Via Cooperativa del Foro - Creta Forata Avancorpo Nord
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Via Cooperativa del Foro: Creta Forata
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Emiliano Zorzi, Umberto Iavazzo, Patrick Tomasin e Fabio Bonaldo, il 24 e 31 luglio e 2 agosto 2013
Autore scheda
Emiliano Zorzi
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
170m
Difficoltà
6b
Difficoltà obbligatoria
6a
È un'ottima proposta per le giornate calde estive, immersi in ambiente a dir poco splendido. L'avvicinamento relativamente lungo sarà ripagato da una scalata sempre molto bella e varia su calcare di ottima qualità. È stata attrezzata con fix a distanze da falesia. Lungo i tiri da 40 m sono necessari molti rinvii se si vuole moschettonare tutti gli ancoraggi presenti e scalare in completa tranquillità. Il tratto chiave è atletico e continuo, anche se non presenta singoli passaggi problematici, mentre il resto della scalata si sviluppa su terreno sempre ottimamente appigliato.
Accesso
Da Cima Sappada in circa 50 min. si sale al Rifugio Monte Siera, m 1610 – chiuso d'estate, percorrendo il sentierino nel bosco (segn. 319) o la strada sterrata lungo la pista da sci (segn. 321). Dal rifugio si segue il bel sent. 321 che verso NE aggira in leggera salita la bella Cima Dieci (madonnina alla base) e poi la Cresta del Pettine su breve cengia attrezzata con funi. Poco oltre risale ripido fra i pini per portarsi sulla dorsale che limita a S il Vallone della Creta Forata, dove da sx giunge un primo sentiero dalla Casera Geu (tabelle). Si prosegue a dx con minore pendenza entrando poi in leggera discesa nel magnifico Vallone che si percorre sul lato SO in fino al bivio (tabelle rotte) dove da sx arriva il segn. 230. Si continua ancora per un centinaio di metri sul sentiero pianeggiante e prima che inizi a salire di nuovo verso la Creta Forata si nota sulla sx, nel greto del canalone, un sasso con ometto di pietre. Ore 1,45 da Cima Sappada. Si abbandona il sentiero, si passa il fondo del vallone (lo si potrebbe passare anche prima, più direttamente, ma perdendo quota e poi risalendo) e per bel terreno erboso in salita diagonale a sx (segni rossi) si raggiunge l'ampio zoccolo della Creta Forata. Lo si risale facilmente lungo una rampa erbosa da dx a sx (segni rossi) fino all'ampia e visibile cengia sotto le pareti N che qui formano un avancorpo di splendide pareti calcaree compatte che termina sotto la cengia della Via Normale. Attacco segnalato da nome e ometto. Ore 2 – 2,30 da Sappada. Itinerario
L1: Si sale direttamente per bellissima placca appoggiata lungo una rigola e quindi per terreno appigliato. Alla fine il tiro piega a destra per raggiungere la sosta. 40 m; 5a; 17S, 2SF.
L2: Si affronta la soprastante parete verticale scura con bei buchi che favoriscono la scalata. Dopo una ventina di metri si raggiunge la fine della fessura grigio-gialla che, partendo da più in basso a dx, segna in leggera diagonale a sx la parete. Si rimonta un tratto con alcuni leggeri strapiombi, uscendo infine direttamente per un'altra fessura un po' aggettante (breve tratto di roccia che richiede un po' di attenzione) fino all'aereo terrazzino di sosta. Tiro molto continuo. 40 m; 6b; 21S, 2SF.
L3: Poco a sx della sosta si sale un diedrino con il fondo caratterizzato da una rigola. Si prosegue più facilmente sulla verticale del diedrino per terreno più facile, stando sul margine dx del profondo canale-camino che incide l'avancorpo. Si supera una parete leggermente strapiombante ma ottimamente appigliata e quindi, spostandosi leggermente a sx, le belle rocce slavate a margine del canale fino alla sosta su un terrazzino esposto sulla dx. 40 m; 5c; 19S, 2SF.
L4: Dalla sosta si traversa qualche metro a sx rientrando sul margine del canale. Si scala su ottima roccia slavata fatta a testoni e rigole, con un passo più impegnativo in leggero strapiombo quasi alla fine, fino a raggiungere la sosta sotto l'ultimo strapiombo scuro. 25 m; 5b; 11S, 2SF.
L5: Si vince la parete scura con leggera diagonale a dx sempre ottimamente appigliata (roccia ripulita), uscendo su terreno più facile. Per canalini e placche facili e molto appoggiati ma di roccia che richiede attenzione si raggiunge la sosta in cima all'avancorpo. Sull'ultimo ancoraggio prima della sosta, dentro a un barattolo, libro di via. 25 m; 5b; 10S, 2SF. Discesa
Vi sono due soluzioni:
a) in doppia lungo la via. In questo caso è necessaria una corda da 80 m o due da 50 m. Ore 1 fino all'attacco; 1,30 fino al Vallone della Creta Forata.
b) a piedi. Dalla sosta finale con una doppia da 30 m ci si cala un po' verso dx (faccia a monte; direzione ovest) fino ad una evidente cengia (bollo rosso).
La si percorre verso ovest (solo i primi metri un po' esposti) seguendo ometti e bolli rossi, fino a raggiungere in 10 min. la Via Normale della Creta Forata, seguendo la quale (sentiero segnalato) si ridiscende al Vallone della Creta Forata (1 ora dalla cima). Soluzione più veloce ma che implica il fatto di non lasciare niente all'attacco.
