Passo Valparola - Col di Lana - Pieve di Livinallongo - Col di Lana
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Passo Valparola - Col di Lana - Pieve di Livinallongo
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Emanuele Falghera
Versante
sud
Dislivello salita
535 m
Dislivello discesa
1235 m
Quota
2452m
Difficoltà
Difficile
Orario
5,30-6 ore
Periodo
Da luglio a settembre
Frequentazione
Media
La traversata permette, partendo dal Passo di Valparola, di raggiungere in successione la cima del Monte Siéf (2.424 m) e quella del Col di Lana (2.452 m, quota massima toccata dall’itinerario) e arrivare quindi a Pieve di Livinallongo.
Entrambe le Cime, sono state scenari d’importanti eventi bellici durante la Prima Guerra Mondiale rappresentandone il tragico simbolo sul fronte dolomitico.
L’escursione offre un giro completo d’orizzonte su magnifiche vedute panoramiche. Dopo le vicine pareti del Lagazuòi e del Sasso di Stria, infatti, compaiono successivamente il Gruppo del Fanis, l’altopiano del Pralongià, l’alta Val Cordevole, la bastionata delle Cunturines, il Sass da Putia, la Gardenazza, il Sella, la Marmolada, la Civetta, il Monte Porè ed il Gruppo Croda da Lago - Cernera.
Entrambe le Cime, sono state scenari d’importanti eventi bellici durante la Prima Guerra Mondiale rappresentandone il tragico simbolo sul fronte dolomitico.
L’escursione offre un giro completo d’orizzonte su magnifiche vedute panoramiche. Dopo le vicine pareti del Lagazuòi e del Sasso di Stria, infatti, compaiono successivamente il Gruppo del Fanis, l’altopiano del Pralongià, l’alta Val Cordevole, la bastionata delle Cunturines, il Sass da Putia, la Gardenazza, il Sella, la Marmolada, la Civetta, il Monte Porè ed il Gruppo Croda da Lago - Cernera.
Accesso generale
Dal Passo di Valparòla (2.168 m) si segue il sentiero segnavia n. 23 che passa nei pressi del Lago di Valparòla e poi scende per Le Laste (2.013 m) fra il Sass de Stria e la Montagna del Castello, superando la rocciosa balza finale per un varco ripido con cascatelle.
Il sentiero scende ora fino a quota 2.013 m circa, per poi risalire per i prati di Gerda fino a giungere a quota 2.262 m in corrispondenza del crinale della Sella del Siéf, poco sotto il caratteristico promontorio roccioso denominato Piccolo Settsáss o Sasso Richthofen, in omaggio al nome del primo geologo che, dagli studi in questa zona, ebbe l’intuizione del singolare processo di formazione delle Dolomiti.
Dalla Sella del Siéf si stacca a sinistra il sentiero segnavia n. 21 che scende lungo il crinale alla Sella (Passo Siéf, 2.209 m) per poi salire per il crinale del Monte Siéf alla Cima Siéf (2.424 m)
Dalla Cima Siéf si scende per il sentiero (ancora segnavia n. 21) che, con alcuni passaggi attrezzati ed un po’ esposti, prosegue lungo la rocciosa cresta poco sotto il crinale in versante Val Cordevole (qui sono presenti molti resti di opere belliche ed è pericoloso entrare nelle gallerie e nelle caverne) dapprima scendendo all’insellatura di quota 2.383 m (un’incisione profonda aperta dalla mina austriaca del 21 ottobre 1917) e poi risalendo alla vetta del Col di Lana (2.452 m). Discesa
Dalla vetta del Col di Lana il sentiero (ancora segnavia n. 21) scende ben evidente lungo il crinale sud-est del monte (passando presso l’imbocco della galleria di mina italiana) e raggiunge il salto roccioso denominato in guerra “Felsenwache - Cappello di Napoleone” (2.200 m).
Si continua a scendere lungo il costone per breve tratto, traversando poi a destra alla base delle rocce del Cappello di Napoleone fino a raggiungere il dosso della posizione di guerra “Infanterie Stellung - Panettone”. Da qui il sentiero principale continua a scendere lungo il costone meridionale raggiungendo Plan della Lasta (1.835 m) dove in un vecchio edificio si trova un Museo di Guerra.
Sempre in discesa si percorre la strada “del Col di Lana” , si giunge nei pressi di Palla (1.676m) e da qui ci si inserisce sulla strada che, in poco più di 1 km, conduce nel gran piazzale - parcheggio di Pieve di Livinallóngo (1.470 m; il paese, il 18 agosto 1915, fu distrutto ed incendiato dall’artiglieria austriaca). Materiale
Normale equipaggiamento da escursionismo. Equipaggiamento da ferrata per affrontare i brevi tratti attrezzati. Note
Rifugio Valparola Cartografia
1:25.000, Tabacco, Foglio 03 (Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane);
1:25.000, Tabacco, Foglio 07 (Alta Badia - Livinallongo);
1:25.000, Kompass, Foglio 617 (Cortina d’Ampezzo); Difficoltà
Lunga traversata che richiede buon allenamento e il superamento di alcuni tratti attrezzati.
a) Autotostrada A27 fino a Pian di Vedoia. Proseguimento per Tai di Cadore, Cortina d'Ampezzo, Passo Falzarego e Passo Valparola.
b) Per S.S. fino adAgordo. Proseguimento per Cencenighe Agordino, Alleghe, Caprile, Passo Falzeregho e Passo Valparola.
