Questo Gioco Di Fantasmi - Cimon di Palantina
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Questo Gioco Di Fantasmi: Questo Gioco Di Fantasmi, primi salitori: Barry Bona e Peter Moser (Cimon di Palantina 2190m, Gruppo Col Nudo - Cavallo)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Barry Bona e Peter Moser 29/01/2011
Autore scheda
Barry Bona
Versante
nord ovest
Lunghezza dislivello
320m
Quota
2190m
Difficoltà
ED
Via di misto esile e di rarissima formazione, che sale al centro di un pilastro verticale, sulla parete nord-ovest di questa montagna prealpina, caratterizzata da calcare di scogliera, molto spesso ricoperto d’erba. La salita è stata effettuata usando chiodi solo su due punti di sosta, in stile Trad, invece, tutto il resto dell’ascensione. La formazione della colata di ghiaccio, che ha suggerito la linea da seguire, necessita di annate particolari, con nevicate alternate a piogge e repentine gelate.
Accesso generale
Provenendo da sud, si abbandona la A27 all’uscita Fadalto – Alpago e si sale a Tambre d’Alpago per la provinciale n° 28. Seguire quindi le indicazioni per S. Anna e Col Indes e parcheggiare presso la Malga Pian Grant - m. 1213, punto di partenza per le escursioni sul gruppo del Cavallo. Accesso
Prendere il sentiero n° 923 che porta al Rifugio Semenza, risalendo il fondo della Val de Piera e, giunti al Sasson della Madonna - m. 1640, individuare sulla parete N.O. del Cimon di Palantina il caratteristico pilastro tozzo a destra della via Vazzoler (vedi guida Berti – Dolomiti Orientali II), quindi salire i pendii alla base, puntando l’attacco dell’esile linea di ghiaccio, che segna la metà del pilastro. Prevedere 1 ora e mezza – 2 ore di avvicinamento, a seconda dell’innevamento. Itinerario
L1- salire su terreno misto d’erba e ghiaccio a 80° costanti per 60 metri, fino ad esiguo punto di fermata su 2 ch. (levati).
L2- si attacca un diedrino poco accennato, con fessure cieche e sporche d’erba e si punta ad una lama instabile, 15 metri sopra la sosta. Superata la lama, si perviene al successivo punto di sosta, attrezzato su ghiaccio. 20 m. WI 6 R.
L3- Lunghezza di corda interamente su ghiaccio, a volte molto esile e a 85°/90° costanti per tutto il tiro di 55 m, che porta fuori dal muro verticale e compatto. Si giunge ad un buon punto di fermata su 2 ch. (lasciati). WI 6 R.
L4-L5- Si segue la goulotte per due lunghezze intere di corda, con pendenze a 80° costanti su ghiaccio buono e si guadagna un piccolo nevaio (l’”Occhio Bianco”). Sosta alla base di un diedro verticale (friend).
L6- Attraversare un paio di metri a destra e salire la fessura strapiombante ( 10 m. M5 ), che porta al pendio di neve finale. Si giunge quindi in cima al pilastro, che finisce bruscamente sullo spallone ovest. 65°/ 70° 70 m. Discesa
Si scende per lo spallone ovest, che rappresenta una classica sci-alpinistica e, arrivati alle Casere Palantina - m.1522, si riprende il sentiero n° 923, che riporta a Pian delle Lastre e quindi alla Malga Pian Grant. Materiale
Chiodi da roccia a lama e a U, 2 ice-hook, nut e friend piccoli, viti da ghiaccio corte.
Provenendo da sud, si abbandona la A27 all’uscita Fadalto – Alpago e si sale a Tambre d’Alpago per la provinciale n° 28. Seguire quindi le indicazioni per S. Anna e Col Indes e parcheggiare presso la Malga Pian Grant - m. 1213, punto di partenza per le escursioni sul gruppo del Cavallo. Accesso
Prendere il sentiero n° 923 che porta al Rifugio Semenza, risalendo il fondo della Val de Piera e, giunti al Sasson della Madonna - m. 1640, individuare sulla parete N.O. del Cimon di Palantina il caratteristico pilastro tozzo a destra della via Vazzoler (vedi guida Berti – Dolomiti Orientali II), quindi salire i pendii alla base, puntando l’attacco dell’esile linea di ghiaccio, che segna la metà del pilastro. Prevedere 1 ora e mezza – 2 ore di avvicinamento, a seconda dell’innevamento. Itinerario
L1- salire su terreno misto d’erba e ghiaccio a 80° costanti per 60 metri, fino ad esiguo punto di fermata su 2 ch. (levati).
L2- si attacca un diedrino poco accennato, con fessure cieche e sporche d’erba e si punta ad una lama instabile, 15 metri sopra la sosta. Superata la lama, si perviene al successivo punto di sosta, attrezzato su ghiaccio. 20 m. WI 6 R.
L3- Lunghezza di corda interamente su ghiaccio, a volte molto esile e a 85°/90° costanti per tutto il tiro di 55 m, che porta fuori dal muro verticale e compatto. Si giunge ad un buon punto di fermata su 2 ch. (lasciati). WI 6 R.
L4-L5- Si segue la goulotte per due lunghezze intere di corda, con pendenze a 80° costanti su ghiaccio buono e si guadagna un piccolo nevaio (l’”Occhio Bianco”). Sosta alla base di un diedro verticale (friend).
L6- Attraversare un paio di metri a destra e salire la fessura strapiombante ( 10 m. M5 ), che porta al pendio di neve finale. Si giunge quindi in cima al pilastro, che finisce bruscamente sullo spallone ovest. 65°/ 70° 70 m. Discesa
Si scende per lo spallone ovest, che rappresenta una classica sci-alpinistica e, arrivati alle Casere Palantina - m.1522, si riprende il sentiero n° 923, che riporta a Pian delle Lastre e quindi alla Malga Pian Grant. Materiale
Chiodi da roccia a lama e a U, 2 ice-hook, nut e friend piccoli, viti da ghiaccio corte.
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Bellezza
Primi salitori
Barry Bona e Peter Moser 29/01/2011
Autore scheda
Barry Bona
Versante
nord ovest
Lunghezza dislivello
320m
Quota
2190m
Difficoltà
ED
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