K2 in inverno: Denis Urubko pronto all’impresa
Ma questa volta, vista l'esperienza di undici anni fa, il fuoriclasse C.A.M.P. ha deciso di cambiare strategia. «Tenteremo di salire per una via in parte nuova sulla parete nordest spiega , raggiungendo dal versante cinese la cresta percorsa dagli americani nel 1978. Si tratta di una linea più pericolosa dello spigolo nord ma anche tecnicamente più facile, più riparata dal vento e con la possibilità di attrezzare i campi scavando grotte nella neve. Saliremo senza portatori e ossigeno supplementare ma, dovendo acclimatarci lungo la nostra via in quanto in zona non ci sono cime adatte allo scopo, non sarà un'ascensione in puro stile alpino».
Il K2, insieme al Nanga Parbat, è l'unico Ottomila mai scalato in inverno. Soltanto dieci anni fa i colossi in attesa della prima invernale erano addirittura sette su quattordici ed è stato Simone Moro, da sempre atleta C.A.M.P., a riportare l'attenzione su questa specialità estrema salendo lo Shisha Pangma, il Makalu e il Gasherbrum II. Il K2 coronerebbe quindi l'entusiasmante storia di C.A.M.P. sugli Ottomila nella stagione più fredda, completando una lunga serie di successi che comprende anche il Dhaulagiri, il Cho Oyu, il Kangchenjunga e l'Annapurna, scalati dal leggendario Jerzy Kukuczka.
Ecco il video-progetto al K2
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Passione, lavoro e semplicità sono alcune delle parole chiave che da sempre hanno contraddistinto il modo di essere di C.A.M.P.
La passione è quella per la montagna e per i prodotti che aiutano a realizzare i sogni ed i progetti di tutti coloro che la frequentano; il lavoro è quello tramandato da oltre 115 anni in quattro distinte generazioni succedutesi alla guida dell’azienda e la semplicità è quella che contraddistingue un modo di essere e relazionarsi basato sulla serietà e lealtà.