Via Sogni Erotici - Carè Alto

Via aperta il 10 settembre 2011 da Francesco Salvaterra e Marco Pellegrini. Roccia sempre stupenda e linea logica, arrampicata molto bella, si tratta della scalata più difficile del Carè Alto.
La parete sud presenta la bastionata rocciosa più imponente della vetta ed è posta tra la cresta sud-ovest (cresta degli alpini) e la bella e poco frequentata cresta sud-est.
In ogni caso molto lungo e faticoso, si consiglia di portarsi in quota il giorno precedente.
Dalla Val di San Valentino: dal parcheggio in fondo alla valle (malga diroccata) seguire il sentiero passando la “Vallina Bassa”, superate le cascate in breve si giunge alla “Casina Dosson” (3ore) (attenzione!: la capanna è sprovvista di coperte), Proseguire lungo la traccia segnata per il passo di Conca fino alla targa ricordo degli aerei inglesi caduti, qui abbandonarla e puntare direttamente alla base della parete (2 ore).
Dalla Val di Borzago: (scelta consigliata) Dal parcheggio per il rifugio Carè Alto seguire il sentiero fino al rifugio ottimamente gestito da Marco Bosetti (2 ore). Proseguire per il passo di Conca, da qui divallare fino alla targa degli aerei inglesi e portarsi alla base dalla parete (2 ore).
L’attacco è posto al centro della parete puntando ad un evidente fessura che sale obliquando verso sinistra per circa 200 metri. Superata la crepacciata terminale salire per balze rocciose e detriti fin sotto l’evidente diedro-fessura (40-50mt III)
ItinerarioDescrizione itinerario: complessivamente - 500mt (TD) V, VII
L1: Salire obliquando a sinistra con un primo passaggio faticoso in una larga e liscia fessura, proseguire con minore difficoltà fin sotto uno strapiombo fessurato. Ch con cordino di sosta ( 50mt V+, V-).
L2: Evitare la fessura strapiombante prendendo quella di sinistra fino ad uno spuntone, poi di nuovo a destra a una nicchia riportandosi sotto la fessura. 1 ch art (20mt V).
L3: Salire la fessura con difficoltà crescenti fin dove diventa larga e liscia (2ch), al suo termine sostare sotto il proseguimento della fessura. 1ch art (45mt VI,VII)
L4: Dritti per la fessura in alto strapiombante, alla fine sosta di poco a destra sotto un tettino (ch con cordone) (45mt VI)
L5: (poco evidente) di poco a destra su cengia poi dritti verso le placconate superiori, passi delicati con fessurine (cordino incastrato) fino a una cengia. Sosta su fettuccia rossa incastrata. (45mt V+)
L6: Evitare le lisce placco nate per stretta cengetta che obliqua decisamente a destra, appena si riesce verticalmente per fessurine. ch di sosta (60mt IV,V).
L7: a sinistra per cengia, poi dritti su placca appoggiata, breve risalto difficile e ancora placca facile. Sosta su cordone incastrato. (60mt IV-, V, III).
L8: a sinistra riguadagnare lo sperone centrale per un diedrino fin sulla cresta. Sosta su sassi incastrati da attrezzare.(30mt V)
L9: lungo la cresta o leggermente sul lato sinistro fin sotto una placca. Sosta da attrezzare (50mt IV)
L10: superare il pilastro al centro della placca e per una fessura a sinistra. 1ch di sosta con cordino(40mtV+)
L11: salire la bellissima fessura soprastante obliquando a sinistra, girato lo spigolo con forte esposizione (ch) superare una fessura leggermente strapiombante che porta fuori dalle difficoltà. Sosta da attrezzare (45mt VI,VI+).
Aggirando a sinistra l’ultimo breve risalto si giunge nei pressi dell’antecima alla fine della cresta degli alpini, per questa in circa 30 min si guadagna la vetta.
Discesa a piedi, o lungo una delle creste o la normale (consigliata la Cerana).
MaterialeSi consiglia di portare 2 mezze da 60mt, serie di friend comprese misure grosse, microfriend, nuts, cordini e kevlar, martello e chiodi a discrezione ma utili.
NoteNecessari scarponi e soprattutto a inzio stagione consigliati ramponcini utilissimi per l’avvicinamento e la discesa che si potrà scegliere tra una delle creste o la normale (consigliata la Cerana).