Sognatori allo sbaraglio - Rocca Calanna
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Sognatori allo sbaraglio: Giorgio Barbagallo durante l avvicinamento in occasione della prima salita di Sognatori allo sbaraglio.
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Max Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 02-05-2011. Prima libera Flaccavento e Barbagallo il 03-05-2011
Versante
Sud-ovest
Lunghezza dislivello
110m
Quota
1054m
Difficoltà
6b
Difficoltà obbligatoria
6a
Bella salita nel Gruppo delle Rocche del Crasto che offre delle interessanti lunghezza di corda, in particolar modo la seconda, che da sola, molto probabilmente giustifica un viaggio sui Nebrodi. La via termina volutamente sotto gli strapiombi, questo per evitare di forzare inutilmente un tratto di parete di difficoltà elevatissime e non in linea con il resto della via.
Accesso generale
Dall’autostrada PA-ME A 20 uscire a S.Agata di Militello, quindi proseguire per Alcara li Fusi che si raggiunge dopo 17 km circa, una volta arrivati uscire dal centro abitato e proseguire per l’eremo di S.Nicolò, superare la Pizzeria “Il Grifone”, e dopo neanche 1 km, svoltare a destra e seguire una strada sterrata dapprima in discesa, poi in salita ed asfaltata. Procedere sempre sulla strada asfaltata che con vari tornanti sale verso la contrada Cammara. Superato un gruppo di case e parcheggiare nei pressi della trattoria Artino, proprio da dove inizia il facile avvicinamento. Accesso
Dalla trattoria Artino seguire una vaga traccia che si inoltra nella pietraia e che con vari tornanti, guadagna facilmente quota e conduce sotto l’evidente attacco della via (10 minuti). Itinerario
L1: Salire un vago diedrino e poi, dopo aver superato un tratto di roccia delicata, salire una bella fessura fino a raggiungere una comoda cengia; S1, 20 m, 6a.
L2: Salire con bellissima arrampicata da proteggere l’evidentissima fessura che solca tutta la placca sovrastante, dunque verso sinistra per un tratto più facile, raggiungere la sommità di un pilastrino presso il quale si sosta.; S2, 35 m, 6b.
L3: Dalla sosta salire obliquamente per placche delicate verso sinistra puntando all’evidente diedrino, scalarlo con bella arrampicata e sostare sulla sommità dello stesso; S3, 25 m, 6a.
L4: Traversare decisamente a destra su una bella placca tecnica, quindi dopo aver superato il secondo spit, ribaltarsi sull’evidente terrazza posta sotto i gialli scudi strapiombanti e raggiungere così la comoda sosta che segna la fine della via; S4, 15 m, 5c. Discesa
In doppia lungo la via saltando la sosta del terzo tiro. Materiale
Due mezze corde da 55 m, una serie completa di friend con particolare attenzione alle misure grosse, 3 nut grossi, rinvii, alcuni kevlar, cordini per le soste e casco. Note
La via è dedicata alla famiglia Artino. Amici e gestori dell’omonima trattoria posta sotto questa bellissima montagna. Un luogo dove ci si sente come a casa grazie al calore e all’affetto incredibile che queste persone riescono a trasmettere…Grazie di cuore !!!
Dall’autostrada PA-ME A 20 uscire a S.Agata di Militello, quindi proseguire per Alcara li Fusi che si raggiunge dopo 17 km circa, una volta arrivati uscire dal centro abitato e proseguire per l’eremo di S.Nicolò, superare la Pizzeria “Il Grifone”, e dopo neanche 1 km, svoltare a destra e seguire una strada sterrata dapprima in discesa, poi in salita ed asfaltata. Procedere sempre sulla strada asfaltata che con vari tornanti sale verso la contrada Cammara. Superato un gruppo di case e parcheggiare nei pressi della trattoria Artino, proprio da dove inizia il facile avvicinamento. Accesso
Dalla trattoria Artino seguire una vaga traccia che si inoltra nella pietraia e che con vari tornanti, guadagna facilmente quota e conduce sotto l’evidente attacco della via (10 minuti). Itinerario
L1: Salire un vago diedrino e poi, dopo aver superato un tratto di roccia delicata, salire una bella fessura fino a raggiungere una comoda cengia; S1, 20 m, 6a.
L2: Salire con bellissima arrampicata da proteggere l’evidentissima fessura che solca tutta la placca sovrastante, dunque verso sinistra per un tratto più facile, raggiungere la sommità di un pilastrino presso il quale si sosta.; S2, 35 m, 6b.
L3: Dalla sosta salire obliquamente per placche delicate verso sinistra puntando all’evidente diedrino, scalarlo con bella arrampicata e sostare sulla sommità dello stesso; S3, 25 m, 6a.
L4: Traversare decisamente a destra su una bella placca tecnica, quindi dopo aver superato il secondo spit, ribaltarsi sull’evidente terrazza posta sotto i gialli scudi strapiombanti e raggiungere così la comoda sosta che segna la fine della via; S4, 15 m, 5c. Discesa
In doppia lungo la via saltando la sosta del terzo tiro. Materiale
Due mezze corde da 55 m, una serie completa di friend con particolare attenzione alle misure grosse, 3 nut grossi, rinvii, alcuni kevlar, cordini per le soste e casco. Note
La via è dedicata alla famiglia Artino. Amici e gestori dell’omonima trattoria posta sotto questa bellissima montagna. Un luogo dove ci si sente come a casa grazie al calore e all’affetto incredibile che queste persone riescono a trasmettere…Grazie di cuore !!!
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Bellezza
Primi salitori
Max Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 02-05-2011. Prima libera Flaccavento e Barbagallo il 03-05-2011
Versante
Sud-ovest
Lunghezza dislivello
110m
Quota
1054m
Difficoltà
6b
Difficoltà obbligatoria
6a
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