, tocca alla sottoscritta, come sempre capita quando il gioco si fa duro!
Eccolo, ti pareva! Io qui che mi ingegno concentrata ed impegnata a combattere la forza di gravità appesa alla punta delle mie picche e lui lì sotto che fa l'Helmut Newton della situazione... Vabbè, posso sempre consolarmi pensando di essere "LA NAOMI"!
Diverse foto più tardi mi trovo alla sosta di fine salita, non mi resta che recuperarlo (ancora!) e spedirlo, questa volta da primo, sulle tre doppie che ci riportano alla base. Siamo davvero contenti, abbiamo riparato, e direi anche bene, ad una giornata che sembrava irrimediabilmente persa.
Temo però che lui non sia dello stesso avviso perchè, giunti agli zaini, mi guarda con quell'aria da furbetto (ma ci è o ci fa?) e mi dice: "Bella vero? Bella, sì, ma domani ti porto a fare una cascata VERA!"
Aiutatemi...
Viviana Savin
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