Le Iene - Corno Gioià
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Le Iene: Corno Gioià, Adamello, in giallo. In rosso Gioià nell'anima
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Matteo Castellini e Luigi Froldi il 12/09/2020 e Matteo Castellini e Jacopo Pianta il 30/09/2020
Versante
Sud/est
Lunghezza dislivello
300m
Difficoltà
6c e A1 (7b?) / RS2 / III
Bella linea che sale lungo una delle pareti più belle nel gruppo dell’Adamello. La prima parte corre lungo placche chiare di roccia super, la seconda supera invece muri più verticali, purtroppo un poco disturbati dai licheni. Ne risulta una salita esigente, ricercata e di soddisfazione, in uno splendido luogo isolato, che ripaga le fatiche del lungo avvicinamento.
Accesso generale
Percorrere la Val Camonica sino all’abitato di Cedegolo da dove si sale verso il paese di Valle. Superatolo si prosegue verso la località Rasega, imboccando la carrozzabile asfaltata che conduce a Malga Lincino (possibilità di parcheggio nei pressi della partenza della teleferica). Accesso
Prendere il ripido sentiero che porta all’imbocco della Val Adamè e al Rif. Lissone e proseguire lungo il fondovalle arrivando al Rif. Baita Adamè. Da qui seguire il sentiero che conduce al bivio per il Passo Poia e, imboccatolo, salire sino a superare un tratto attrezzato con catene nei pressi di un canalone. Al termine del tratto attrezzato il sentiero compie una curva a sinistra, abbandonarlo e prendere una traccia sulla destra (ometti) che porta in direzione del Corno Gioià. Seguire quindi gli ometti rimanendo per quanto possibile fuori dalle gande (non prendere quota) sino al primo canale. Superatolo si prosegue per traccia di sentiero, con qualche saliscendi, sino al secondo canale (ultimo punto dove possibile reperire acqua). Oltrepassatolo, salire per tracce prative e gande in direzione della base della parete (3h30’/4h dal parcheggio di Malga Lincino). PS: Possibilità di bivaccare alla base della parete abbastanza comodamente sotto ad un evidente grosso masso che forma una sorta di tettoia.
ATTACCO: La via attacca circa 40m a destra del grande canale che divide l'Anticima dal Corno vero e proprio (15 metri a destra di “Gioià nell'anima”), appena a sinistra di una chiazza bianca lasciata da un evidente distacco. Itinerario
L1: IV+ 25m (sosta 1 fix + friend)
Salire la placca iniziale e il successivo diedrino sino al primo fix.
L2: 6a 45m (3 fix, sosta 1 fix + chiodo)
Salire in placca ricercando i punti deboli in direzione del diedrino appena accennato. Proseguire ora per lama e placca senza percorso obbligato fino ad incontrare un tettino che si aggira alla sua sinistra. Traversare quindi leggermente a destra per poi salire dritti alla sosta sotto i tetti.
L3: 6b 50m (3 fix e 1 chiodo, sosta 2 fix)
Traversare a sinistra per accedere al diedro sovrastante. Risalirlo, tendendo poi a sinistra, fino a raggiungere la sosta posta sopra a dei ciuffi d'erba.
L4: V+ 35m (1 fix, sosta 2 fix di “Gioià nell'anima”)
Traversare a sinistra in direzione del fix per poi procedere senza percorso obbligato verso la sosta di “Gioià nell'anima”, ben visibile già dalla S3.
L5: 6a+ 50m (2 fix, sosta 1 fix + friend)
Traversare a sinistra per una decina di metri per poi salire dritti, inizialmente lungo placche e lame bianche e successivamente lungo lame scure, tenendosi a sinistra delle toppe d’erba.
L6: 6c e A1 (7b?) 50m (5 fix, 1 chiodo e 1 nut, sosta 2 fix)
Salire le fessure sopra la sosta e proseguire lungo lo spigolo, tendendo leggermente a destra, sino ad arrivare alla base della placca rossa. Traversare quindi a destra verso il primo fix e proseguire prima in placca e successivamente a cavallo dello spigolo, riportandosi poi in placca e proseguendo verticalmente fino alla sosta.
L7: V+ 45m (sosta 1 fix + spuntone)
Aggirare lo spigolo sulla sinistra e salire verticalmente lungo &nb Discesa
Dal termine della via effettuare una calata da 25m verso destra (faccia a monte) per reperire le calate della via “Gioià nell’Anima”. Scendere quindi lungo quest’ultima. Materiale
NDA, corda da 70m, 8 rinvii, fettucce per allungare le protezioni, una serie di friend fino al 3 (misure BD) + microfriend, una serie di nut + micronut.
