Arrampicata indoor con CAMP: una meraviglia di plastica
Se non l’avete mai fatto, vi consigliamo di farlo! Ma cosa? Visitare una palestra di arrampicata, una delle tante aperte recentemente in tutto il mondo, e notare innanzitutto la bellezza della struttura, con quei pannelli popolati da innumerevoli prese colorate, e poi l’entusiasmo dei frequentatori, indipendente dalla loro età. Perché bambini, ragazzi e adulti sono tutti coinvolti allo stesso modo, con la corda o sui blocchi, in un’attività che conquista come poche altre: un gioco e uno sport ormai fine a se stesso, che a parte il gesto non ha più nulla a che vedere con l’alpinismo da cui in fondo è nato.
La supercampionessa Janja Garnbret impegnata in Coppa del Mondo © Zlu Haller
LE PRIME GARE, I PANNELLI IN CANTINA E UN’IDEA CORAGGIOSA
Le star delle prime competizioni, a metà anni Ottanta del secolo scorso, salvo eccezioni arrivavano dalle montagne. E le gare, a Bardonecchia come ad Arco, andavano in scena su roccia. Ma nelle cantine dei numeri uno erano già comparsi i primi pannelli per l’allenamento: muri artigianali, con gli appigli avvitati, dove migliorare forza e resistenza. La svolta nelle gare avvenne nel 1988, quando un distacco di massi precluse l’accesso alla parete naturale e gli organizzatori del mitico Rock Master ebbero un’idea coraggiosa: realizzare la prima struttura artificiale da arrampicata di grandi dimensioni.
PASSATO, PRESENTE E... FUTURO!
A ripensarci, guardando le foto d’epoca, vengono i brividi. Eppure quel seme non ha mancato di dare i propri frutti: la struttura di Arco, che non ha smesso di evolversi, è stata l’antesignana di tutte le altre, destinate sia alle competizioni sia all’allenamento di atleti e appassionati. Questi ultimi, poi, scalano indoor anche soltanto per puro divertimento e alcuni di loro non si cimenteranno mai sulla roccia. Qualche “purista” sicuramente storcerà il naso ma non ci sono dubbi: se una via in palestra è tracciata come si deve, con le prese giuste al posto giusto, salirla è un piacere unico. L’arrampicata indoor è anche socializzazione, è passare una serata in compagnia, per cui è facile capire il suo crescente successo. Niente a che vedere con l’alpinismo, come detto, ma anche con i “bunker” casalinghi di trent’anni fa: oggi l’indoor è spazio e luce, è una miriade di colori di prese bellissime. È una vera meraviglia di plastica che invita ad arrampicare!
IL PRODOTTO DEL MESE: L’IMBRAGATURA ENERGY
• Cintura e cosciali con interno termoformato • Cosciali fissi per una rapida indossabilità
• Fibbia rapida autobloccante sulla cintura
• 4 anelli portamateriale rinforzati
• Anello di recupero posteriore
• Disponibile in 2 colori (rosso e blu) e in 5 taglie (dalla XS alla XL)
• Peso 305 g (taglia M)
La Energy è un’imbracatura molto comoda e leggera, ideale per l’arrampicata su roccia a tutti i livelli. Grazie al suo design essenziale, è un’ottima scelta per ogni specialità, dalla scalata indoor alla falesia fino al trad. L’interno termoformato permette un perfetto adattamento al corpo di cintura e cosciali, assicurando quindi un comfort eccezionale. I cosciali fissi garantiscono una rapida indossabilità. Il prodotto è inoltre dotato di 4 anelli portamateriale e anello di recupero posteriore.
Info: www.camp.it
Passione, lavoro e semplicità sono alcune delle parole chiave che da sempre hanno contraddistinto il modo di essere di C.A.M.P.
La passione è quella per la montagna e per i prodotti che aiutano a realizzare i sogni ed i progetti di tutti coloro che la frequentano; il lavoro è quello tramandato da oltre 115 anni in quattro distinte generazioni succedutesi alla guida dell’azienda e la semplicità è quella che contraddistingue un modo di essere e relazionarsi basato sulla serietà e lealtà.