Leviti - Tofana di Rozes
1 / 2
Leviti
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
A. Leviti e C.
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
500m
Difficoltà
7-
Una via poco conosciuta e mai descritta prima. Si tratta invece di una bella salita, paragonabile come impegno alla vicina Costantini - Apollonio, con cui conviene ricongiungersi nella parte alta del pilastro. L’arrampicata è molto bella, su roccia buona ed è particolarmente impegnativa nelle ultime tre lunghezze. In particolare il breve tiro sopra la cengia richiede esperienza nell’utilizzo dei friends per proteggere la difficile fessura.
Accesso generale
Da Cortina si sale in auto verso il Passo Falzarego, superata la frazione di Pocol; dopo alcuni tornanti, si incontra sulla destra il bivio (indicazioni) da dove parte la stretta strada che sale al rifugio Dibona, ai piedi della Tofana di Rozes. Accesso
Dal rifugio Dibona si raggiunge per sentiero la base del Pilastro (calcolare circa mezz’ora di avvicinamento). Ci si sposta a sinistra verso lo spigolo per riportarsi nuovamente verso il centro del Pilastro lungo una cengia dove ha inizio la via. Discesa
Si traversa lungo una cengia in direzione del grande sperone di Punta Marietta. Ci si abbassa per ghiaie e gradoni fino alla base di quest’ultimo, per aggirarlo poi su terreno esposto. Si scende quindi tra grandi massi fino al rifugio Giussani. Materiale
La via è attrezzata nei tratti più difficili, anche con spit, portare una scelta di friends e cordini per le clessidre.
Da Cortina si sale in auto verso il Passo Falzarego, superata la frazione di Pocol; dopo alcuni tornanti, si incontra sulla destra il bivio (indicazioni) da dove parte la stretta strada che sale al rifugio Dibona, ai piedi della Tofana di Rozes. Accesso
Dal rifugio Dibona si raggiunge per sentiero la base del Pilastro (calcolare circa mezz’ora di avvicinamento). Ci si sposta a sinistra verso lo spigolo per riportarsi nuovamente verso il centro del Pilastro lungo una cengia dove ha inizio la via. Discesa
Si traversa lungo una cengia in direzione del grande sperone di Punta Marietta. Ci si abbassa per ghiaie e gradoni fino alla base di quest’ultimo, per aggirarlo poi su terreno esposto. Si scende quindi tra grandi massi fino al rifugio Giussani. Materiale
La via è attrezzata nei tratti più difficili, anche con spit, portare una scelta di friends e cordini per le clessidre.
Commenti
23/09/2007 Albi Albi
Bellissima salita, Leviti ha dimostrato ancora una volta di avere un grande intuito.Tutti i tiri sono molto belli. Questa relazione è fuorviante e "pericolosa" per quanto riguarda i gradi dati sui tiri chiave,serve esperienza alpinistica soprattutto nel tiro chiave. Seguite le indicazioni di Beppe e la relazione di Iacopelli. Soste tutte attrezzate. Seguendo l'originale nella parte finale la salita è ancora più bella, la roccia nella traversata è bellissima e decisamente più carina rispetto all'uscita della Costantini Apollonio.Direi infine che l'impegno richiesto è maggiore rispetto alla Costantini Apollonio, perchè quest'ultima è chiodata sul duro mentre nella Gilles sulla fessura chiave devi arrangiarti.Buon divertimento!
26/08/2007 Maurizio Ik
Bella via sui grigi 4+/5 bella roccia compatta poi tiro di VI bello e tecnico, segue tiro atletico in fessura: questa nonostante lo sgocciolio che si sente nei tiri prima non è bagnata se non verso la fine appena, e noi l'abbiamo fatta 2 giorni dopo la fine della pioggia. Il famoso tiro di 15m sprotetto sopra la 2 cengia: noi abbiamo trovato un ch. a 2 m da terra poco utile poi nulla per cui friends medi e medio-grandi poi dopo 10m un nuts incastrato. Secondo me è un buon 6b+. Poi un tiro in traverso e in discesa e poi su in diagonale si vede un chiodo già dal cordone al quale si punta, da questo al camino poco sotto la sosta normale del camino della Costantini-Apollonio. Bravo Mirco bella via
09/08/2004 Sandro De Toni
Bella via su roccia buona, a tratti ottima, meno sostenuta della vicina Costantini-Apollonio.Si presti attenzione ai primi tiri, dalla linea non sempre evidente.1° tiro: diedro con passi faticosi, divisibile in 2 (sosta su clessidra).3° tiro: placca vs dx, diedro e poi nettamente a dx - "sentiero di pietra evidente" - dopo ch. a lama in nicchia soprastante la fine del diedro.Tiro di 3° prima del muro rosso: salire a sx della sosta e di uno scudo di roccia grigo-nera (se si sale diritti, passi sostenuti con protezioni pessime).I tiri duri sono sul muro rosso (1 p. 6+ sul traverso a sx del 1°; 7° continuo, forse perché bagnato, sul 2° - alcuni appigli instabili; 7° sost. - 1 p. - sul 3°, complicato da proteggere salendo in libera). Traverso verso la Costantini Apollonio servito da cordone su spit nella prima sezione, poi traverso a dx in lieve salita fino ad una sosta in placca; di qui diritti lievemente a dx fino a ricongiungersi al camino della C. A. (?); se si traversa a dx, puntando alla fine della strozzatura della Schiena di Mulo, attimi di panico (roccia compatta e sequenza non banale per entrare nella fessura (6- sprotetto).Siamo usciti dalle difficoltà proprio poco prima del diluvio. Ci è andata bene.
05/08/2004 Beppe Beppe
Stupenda via, a torto poco conosciuta, considerando che anche oggi sulla Costantini Appollonio c'erano sei cordate, nella 'Levis', solo noi. Consiglio vivamente di uscire nella parte alta per la via originale (ne vale veramente la pena) e non capisco perché in una recensione su Alp e non solo consigliano di ricongiungersi nella parte alta del pilastro. Per lo schizzo, seguire la relazione di Iacopelli, è precisissima, specialmente nel disegno, non ci si può sbagliare. Unico appunto a quest'ultima è la fessura che lui da VI+ e A1 (6b+ in libera), praticamente nello schizzo sono segnati 4 ch all'inizio della fessura e 1 spit + clessidra a circa metà, invece i 4 ch non ci sono e tanto meno lo spit + clessidra, ma in loco si trovano solo 2 nut incastrati e 3 chiodi verso la fine. Molto utili dunque un friend camalot da 3 e nut medi per l'inizio della fessura che è completamente disattrezzata e a mio avviso molto dura, io ho azzerato su questi ultimi, credo infatti che dare 6+ (relazione Planet) su questa fessura corta ma intensa sia, a mio parere impreciso. Per quanto riguarda la qualità della roccia è ottima e abrasiva nella prima parte fino ai gialli e nella seconda nella zona dei traversi, mentre nella zona rossa, non ho trovato particolarmente friabile la roccia , anzi devo dire che è buona con buoni buchi e lo stesso vale per il traverso dopo la fessura per andare a congiungersi con il camino della Via Appollonio, ecco forse qui bisogna prestare un pò più di attenzione e comunque volendo c'è in loco uno spezzone di corda abbastanza lungo per abbassarsi attaccato ad uno spit. Se seguite la relazione del Iacopelli, alla fine del terzo tiro dopo la cengia, i successivi due tiri si possono unire comodamente, arrivando cos? all'inizio dei due tiri in traverso. Aggiunto un chiodo a quello presente.
Bellezza
Primi salitori
A. Leviti e C.
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
500m
Difficoltà
7-
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