Simone Moro: impresa invernale sul Nanga Parbat!
Simone Moro, atleta CAMP da oltre 30 anni, il 26 febbraio 2016 è entrato ancora una volta nella storia dell'alpinismo effettuando la prima invernale del Nanga Parbat.
Una determinazione d'acciaio, la volontà di continuare nonostante tutto. Andare avanti anche se l'aria manca e il termometro segna decine di gradi sottozero. Una fatica disumana, punto e basta. E finalmente arrivare lassù, a 8125 metri sulla vetta del Nanga Parbat che in inverno è uno dei luoghi più inospitali del pianeta. Simone Moro, al suo terzo tentativo invernale sulla “Montagna nuda”, ce l'ha fatta: ha tenuto duro e il 26 febbraio 2016 è entrato ancora una volta nella storia dell'alpinismo.
Per Simone è il quarto Ottomila salito in prima invernale dopo lo Shisha Pangma (2005), il Makalu (2009) e il Gasherbrum II (2011). Il nostro campione ha ripreso il discorso lasciato in sospeso dai leggendari polacchi alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, riportando i riflettori sull'alpinismo invernale sui colossi dell'Himalaya e del Karakorum. Si è mosso in prima persona facendo più degli altri e ha anche ispirato altre imprese: oggi, grazie a lui, all'appello degli Ottomila saliti nella stagione fredda manca soltanto il K2.
Da notare che quella appena conclusa è stata la quindicesima spedizione invernale di Simone: una serie cominciata sulle Ande nel 1993 (successi su Cerro Mirador e Aconcagua), proseguita in Himalaya nel 1997 (tentativo sull'Annapurna), nel Tien Shan nel 2001 (successo sul Marble Wall), in Patagonia nel 2005 (tentativo al Cerro Torre) e nel Karakorum nel 2007 e 2008 (doppio tentativo al Broad Peak, fino a 7840 metri).
E tutto questo sempre insieme a C.A.M.P., in un rapporto ormai trentennale che fa di Simone Moro più di un semplice testimonial. Tra Simone e C.A.M.P. esiste un'autentica amicizia che si coglie in tutte le occasioni, sia quando lui sale a Premana e si ferma in azienda sia in ogni altro contesto. Simone ha sempre creduto in noi come noi abbiamo sempre creduto in lui. È una fiducia reciproca che ci ha portati, insieme, a storici traguardi come la prima ascensione invernale del Nanga Parbat: l'ennesimo successo della nostra cordata, che ci riempie di gioia e di duratura soddisfazione. Grazie, Simone, per questa fantastica impresa!
https://youtu.be/3NKK5h6HQho
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