Percorrere la Val Camonica sino all’abitato di Cedegolo da dove si sale verso il paese di Valle. Superatolo si prosegue verso la località Rasega, imboccando la carrozzabile asfaltata che conduce a Malga Lincino (possibilità di parcheggio nei pressi della partenza della teleferica). Accesso
Prendere il ripido sentiero che porta all’imbocco della Val Adamè e al Rif. Lissone e proseguire lungo il fondovalle arrivando al Rif. Baita Adamè. Da qui seguire il sentiero che conduce al bivio per il Passo Poia e, imboccatolo, salire sino a superare un tratto attrezzato con catene nei pressi di un canalone. Al termine del tratto attrezzato il sentiero compie una curva a sinistra, abbandonarlo e prendere una traccia sulla destra (ometti) che porta in direzione del Corno Gioià. Seguire quindi gli ometti rimanendo per quanto possibile fuori dalle gande (non prendere quota) sino al primo canale. Superatolo si prosegue per traccia di sentiero, con qualche saliscendi, sino al secondo canale (ultimo punto dove possibile reperire acqua). Oltrepassatolo, salire per tracce prative e gande in direzione della base della parete (3h30’/4h dal parcheggio di Malga Lincino). PS: Possibilità di bivaccare alla base della parete abbastanza comodamente sotto ad un evidente grosso masso che forma una sorta di tettoia.
ATTACCO: La via attacca circa 40m a destra del grande canale che divide l'Anticima dal Corno vero e proprio (15 metri a destra di “Gioià nell'anima”), appena a sinistra di una chiazza bianca lasciata da un evidente distacco. Itinerario
L1: IV+ 25m (sosta 1 fix + friend)
Salire la placca iniziale e il successivo diedrino sino al primo fix.
L2: 6a 45m (3 fix, sosta 1 fix + chiodo)
Salire in placca ricercando i punti deboli in direzione del diedrino appena accennato. Proseguire ora per lama e placca senza percorso obbligato fino ad incontrare un tettino che si aggira alla sua sinistra. Traversare quindi leggermente a destra per poi salire dritti alla sosta sotto i tetti.
L3: 6b 50m (3 fix e 1 chiodo, sosta 2 fix)
Traversare a sinistra per accedere al diedro sovrastante. Risalirlo, tendendo poi a sinistra, fino a raggiungere la sosta posta sopra a dei ciuffi d'erba.
L4: V+ 35m (1 fix, sosta 2 fix di “Gioià nell'anima”)
Traversare a sinistra in direzione del fix per poi procedere senza percorso obbligato verso la sosta di “Gioià nell'anima”, ben visibile già dalla S3.
L5: 6a+ 50m (2 fix, sosta 1 fix + friend)
Traversare a sinistra per una decina di metri per poi salire dritti, inizialmente lungo placche e lame bianche e successivamente lungo lame scure, tenendosi a sinistra delle toppe d’erba.
L6: 6c e A1 (7b?) 50m (5 fix, 1 chiodo e 1 nut, sosta 2 fix)
Salire le fessure sopra la sosta e proseguire lungo lo spigolo, tendendo leggermente a destra, sino ad arrivare alla base della placca rossa. Traversare quindi a destra verso il primo fix e proseguire prima in placca e successivamente a cavallo dello spigolo, riportandosi poi in placca e proseguendo verticalmente fino alla sosta.
L7: V+ 45m (sosta 1 fix + spuntone)
Aggirare lo spigolo sulla sinistra e salire verticalmente lungo &nb Discesa
Dal termine della via effettuare una calata da 25m verso destra (faccia a monte) per reperire le calate della via “Gioià nell’Anima”. Scendere quindi lungo quest’ultima. Materiale
NDA, corda da 70m, 8 rinvii, fettucce per allungare le protezioni, una serie di friend fino al 3 (misure BD) + microfriend, una serie di nut + micronut.
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Bellezza
Primi salitori
Matteo Castellini e Luigi Froldi il 12/09/2020 e Matteo Castellini e Jacopo Pianta il 30/09/2020
Versante
Sud/est
Lunghezza dislivello
300m
Difficoltà
6c e A1 (7b?) / RS2 / III
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