Dalla Corsica alla Slovenia: parte l’Alpine Line Project di Yann Borgnet e Yoann Joly

La grande avventura è al via: Yann Borgnet (23 anni) e Yoann Joly (21), talenti emergenti dell'alpinismo francese, cominceranno oggi l'Alpine Line Project, un viaggio di 1500 chilometri lungo l'intero arco alpino, spostandosi senza mezzi motorizzati per salire 25 grandi montagne lungo le vie più significative.
La grande avventura è al via: Yann Borgnet (23 anni) e Yoann Joly (21), talenti emergenti dell'alpinismo francese, cominceranno oggi l'Alpine Line Project, un viaggio di 1500 chilometri lungo l'intero arco alpino, spostandosi senza mezzi motorizzati per salire 25 grandi montagne lungo le vie più significative. Un'avventura di 4 mesi sulle tracce di Patrick Berhault, ispirata al suo Voyage Alpin compiuto nel 2000/2001 sempre in collaborazione con C.A.M.P., ma che vuole anche andare oltre allargando l'esperienza a tutti gli appassionati. «Avevo 14 anni e mi trovavo a Chamonix per uno stage dell'ENSA in cui vidi il film della traversata di Berhault», racconta Borgnet. «Fu allora che mi diedi due obiettivi: ripetere la via Gousseault-Desmaison sulle Grandes Jorasses – un sogno che ho realizzato nel 2011 – e compiere un viaggio come quello di Patrick. Più recentemente ho conosciuto Yoann e l'intesa è stata immediata: abbiamo scoperto di avere idee e desideri comuni e...il resto è arrivato di conseguenza!». Il progetto Alpine Line sarà un'occasione di conoscenza di nuove persone e orizzonti attraverso la natura: un'avventura sportiva, umana e ambientale. Borgnet e Joly si sposteranno da una parete all'altra sfruttando gli elementi naturali – sulla terra a piedi, in bicicletta e con gli sci; sull'acqua in barca a vela e kayak; nell'aria con il parapendio – creando una linea ideale che esprimerà la loro visione dell'alpinismo. Dal Monte Cinto in Corsica al Triglav nelle Alpi Giulie: i due amici procederanno in senso opposto rispetto a Berhault (che si “limitò” alle Alpi vere e proprie, dalla Slovenia a Mentone) e affronteranno cime simboliche che non saranno per forza le più alte o le più famose (non mancheranno però il Monte Bianco, il Cervino, l'Eiger e le Grandes Jorasses). «Abbiamo scelto pareti di grande bellezza, vie che hanno segnato la storia dell'alpinismo o che hanno per noi un valore particolare», spiegano. «La Pointe Percée, ad esempio, è una vetta che ai più non dice nulla ma è la più alta degli Aravis: il massiccio delle Prealpi Savoiarde dove abbiamo scoperto l'alpinismo. Abbiamo molte idee e vedremo come realizzarle: puntiamo a ripetizioni importanti, concatenamenti e anche vie nuove. Tutto dipenderà dalle condizioni meteo e dal nostro stato di forma, senza correre rischi inutili». La traversata sarà una riscoperta delle Alpi: la catena più esplorata e meglio conosciuta del pianeta ma dove l'avventura è ancora possibile. Anzi: a detta dei due protagonisti «è proprio la quasi totale assenza di luoghi vergini a rendere le Alpi ancora più interessanti», stimolando la fantasia per combinare tra loro discipline come la scalata e il parapendio per salire una parete, affrontarne subito un'altra e accrescere l'esperienza. L'esperienza del viaggio, quello vero che si costruisce da sé giorno per giorno, sarà l'essenza dell'Alpine Line Project. «Abbiamo un programma ma senza vincoli: valuteremo cosa fare in base agli incontri e alle opportunità», spiegano Yann e Yoann. Che concludono: «Ciò che ci interessa di più è l'aspetto umano, per questo che abbiamo deciso di allargare la traversata a chi vorrà condividere con noi un tratto del cammino, contattandoci tramite il sito www.alpinelineproject.com. Sogniamo una grande cordata da un capo all'altro delle Alpi: tantissime persone che amano le montagne e la natura, pronte a rispettarle e a difenderle insieme a noi». Segui Yann e Yoann su www.alpinelineproject.com.

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