Lago di Braies - Croda del Becco - Croda del Becco
Questa bella ed interessante escursione, che coincide con l’inizio della classica traversata - dal Lago di Braies a Belluno - dell’Alta Via n. 1 delle Dolomiti, si svolge nella grande ed incontaminata area di Fanes - Sénes – Braies, uno dei più estesi Parchi naturali dell´Alto Adige.
L'itinerario - agevolmente percorribile in due giorni se si pernotta al Rifugio Biella - prende avvio dal bellissimo Lago di Braies per poi farvi ritorno dopo un lungo, quanto vario e non difficile, giro ad anello che raggiunge la sua massima quota al Rifugio Biella, ai piedi della Croda del Becco. Dopo la tappa notturna al rifugio si riscende verso le limpide acque lacustri, perenne specchio delle pareti che fanno da chiostra all'escursione, prima fra tutte quella della Croda del Becco. L'ambiente nella parte alta del percorso è quello arido e sassoso tipico dei selvaggi altopiani dolomitici, per diventare poi verde e boscoso mano a mano che ci si avvicina alla conca di Braies.
Per i più esperti, inoltre, viene proposta la facoltativa salita in vetta alla Croda del Becco lungo il classico itinerario dei primi salitori, ora attrezzato nel punto più esposto con un breve tratto di corda fissa. E il panorama di vetta ripagherà certamente quanti avranno scelto questa variante.
Da Cortina d’Ampezzo si percorre la SS n. 51 fino a Dobbiaco. Qui si prosegue a sinistra in direzione di Brunico, seguendo successivamente le indicazioni per il Lago di Braies.
Itinerario1° giorno
Dal Lago di Bràies (quota 1.489 m, ci si incammina lungo la strada che porta all’estremità meridionale del Lago, per proseguire poi per una mulattiera (segnavia n. 1) che risale la conca baranciosa dominata, ad ovest, dalla Croda del Becco. Al termine della conca, tra due rocce, si addentra uno stretto valloncello detto ‘Buco del Giovo’ (2.034 m, h 2). A questo punto il nostro percorso prosegue ancora per il sentiero n. 1 che dall’alto offre uno scorcio sul piccolo laghetto del Giovo (2.026 m).
Giunti sotto un muro semicircolare, si supera un gradone roccioso e si accede nel ‘Forno’, lo stretto corridoi tra il Pizzo Forno ed il Monte Muro. Si prosegue ancora tra grandi blocchi di roccia e, in alto, con percorso a zig - zag, si sale alla Forcella Sora Forno (2.388 m, h 1,45 dal Buco del Giovo; 3,45 ore circa dalla partenza). Dal qui, in pochi minuti di discesa, si arriva al Rifugio Biella alla Croda del Becco (2.327 m, 15 minuti circa dalla Forcella Sora Forno; 4 ore circa dalla partenza), dove si fa tappa per la notte.
2° giorno
Dal Rifugio Biella si scende in direzione sud - ovest lungo la mulattiera con segnavia n. 6 fino a quota 2.260 m; qui si segue il sentiero che procede verso ovest aggirando i ‘lastroni occidentali’ della Croda del Becco. Mantenendosi sempre al limite settentrionale della Alpe di Sénes, si raggiunge quota 2.247 m, da dove un sassoso sentiero (segnavia n. 23) conduce, in direzione nord, alla Forcella Riodalato (2.331 m, 1,30 ore circa dal Rifugio Biella).
Il sentiero n. 23 scende ora rapidamente per la Valle Riodalato: dapprima con strette serpentine supera sulla sinistra una barra rocciosa, poi proseguendo diritto fino ad un promontorio barancioso percorre l’ampio Cadin di Sénnes, delimitato dai paretoni della Cima Cadin di Sénes e dalla propaggine del Col de Ricegon.
Traversato il ruscello in corrispondenza di una radura, sotto le caratteristiche lastronate spioventi delle Punte Riodalato, si scende la Valle Riodalato mantenendosi sempre in un fitto bosco sulla sinistra idrografica.
Raggiunta l’Alpe Foresta (1.590 m), dove si trova una bella malga, il sentiero n. 23 confluisce nella mulattiera (segnavia n. 19): seguendo quest’ultima si raggiunge il Lago di Braies (1.489 m, 2 - 2,30 ore circa dalla Forcella Riodalato; 3,30 - 4 ore circa dal Rifugio Biella).
Normale da escursionismo
NoteRifugio Biella (Seekofelhütte)
Cartografia1:25.000, Tabacco, Foglio 31 ‘Dolomiti di Bràies – Marebbe’; 1:25.000, Kompass, Foglio 637 ‘Alta Pusteria’.
DifficoltàEscursione con tratti per escursionisti esperti.