Dal Passo di Valparòla (2.168 m) si segue il sentiero segnavia n. 23 che passa nei pressi del Lago di Valparòla e poi scende per Le Laste (2.013 m) fra il Sass de Stria e la Montagna del Castello, superando la rocciosa balza finale per un varco ripido con cascatelle.
Il sentiero scende ora fino a quota 2.013 m circa, per poi risalire per i prati di Gerda fino a giungere a quota 2.262 m in corrispondenza del crinale della Sella del Siéf, poco sotto il caratteristico promontorio roccioso denominato Piccolo Settsáss o Sasso Richthofen, in omaggio al nome del primo geologo che, dagli studi in questa zona, ebbe l’intuizione del singolare processo di formazione delle Dolomiti.
Dalla Sella del Siéf si stacca a sinistra il sentiero segnavia n. 21 che scende lungo il crinale alla Sella (Passo Siéf, 2.209 m) per poi salire per il crinale del Monte Siéf alla Cima Siéf (2.424 m)
Dalla Cima Siéf si scende per il sentiero (ancora segnavia n. 21) che, con alcuni passaggi attrezzati ed un po’ esposti, prosegue lungo la rocciosa cresta poco sotto il crinale in versante Val Cordevole (qui sono presenti molti resti di opere belliche ed è pericoloso entrare nelle gallerie e nelle caverne) dapprima scendendo all’insellatura di quota 2.383 m (un’incisione profonda aperta dalla mina austriaca del 21 ottobre 1917) e poi risalendo alla vetta del Col di Lana (2.452 m). Discesa
Dalla vetta del Col di Lana il sentiero (ancora segnavia n. 21) scende ben evidente lungo il crinale sud-est del monte (passando presso l’imbocco della galleria di mina italiana) e raggiunge il salto roccioso denominato in guerra “Felsenwache - Cappello di Napoleone” (2.200 m).
Si continua a scendere lungo il costone per breve tratto, traversando poi a destra alla base delle rocce del Cappello di Napoleone fino a raggiungere il dosso della posizione di guerra “Infanterie Stellung - Panettone”. Da qui il sentiero principale continua a scendere lungo il costone meridionale raggiungendo Plan della Lasta (1.835 m) dove in un vecchio edificio si trova un Museo di Guerra.
Sempre in discesa si percorre la strada “del Col di Lana” , si giunge nei pressi di Palla (1.676m) e da qui ci si inserisce sulla strada che, in poco più di 1 km, conduce nel gran piazzale - parcheggio di Pieve di Livinallóngo (1.470 m; il paese, il 18 agosto 1915, fu distrutto ed incendiato dall’artiglieria austriaca). Materiale
Normale equipaggiamento da escursionismo. Equipaggiamento da ferrata per affrontare i brevi tratti attrezzati. Note
Rifugio Valparola Cartografia
1:25.000, Tabacco, Foglio 03 (Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane);
1:25.000, Tabacco, Foglio 07 (Alta Badia - Livinallongo);
1:25.000, Kompass, Foglio 617 (Cortina d’Ampezzo); Difficoltà
Lunga traversata che richiede buon allenamento e il superamento di alcuni tratti attrezzati.
Commenti
26/08/2005 L'uomo dell'alpe
Sul commento di ieri, non ho assegnato il giusto voto al percorso, che è un 4, e non un 1, come erroneamente riportato nella mia relazione.
25/08/2005 L'uomo dell'alpe
Percorso il tratto Passo di Valparola - Col di Lana e ritorno.Escursione molto bella ed appagante. Alla Sella Sief (pascolo per mucche e cavalli), ricordarsi di girare a sinistra (si vede bene il Sief ed il Col di Lana (il primo un collinone erboso, il secondo un pò più roccioso.Tratto attrezzato dal Sief al Col di Lana non difficile (imbrago e cordino sono superflui per chi ha un minimo di confidenza con sentieri attrezzati).Impressionante il cratere scavato dall'esplosione durante la grande guerra.Stupendo panorama a 360° dalla cima del Col di Lana.Per emergenze, sulla cima si trova anche un bivacco (capanna in legno).
15/01/2003 Alberto Manfredi
Escursione bella ed interessante sia dal punto di vista panoramico che storico. Serve buon allenamento, ma la fatica viene ampiamente ripagata. Non dimenticate il binocolo, arrivati sulla cima del Col di Lana avrete una visione incantevole sulle Dolomiti circostanti. Scendendo verso Pieve di Livinallongo, visitate il Museo Storico del Col di Lana, il proprietario Ezio Ragnes sarà felice di farvi da cicerone.
17/05/2002 io Sonosempre
Ammutolito da tanta bellezza consiglio quest'esperienza a tutti. Una lode va sicuramente agli estensori di quest'itinerario e al genio che ha studiato la grafica di questo straordinario sito. marameo!
Bellezza
Autore scheda
Emanuele Falghera
Versante
sud
Dislivello salita
535 m
Dislivello discesa
1235 m
Quota
2452m
Difficoltà
Difficile
Orario
5,30-6 ore
Periodo
Da luglio a settembre
Frequentazione
Media
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