La Sostanza dei Sogni - Isola di Marettimo
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La Sostanza dei Sogni: Isola di Marettimo, Isole Egadi
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Filip Babicz, Marco Benedetto 04/2019. Prima libera: Babicz, Benedetto 17/04/2019
Autore scheda
Filip Babicz
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
220m
Difficoltà
IX UIAA (VIII+ obbl.) RS3
Il complesso montuoso meglio conosciuto come “Dolomiti del Mediterraneo”, si trova sull’isola di Marettimo, gioiello delle Isole Egadi (TP). Si estende per 3km della costa occidentale, più precisamente dalla Cala Bianca a nord fino la Punta Libeccio a sud. Si tratta del gruppo di pareti più remoto d’Italia: soli 131km di mare lo separano dall’litorale Tunisino.
La nuova via è la prima proposta alpinistica dell’isola di stampo moderno. Si svolge sulla parete ovest della Bonagia (317m s.l.m.), una delle vette più prominenti dell’intero gruppo. La cima, vista dalla terraferma, dai pressi di Cala Bianca, assume un profilo di tre gobbe poco pronunciate. Osservata dal mare invece, la sua forma inconfondibile di enorme e slanciato triangolo di roccia giallastra, colpisce subito lo sguardo.
La via è stata aperta dal basso dopo aver posizionato le soste in calata dalla vetta da Filip Babicz e Marco Benedetto dal 8 al 15 Aprile 2019. Si sviluppa su roccia perlopiù di buona qualità, in alcuni tratti eccellente (da sottolineare un passaggio su estetica stalattite!). Le difficoltà e l’aspetto della proteggibilità non sono da sottovalutare, il contesto è un ambiente unico immerso in un panorama mozzafiato con veduta aerea sul mare. Un sincerissimo invito: preso atto del livello di ingaggio richiesto, il potenziale ripetitore rimarrà di certo incantato da questo angolo selvaggio del Mediterraneo di rarissima bellezza!
La nuova via è la prima proposta alpinistica dell’isola di stampo moderno. Si svolge sulla parete ovest della Bonagia (317m s.l.m.), una delle vette più prominenti dell’intero gruppo. La cima, vista dalla terraferma, dai pressi di Cala Bianca, assume un profilo di tre gobbe poco pronunciate. Osservata dal mare invece, la sua forma inconfondibile di enorme e slanciato triangolo di roccia giallastra, colpisce subito lo sguardo.
La via è stata aperta dal basso dopo aver posizionato le soste in calata dalla vetta da Filip Babicz e Marco Benedetto dal 8 al 15 Aprile 2019. Si sviluppa su roccia perlopiù di buona qualità, in alcuni tratti eccellente (da sottolineare un passaggio su estetica stalattite!). Le difficoltà e l’aspetto della proteggibilità non sono da sottovalutare, il contesto è un ambiente unico immerso in un panorama mozzafiato con veduta aerea sul mare. Un sincerissimo invito: preso atto del livello di ingaggio richiesto, il potenziale ripetitore rimarrà di certo incantato da questo angolo selvaggio del Mediterraneo di rarissima bellezza!
Accesso generale
opzione 1°: altamente CONSIGLIATA se le condizioni del mare lo consentono. Dal paese di Marettimo recarsi per mezzo di un’imbarcazione alla caletta situata a N della Grotta Perciata (400m a S di Cala Bianca) 30’ di tragitto ca. Da qui si prosegue a piedi in salita in direzione S, aggirando le pareti sfruttando un sistema di cenge. Appena superato lo spigolo W della Bonagia ci si trova di fronte, faccia a faccia, con la nostra parete. Da qui risalire il ripido pendio detritico, poi passando per una cengetta tenere la destra per superare lo zoccolo, una volta toccata la parete vera e propria ridiscendere leggermente verso sinistra fino all’attacco della via. 20’ dal punto di attracco.
opzione 2°: SCONSIGLIATA, ma in caso di mare mosso risulta l’unica soluzione possibile. Dal paese prendere il sentiero verso N, per Cala Bianca. Percorrerlo interamente (fino allo scollinamento della cresta in prossimità della Punta Mugnone). 1.30/2h ca. Da qui inizia il cosiddetto Barranchi Trek. Inizialmente si tratta di attraversare diverse crestine appena pronunciate utilizzando delle tracce poco evidenti che guadagnano dolcemente quota. Dopo 700m il pendio è interrotto da un enorme fossone che scende da Capo Bianco (una vetta della cresta principale dell’isola). Da qui (ca.150 m s.l.m.) ci si alza per una cinquantina di metri su delle tracce poco evidenti fino ad una cengia che permette di aggirare una paretina e di conseguenza scendere verso il fondo del canalone. Appena dietro l'angolo infatti, dopo una breve discesa in costa si arriva ad un bivio: diritto prosegue la traccia verso la vetta che utilizzeremo poi per la discesa, a destra giù per il canale scende la nostra traccia. Proseguire in discesa quasi fino al mare (ca.30 m s.l.m), al punto dove vi sarà possibile aggirare lo spigolo W della Bonagia. Da qui il percorso è il medesimo riportato nell’opzione 1. Da Cala Bianca fino alla base parete 1h ca. Da sottolineare che la rete mobile come anche l’acqua potabile sono assenti da poco dopo il paese.
