Bella via moderna che nonostante le difficoltà non troppo elevate, impegna e diverte lo scalatore per il tipo di arrampicata che offre. Anche se il tracciato appare tortuoso, tra fessure e camini, diedri e placche, la via si snoda con logica impeccabile lungo una parete fino ad adesso mai salita, e che regala una bella scalata sicuramente meritevole di ripetizione.
La via è stata aperta dal basso in due tentativi:
- Il primo tentativo è stato fatto da Massimo Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 18/19-01-2012 con un bivacco alla fine del settimo tiro.
- Il secondo tentativo è stato fatto il 15-09-2013 da Massimo Flaccavento e Giuseppe Barbagallo.
Prima libera: 20-12-2014 Massimo Flaccavento da capo cordata in compagnia di Rosario “Ross” Ferrante
Accesso
Da Palermo raggiungere Sferracavallo, famosa località di mare Palermitana. Dopo aver trovato un buon parcheggio per la macchina (fanno multe un po’ ovunque) percorrere interamente a piedi tutta la via Barcarello, che in pratica sarebbe il lungomare, raggiungere così la punta di Barcarello che segna la fine del lungomare stesso e l’inizio della riserva di Capo Gallo. A questo punto proseguire ancora a piedi per la sterrata che si inoltra nella riserva di Capo Gallo, quindi dopo aver varcato il cancello d’ingresso e percorsi circa 100 m, svoltare a destra e risalire il “Sentiero del Gabbiano” che con vari tornanti attraversa un bel bosco, una volta fuori ci si trova su una stradina che a mezza costa costeggia le pareti. Ignorare una prima svolta a destra e proseguire verso sinistra costeggiando le pareti fino a portarsi sotto l’evidente Avancorpo di Pizzo della Sella. Abbandonare adesso la strada e trovato un varco risalire un breve pendio fino a raggiungere l’attacco della via. (25 minuti per 135 metri di dislivello). N.B. Per evitare inutili perdite di tempo, a chi non è pratico del posto si consiglia di effettuare un sopralluogo preventivo.
Itinerario
L1: Salire una breve placca grigia fin quando il muro non si raddrizza, quindi superarlo direttamente e con un difficile passaggio, superata una pancia, salire obliquamente sulla destra fin ad una piccola cengia presso il quale si sosta; S1 25m, 6a.
L2: Dalla sosta andare leggermente sulla destra grazie una facile cengia, quindi in verticale per placca grigia e poi, con un traversino sulla destra, proseguire lungo una facile rampa fino ad una comoda piazzola; S2, 20m, 5c.
L3: Salire interamente lungo l’evidente fessura, e con bella arrampicata quasi interamente da proteggere, raggiungere un comodo gradino dove si sosta; S3, 30m, 6a.
Salire verso destra fino ad uno spit, quindi in verticale per bella placca grigia che con interessante arrampicata, porta alla base di un muro giallastro, proprio a destra di un bel camino; S4, 30m, 5c+.
L5: Spostarsi pochi metri a sinistra e con bellissima arrampicata atletica, salire direttamente l’evidente fessura camino che solca la parete fin quando questa non è chiusa in alto. A questo punto traversare a destra e raggiunta una comoda piazzola, traversare nuovamente a destra in leggera salita fino a delle palmette e ad un comodo gradino presso il quale si sosta; S5, 35m, 6a.
L6: Spostarsi a destra e superato un risalto, risalire una bellissima fessura (da proteggere) fino ad uno spit, quindi raggiunta una piccola piazzola, sostare sotto un evidentissimo diedro bianco; S6, 30m, 5c.
L7: Salire direttamente il diedro con bella arrampicata, e quando questo è chiuso in alto da uno strapiombo, spostarsi e risalire la faccia destra del diedro fin quando non si è fuori dallo stesso. Adesso con facile ma delicata arrampicata, risalire una rampa appoggiata fin sotto l’imponente muro terminale dove si sosta; S7, 30m, 6a.
L8: Si traversa decisamente sulla destra fino ad uno spit, quindi si sale diritti lungo un bel muro lavorato e al al terzo spit, traversare decisamente a destra fino ad un piccolo antro; S8, 20m, 6b.
L9: Dalla sosta spostarsi a destra e poi subito in verticale su un bel muro puntando ad un vago antro posto sotto un diedrino strapiombante. Raggiunto quest’ultimo superarlo direttamente e pervenire alla sosta presso un comodo ed aereo gradino; S9, 30m, 7a.
L10: Salire obliquamente verso destra per facile paretina facendo attenzione alla roccia (alcuni massi) e una volta fuori dalla parete, sostare comodamente su una grande placca appoggiata; S10, 15m, 4b.
Discesa
La discesa migliore e più veloce è in doppia lungo la via, ma volendo scendere a piedi, in questo caso dirigersi verso SW e scavalcata la cima della Punta Baloo, raggiungere l’evidente sella che conduce a Piano Margherita. Da qui è ben visibile il sentiero di fondovalle, scendere quindi all’interno del canalone che passa sotto la Punta Baloo e raggiungere nuovamente l’ingresso della riserva. (1 ora e 30 minuti)
Materiale
Una serie completa di friend BD fino al 3, alcuni cordini per eventuali clessidre, due mezze corde da 55 metri, rinvii e casco.