Maja Vidmar: la regina delle gare ora sogna il 9a

Maja Vidmar: semplicemente una delle più forti climber di tutti i tempi, vincitrice della Coppa del Mondo Lead nel 2007, seconda nel 2005 e 2008 e terza nel 2009 e 2011. Le singole vittorie e i podi non si contano e l'ultimo brillante terzo posto è arrivato a Inzai (Giappone) il 26 ottobre scorso. La fuoriclasse slovena ha più volte detto la sua anche su roccia, chiudendo vie fino all'8c+ lavorato e all'8b+ a vista; a 29 anni Maja guarda al futuro con la stessa grinta di sempre, come ci racconta in questa intervista esclusiva.
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Maja Vidmar: semplicemente una delle più forti climber di tutti i tempi, vincitrice della Coppa del Mondo Lead nel 2007, seconda nel 2005 e 2008 e terza nel 2009 e 2011. Le singole vittorie e i podi non si contano e l'ultimo brillante terzo posto è arrivato a Inzai (Giappone) il 26 ottobre scorso. La fuoriclasse slovena ha più volte detto la sua anche su roccia, chiudendo vie fino all'8c+ lavorato e all'8b+ a vista; a 29 anni Maja guarda al futuro con la stessa grinta di sempre, come ci racconta in questa intervista esclusiva.
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Maja Vidmar Maja, innanzitutto complimenti per il terzo posto di Inzai: a quanto pare sei in gran forma! «Sì, ora mi sento bene e sono contenta per questo risultato. Non voglio però nascondere che il 2014 è stato un anno complicato, in cui pensavo sia di scalare molto su roccia per chiudere alcuni difficili progetti sia di allenarmi il più possibile indoor per togliermi qualche soddisfazione nelle gare. Ma le cose, purtroppo, sono andate diversamente». In che senso? «Ho avuto parecchi problemi...ma scalare è la mia vita e non smetterò mai! Non ho nessun dubbio di riuscire a tornare ai miei massimi livelli. Ho centrato degli ottimi risultati come il quinto posto al Mondiale di Gijon e il quarto in Coppa del Mondo a Briançon, ma non ero veramente in forma. Tuttavia nell'arrampicata non contano soltanto gli avambracci: per fortuna c'è anche la testa. E la mente è stata la mia arma in più, che ho imparato a usare sempre meglio». Torniamo alla gara di Inzai: ci racconti com'è andata? «Sono arrivata in Asia in pessima forma ma non ho voluto farci caso, non c’ho pensato: ho cercato di vedere ogni cosa positivamente e di scalare, soltanto scalare. Giorno dopo giorno mi sono sentita sempre meglio, sempre più forte e, arrivata in Giappone dopo le prove in Corea e in Cina, ho sentito subito che quella sarebbe stata la mia gara. Non so come spiegarmi ma è stato così...a Inzai ho scalato bene e in finale ho giocato al meglio le mie carte: ero concentrata, tranquilla e il terzo posto è stato un premio a tutta la stagione». E ora tocca al gran finale di Kranj, nella tua Slovenia. Sei pronta per l'appuntamento? «Prontissima: ho ancora qualche giorno per allenarmi e prepararmi a lottare fino all'ultima presa! Aspetto la gara di Kranj: non vedo l'ora che arrivi perché è sempre straordinaria, con un pubblico meraviglioso». Che progetti hai per il 2015? Hai qualche grande sogno su roccia? «Nella mia testa i progetti si rincorrono sempre ma in questo momento, dopo tutti gli infortuni dei mesi scorsi, non ho ancora programmi precisi per il 2015. Ci penserò in dicembre, quando mi prenderò qualche giorno di vacanza. Scalerò e scalerò, certo: ho molte idee, molte vie che mi piacerebbe salire». E le competizioni? «So che prima o poi dovrò smettere…ma sarà davvero dura perché le gare mi piacciono troppo, continuano a esaltarmi. Quando smetterò ve lo farò sapere...per adesso voglio soltanto pensare alla gara di Kranj!». Alcune forti climber, una volta lasciate le competizioni, hanno raggiunto i più alti livelli su roccia, il mitico 9a. Pensi di seguire le loro tracce, di raggiungere gli stessi risultati? «Zero dubbi su questo argomento: farò come loro, sono certa di riuscire a fare lo stesso!». Maggiori informazioni su Maja Vidmar: www.majavidmar.com www.camp.it

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