attacco: ad altitudine 114m s.l.m. in corrispondenza di un enorme masso bianco situato alla base della parete in linea perpendicolare della vetta, visibile già in lontananza. GPS: 37°59’02”N 12°02’15”E Discesa
Dalla vetta proseguire per la cresta sommitale superando la punta più alta della Bonagia (333m s.l.m.) fino alla larga sella retrostante. Da qui deviare a sinistra e per tracce in mezzo ai cespugli (scomodo) ridiscendere fino al bivio (ca.180 m s.l.m), dove ci si ricongiunge al percorso descritto per l’avvicinamento. Dalla vetta fino al bivio 20’ ca. Materiale
serie di friend doppia dal 000 fino al 3 (misure BD) + un 4 necessario per l’ultimo tiro; 15 rinvii di cui alcuni allungabili; due corde tassativamente da 60 metri; casco e normale dotazione alpinistica Note
Tutte le soste sono composte da 2 spit 10mm in materiale INOX A4, ad alta resistenza agli agenti corrosivi. Le soste S3, S4, S5 e S6 dispongono di maillon rapide di calata. Attenzione alla doppia da S3 lunga 57 metri di cui 50 sono nel vuoto senza contatto con la parete, le corde da 60 metri sono obbligatorie!!! Oltre alle soste sono presenti 7 spit lungo la via, utili all’individuazione del percorso.
Punti d’appoggio: per tutte le informazioni riguardanti la logistica, il soggiorno, pernotto e trasporto via mare contattare: Infopoint Marettimo Il Corallo (Mario Poma) al numero 340 53 000 30.
opzione 1°: altamente CONSIGLIATA se le condizioni del mare lo consentono. Dal paese di Marettimo recarsi per mezzo di un’imbarcazione alla caletta situata a N della Grotta Perciata (400m a S di Cala Bianca) 30’ di tragitto ca. Da qui si prosegue a piedi in salita in direzione S, aggirando le pareti sfruttando un sistema di cenge. Appena superato lo spigolo W della Bonagia ci si trova di fronte, faccia a faccia, con la nostra parete. Da qui risalire il ripido pendio detritico, poi passando per una cengetta tenere la destra per superare lo zoccolo, una volta toccata la parete vera e propria ridiscendere leggermente verso sinistra fino all’attacco della via. 20’ dal punto di attracco.
opzione 2°: SCONSIGLIATA, ma in caso di mare mosso risulta l’unica soluzione possibile. Dal paese prendere il sentiero verso N, per Cala Bianca. Percorrerlo interamente (fino allo scollinamento della cresta in prossimità della Punta Mugnone). 1.30/2h ca. Da qui inizia il cosiddetto Barranchi Trek. Inizialmente si tratta di attraversare diverse crestine appena pronunciate utilizzando delle tracce poco evidenti che guadagnano dolcemente quota. Dopo 700m il pendio è interrotto da un enorme fossone che scende da Capo Bianco (una vetta della cresta principale dell’isola). Da qui (ca.150 m s.l.m.) ci si alza per una cinquantina di metri su delle tracce poco evidenti fino ad una cengia che permette di aggirare una paretina e di conseguenza scendere verso il fondo del canalone. Appena dietro l'angolo infatti, dopo una breve discesa in costa si arriva ad un bivio: diritto prosegue la traccia verso la vetta che utilizzeremo poi per la discesa, a destra giù per il canale scende la nostra traccia. Proseguire in discesa quasi fino al mare (ca.30 m s.l.m), al punto dove vi sarà possibile aggirare lo spigolo W della Bonagia. Da qui il percorso è il medesimo riportato nell’opzione 1. Da Cala Bianca fino alla base parete 1h ca. Da sottolineare che la rete mobile come anche l’acqua potabile sono assenti da poco dopo il paese.
attacco: ad altitudine 114m s.l.m. in corrispondenza di un enorme masso bianco situato alla base della parete in linea perpendicolare della vetta, visibile già in lontananza. GPS: 37°59’02”N 12°02’15”E Discesa
Dalla vetta proseguire per la cresta sommitale superando la punta più alta della Bonagia (333m s.l.m.) fino alla larga sella retrostante. Da qui deviare a sinistra e per tracce in mezzo ai cespugli (scomodo) ridiscendere fino al bivio (ca.180 m s.l.m), dove ci si ricongiunge al percorso descritto per l’avvicinamento. Dalla vetta fino al bivio 20’ ca. Materiale
serie di friend doppia dal 000 fino al 3 (misure BD) + un 4 necessario per l’ultimo tiro; 15 rinvii di cui alcuni allungabili; due corde tassativamente da 60 metri; casco e normale dotazione alpinistica Note
Tutte le soste sono composte da 2 spit 10mm in materiale INOX A4, ad alta resistenza agli agenti corrosivi. Le soste S3, S4, S5 e S6 dispongono di maillon rapide di calata. Attenzione alla doppia da S3 lunga 57 metri di cui 50 sono nel vuoto senza contatto con la parete, le corde da 60 metri sono obbligatorie!!! Oltre alle soste sono presenti 7 spit lungo la via, utili all’individuazione del percorso.
Punti d’appoggio: per tutte le informazioni riguardanti la logistica, il soggiorno, pernotto e trasporto via mare contattare: Infopoint Marettimo Il Corallo (Mario Poma) al numero 340 53 000 30.
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Bellezza
Primi salitori
Filip Babicz, Marco Benedetto 04/2019. Prima libera: Babicz, Benedetto 17/04/2019
Autore scheda
Filip Babicz
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
220m
Difficoltà
IX UIAA (VIII+ obbl.) RS3
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