Invernale al Nanga Parbat: Simone Moro a 6400 metri

Entra nel vivo il tentativo invernale di Simone Moro sul Nanga Parbat.
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Entra nel vivo il tentativo invernale di Simone Moro sul Nanga Parbat.
Planetmountain
Entra nel vivo il tentativo invernale di Simone Moro sul Nanga Parbat. L'atleta di punta del team C.A.M.P., veterano sugli Ottomila nella stagione più fredda, dal 18 al 20 gennaio si è spinto dal campo base a quota 6400 lungo la via Schell sul versante Rupal. Da lì, visto l'annunciato peggioramento del tempo, è rientrato ai piedi della parete in attesa di un miglioramento delle condizioni.

Compagni di Simone in questa durissima avventura sono Emilio Previtali e l'austriaco David Göttler. Partiti quasi un mese fa, gli alpinisti si trovano al cospetto del Nanga Parbat dal 31 dicembre. La montagna, con il termometro che durante la prima notte al campo base (3600 m) è sceso a -25°C, ha fatto subito capire al terzetto che da quelle parti non si scherza e non si fanno sconti a nessuno.

Il Nanga Parbat, alto 8125 metri, si trova in Pakistan, all'estremità occidentale della catena himalayana, ed è la nona montagna della terra. Teatro di epici tentativi già prima del secondo conflitto mondiale, è stata conquistata nel 1953 dal leggendario Hermann Buhl in solitaria. La via Schell, aperta nel 1976 da una spedizione austriaca, si sviluppa nel settore sinistro della parete Rupal e lungo la parte superiore della cresta del Mazeno.

Simone Moro ha tutte le carte in regola per raggiungere quello che sarebbe uno storico traguardo: più volte in vetta all'Everest, primo salitore in inverno dello Shisha Pangma, del Makalu e del Gasherbrum II, il nostro fuoriclasse conosce bene anche il Nanga Parbat, avendolo già affrontato nel 2003 (via nuova sul versante Diamir) e nel 2011-12 (tentativo invernale con Denis Urubko).

Per restare aggiornati sulla spedizione:
www.simonemoro.com/content/nanga-parbat-2014 e www.simonemoro.gazzetta.it


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