Simone Moro: sfida invernale al gigante Manaslu
Simone Moro e gli Ottomila in inverno: l'avventura continua
Il 14 febbraio il fuoriclasse CAMP partirà ancora una volta per il Nepal dove, con soli 35 giorni di tempo, tenterà la salita del Manaslu: colosso di 8163 metri la cui prima ascensione invernale porta le firme di Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski che raggiunsero la vetta il 12 gennaio 1984. Partita a metà novembre dalla Polonia, la spedizione piazzò il campo base il 2 dicembre e il 21 dicembre, primo giorno dell'inverno astronomico, era già al campo 3 a 7100 metri. L'obiettivo di Simone è quindi quello di scalare il Manaslu muovendosi completamente nella stagione invernale, dall'avvicinamento alla montagna alla vetta.
Ma c’è un altro progetto per Moro, come spiega lui stesso: «il futuro dell'alpinismo d'alta quota è sulle cime di 7000 metri, in regioni spesso poco esplorate o addirittura incontaminate». Ecco quindi il secondo obiettivo della spedizione al Manaslu: concatenare la vetta principale con il roccioso Pinnacolo Est (7992 m) che si innalza a poco meno di un chilometro dalla sommità estrema e che, pur non essendo una montagna indipendente, è la più alta punta di 7000 metri. Il Pinnacolo Est è stato scalato per la prima volta il 9 novembre 1986 dai polacchi Jerzy Kukuczka e Artur Hajzer insieme al messicano Carlos Carsolio; il giorno successivo, dopo un bivacco al colle tra le due punte, Kukuczka e Hajzer toccarono anche la vetta principale, completando una traversata ancora irripetuta.
Simone sogna quindi di reinterpretare in chiave moderna le due imprese dei polacchi: «Rivisitare in un nuovo stile una scalata già effettuata – spiega – non significa mortificarla ma semplicemente l'opposto. Il senso storico e culturale dell'alpinismo sta anche in questo, nel saper trovare nelle gesta del passato l'ispirazione per riproporre l'azione e il sogno del presente e del futuro. Proprio per lanciare il forte messaggio che il futuro dell'alpinismo d'alta quota, anche invernale, sarà inevitabilmente sulle montagne di 7000 metri, ho scelto di puntare a questo concatenamento, lasciando il Pinnacolo Est come conclusione del progetto».
Simone Moro è un veterano degli Ottomila nella stagione fredda, con prime ascensioni sullo Shisha Pangma, sul Makalu e sul Gasherbrum II e tentativi sul Broad Peak e sul Nanga Parbat. Così ha deciso di condividere il suo progetto sul Manaslu con una giovane promessa, l'altoatesina Tamara Lunger che ha già salito il K2 senza ossigeno supplementare e che, in caso di successo, porterebbe l'alpinismo femminile ad un nuovo storico traguardo.
C.A.M.P., protagonista sugli Ottomila in inverno fin dagli anni eroici degli inarrestabili polacchi, seguirà da vicino l'avventura di Simone e Tamara: restate sintonizzati per tutti gli aggiornamenti!
Segui Simone su simonemoro.gazzetta.it e www.simonemoro.com
![Manaslu](http://expo.planetmountain.com/wp-content/uploads/2015/03/13936.jpg)
Expo / News
![](/uploads/img/1/129692.jpg)
19/07/2024 - C.A.M.P.
Vie ferrate con CAMP: montagne addomesticate ma da non sottovalutare Ai “ferratisti” più esigenti CAMP consiglia l’imbragatura Energy CR 4, il set da ferrata Kinetic Gyro Rewind Pro, il casco Titan.
![](/uploads/img/1/129112.jpg)
21/06/2024 - C.A.M.P.
Arrampicata: le proposte CAMP per lo sport del momento Una volta era un’attività per pochi, considerata uno “sport estremo”, ma da qualche anno l’arrampicata ha cambiato volto: è diventata di moda, con praticanti di ogni età in tutto il mondo.
![](/uploads/img/1/62359.jpg)
07/03/2024 - C.A.M.P.
Scialpinismo: gareggiare a un passo dal cielo con C.A.M.P. Prodotti non ordinari, unici, per lo scialpinismo come la piccozza Corsa Race, lo zaino Rapid Racing e il guanto G Comp Evo.
![](/uploads/img/1/125943.jpg)
12/02/2024 - C.A.M.P.
Alpinismo invernale con CAMP: l'arte di cogliere l'attimo Nell'alpinismo invernale è importante l'arte di cogliere l'attimo, insieme all'attrezzatura CAMP.
![](/uploads/img/1/125120.jpg)
11/01/2024 - C.A.M.P.
Cascate di ghiaccio: monumenti della natura da ammirare e da scalare con CAMP La piccozza X-Dream, il rampone Blade Runner e la serie di chiodi Rocket che completano l’offerta di C.A.M.P. per tutti i patiti delle cascate di ghiaccio.
Passione, lavoro e semplicità sono alcune delle parole chiave che da sempre hanno contraddistinto il modo di essere di C.A.M.P.
La passione è quella per la montagna e per i prodotti che aiutano a realizzare i sogni ed i progetti di tutti coloro che la frequentano; il lavoro è quello tramandato da oltre 115 anni in quattro distinte generazioni succedutesi alla guida dell’azienda e la semplicità è quella che contraddistingue un modo di essere e relazionarsi basato sulla serietà e lealtà.
Expo / Prodotti