Dalla sosta finale si potrebbe salire anche per un centinaio di metri per roccette e sfasciumi raggiungendo la Via Normale della Creta Forata (soluzione sconsigliabile per il terreno sgradevole). Materiale
Corda da 80 m (o due corde da 50 m); 21 rinvii Note
Le difficoltà dei tiri attuali (agosto 2013) sono in attesa di giudizi/conferme. In qualche brevissimo tratto la via deve essere ancora un po' pulita. Si ringrazia la sezione CAI di Monfalcone per aver fornito il materiale utilizzato.
Da Cima Sappada in circa 50 min. si sale al Rifugio Monte Siera, m 1610 – chiuso d'estate, percorrendo il sentierino nel bosco (segn. 319) o la strada sterrata lungo la pista da sci (segn. 321). Dal rifugio si segue il bel sent. 321 che verso NE aggira in leggera salita la bella Cima Dieci (madonnina alla base) e poi la Cresta del Pettine su breve cengia attrezzata con funi. Poco oltre risale ripido fra i pini per portarsi sulla dorsale che limita a S il Vallone della Creta Forata, dove da sx giunge un primo sentiero dalla Casera Geu (tabelle). Si prosegue a dx con minore pendenza entrando poi in leggera discesa nel magnifico Vallone che si percorre sul lato SO in fino al bivio (tabelle rotte) dove da sx arriva il segn. 230. Si continua ancora per un centinaio di metri sul sentiero pianeggiante e prima che inizi a salire di nuovo verso la Creta Forata si nota sulla sx, nel greto del canalone, un sasso con ometto di pietre. Ore 1,45 da Cima Sappada. Si abbandona il sentiero, si passa il fondo del vallone (lo si potrebbe passare anche prima, più direttamente, ma perdendo quota e poi risalendo) e per bel terreno erboso in salita diagonale a sx (segni rossi) si raggiunge l'ampio zoccolo della Creta Forata. Lo si risale facilmente lungo una rampa erbosa da dx a sx (segni rossi) fino all'ampia e visibile cengia sotto le pareti N che qui formano un avancorpo di splendide pareti calcaree compatte che termina sotto la cengia della Via Normale. Attacco segnalato da nome e ometto. Ore 2 – 2,30 da Sappada. Itinerario
L1: Si sale direttamente per bellissima placca appoggiata lungo una rigola e quindi per terreno appigliato. Alla fine il tiro piega a destra per raggiungere la sosta. 40 m; 5a; 17S, 2SF.
L2: Si affronta la soprastante parete verticale scura con bei buchi che favoriscono la scalata. Dopo una ventina di metri si raggiunge la fine della fessura grigio-gialla che, partendo da più in basso a dx, segna in leggera diagonale a sx la parete. Si rimonta un tratto con alcuni leggeri strapiombi, uscendo infine direttamente per un'altra fessura un po' aggettante (breve tratto di roccia che richiede un po' di attenzione) fino all'aereo terrazzino di sosta. Tiro molto continuo. 40 m; 6b; 21S, 2SF.
L3: Poco a sx della sosta si sale un diedrino con il fondo caratterizzato da una rigola. Si prosegue più facilmente sulla verticale del diedrino per terreno più facile, stando sul margine dx del profondo canale-camino che incide l'avancorpo. Si supera una parete leggermente strapiombante ma ottimamente appigliata e quindi, spostandosi leggermente a sx, le belle rocce slavate a margine del canale fino alla sosta su un terrazzino esposto sulla dx. 40 m; 5c; 19S, 2SF.
L4: Dalla sosta si traversa qualche metro a sx rientrando sul margine del canale. Si scala su ottima roccia slavata fatta a testoni e rigole, con un passo più impegnativo in leggero strapiombo quasi alla fine, fino a raggiungere la sosta sotto l'ultimo strapiombo scuro. 25 m; 5b; 11S, 2SF.
L5: Si vince la parete scura con leggera diagonale a dx sempre ottimamente appigliata (roccia ripulita), uscendo su terreno più facile. Per canalini e placche facili e molto appoggiati ma di roccia che richiede attenzione si raggiunge la sosta in cima all'avancorpo. Sull'ultimo ancoraggio prima della sosta, dentro a un barattolo, libro di via. 25 m; 5b; 10S, 2SF. Discesa
Vi sono due soluzioni:
a) in doppia lungo la via. In questo caso è necessaria una corda da 80 m o due da 50 m. Ore 1 fino all'attacco; 1,30 fino al Vallone della Creta Forata.
b) a piedi. Dalla sosta finale con una doppia da 30 m ci si cala un po' verso dx (faccia a monte; direzione ovest) fino ad una evidente cengia (bollo rosso).
La si percorre verso ovest (solo i primi metri un po' esposti) seguendo ometti e bolli rossi, fino a raggiungere in 10 min. la Via Normale della Creta Forata, seguendo la quale (sentiero segnalato) si ridiscende al Vallone della Creta Forata (1 ora dalla cima). Soluzione più veloce ma che implica il fatto di non lasciare niente all'attacco.
Dalla sosta finale si potrebbe salire anche per un centinaio di metri per roccette e sfasciumi raggiungendo la Via Normale della Creta Forata (soluzione sconsigliabile per il terreno sgradevole). Materiale
Corda da 80 m (o due corde da 50 m); 21 rinvii Note
Le difficoltà dei tiri attuali (agosto 2013) sono in attesa di giudizi/conferme. In qualche brevissimo tratto la via deve essere ancora un po' pulita. Si ringrazia la sezione CAI di Monfalcone per aver fornito il materiale utilizzato.
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Bellezza
Primi salitori
Emiliano Zorzi, Umberto Iavazzo, Patrick Tomasin e Fabio Bonaldo, il 24 e 31 luglio e 2 agosto 2013
Autore scheda
Emiliano Zorzi
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
170m
Difficoltà
6b
Difficoltà obbligatoria
6a
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