Francesco Cappellari, Ghiaccio Verticale, Idea Montagna
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Daniel Ladurner su 'La zozza' a Bletterbach
A. Lattner
Bellezza
Autore scheda
Francesco Cappellari, Ghiaccio Verticale, Idea Montagna
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
60m
Quota
1800m
Difficoltà
III 5

Percorso



Formazione costante e difficoltà contenute fanno di La zozza sicuramente la cascata più ripetuta di Gorz. Il colore della cascata, nonché dei vestiti dei ghiacciatori dopo averla salita, rendono bene il significato del suo nome. A volte si forma il ramo sinistro (come nella foto) con difficoltà WI5+.

Soprattutto nelle giornate meno fredde, è bene non sostare sotto ai vari festoni di ghiaccio. Quando queste vengono colpite dal sole, anche per effetto del colore della roccia, sono soggette a crolli importanti. Anche il pericolo valanghe non è da sottovalutare dopo abbondanti nevicate.

Accesso generale

Il modo più comodo per arrivare a Bletterbach avviene attraverso l’Autostrada del Brennero con uscita Egna-Ora. Percorsa per breve tratto la SS12 verso nord, si svolta a destra per la SS48 con direzione Cavalese e la Val di Fiemme. Dopo il paese di Montagna e la zona artigianale di Kalditsch si stacca a sinistra la SP72, con direzione Aldino e il Geoparc Bletterbach. Si continuano a seguire le chiare indicazioni fino a un grande parcheggio.

Accesso

Dal parcheggio del Geoparc Bletterbach si prende la stradina verso est, con indicazioni Gorzsteig-Geoweg, che rimane a nord e in quota sopra la gola. Ignorando i vari bivi che invitano a scendervi, alla fine la stradina diventa un sentiero che in breve porta in fondo alle gole. Seguendo le chiare indicazioni, si prosegue fino a scorgere l’anfiteatro di Gorz.

Itinerario

L1: Si sale la placca fino a sostare nella grotta tra le due colate alte (30 m, WI4, SS).
L2: Portarsi a destra e affrontare il bel candelone (30 m, WI5, SS).

Discesa

Con due corde doppie da soste a spit.

Note

Gorz è il settore più spettacolare di Bletterbach. È anche quello che chiude la lunga gola, e la sovrasta, come a testimoniare la supremazia sulle cascate del canyon in basso. Nella parte superiore, dopo il Butterloch, infatti, la gola si allarga ulteriormente per andare a sfociare in un largo muro rosso e giallo, composto geologicamente da rocce che si sfaldano, rendendo le cascate composte a volte di colori sgargianti, a volte cupi, quasi a impaurire l’arrampicatore. Arrampicare a Gorz è, da molti punti di vista, un must dell’ice-climbing, sia per le difficoltà, alte ovunque, sia per la meraviglia di un ambiente impareggiabile. Provare per credere. Il muro è costituito da una serie di fasce strapiombanti che generano lunghe e verticali colonne. La loro formazione però non è costante negli anni. A seconda di come l’acqua cola, si possono trovare free-standing mai visti prima, come pure cascate ben gonfie un anno, la stagione successiva possono essere inesistenti. È anche questa la magia di Gorz: un mondo mai uguale che riserva sempre stupore.

Data pubblicazione: 27/12/2024

Cartografia

Ghiaccio Verticale Vol. 2 (4a ed.). Prealpi Venete, Dolomiti del Trentino e dell’Alto Adige di Francesco Cappellari, Idea Montagna 2024






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Autore scheda
Francesco Cappellari, Ghiaccio Verticale, Idea Montagna
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
60m
Quota
1800m
Difficoltà
III 5

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