La misura del tempo - Monte Pubel - Croce di San Francesco
Via totalmente attrezzata a spit da 10 e qualche chiodo normale; predisposta dalla sosta 6 anche per eventuali calate in doppia (la prima da 60 metri nel vuoto e la seconda da 50 metri).
L’itinerario è stato ripulito ma comunque richiede attenzione ancora per qualche tratto instabile e richiede una certa capacità alpinistica. Roccia nel complesso da buona a ottima.
Solare pilastro ben visibile percorrendo la statale della Valsugana SP47 da Bassano a Trento già in prossimità dell’abitato di Solagna e ben distinguibile salendo per la strada che sale da Valstagna a Foza.
Il pilastro è posizionato sulla destra della parete del sole nascente diviso da questa, sulla sinistra, da una rampa-canale percorsa dal sentiero di accesso alle vie della suddetta bastionata.
Sulla destra del pilastro si snoda invece il sentiero attrezzato PDZ (Pierino della Zuanna) che dal fondo della valle parte dal tornante 2 della strada Valstagna-Foza in località Lebo sale alla sommità del Pubel.
Il pilastro è denominato "del Generale" in riferimento alla panchina posta sulla sommità (dove arrivano la via ed anche il sentiero PDZ) denominata appunto "Panchina del Generale", posto panoramico superbo e ideale per sosta relax alla fine della via.
Accesso
Vi sono due possibilità di accesso ugualmente convenienti e per entrambe si deve prevedere la percorrenza del tratto attrezzato o in salita o in discesa, tratto peraltro breve e facilmente percorribile per un arrampicatore.
La prima opzione prevede lo stesso accesso per l aParete del sole nascente.
In discesa dalla cima del Pubel o Croce di San Francesco (raggiungibile da Foza) raggiungere in breve, seguendo il sentiero PDZ a ritroso, la "panchina del Generale".
Si imbocca s sinistra (faccia a valle) il sentiero attrezzato PDZ che si percorre in discesa(prestare attenzione, un centinaio di metri di dislivello attrezzati ottimamente).
La ferrata diventa sentiero che dopo diverse comode svolte perviene alla galleria a quota m. 812 (eventualmente da visitare con pila frontale).
Seguire il sentiero per un centinaio di metri discendente in leggera pendenza fino alla prima svolta a sinistr a(siamo ormai sotto il settore destro del pilastro).
Uscire dal sentiero e percorrere orizzontalmente una zona erboso-boscosa terrazzata (varie opere di contenimento della guerra)e arrivare alla base della via su un comodo ripiano con un grosso tasso (tabella alla base).Circa 30 minuti dall’auto.
La seconda opzione prevede la partenza dal ventesimo tornante della strada di Foza.
Posto ridotto per massimo 2 auto.
Se non vi fosse posto, circa 500 metri prima del ventesimo tornante sulla destra vi è uno spiazzo più grande. Dal parcheggio non imboccare la traccia che scende subito ripida ma imboccare una evidente traccia orizzontale che si segue facilmente per una decina di minuti. Quando questa traccia inizia decisamente a scendere, in corrispondenza di un ometto, risalire in obliquo e leggermente pervenendo alla galleria a quota m. 812. Seguire il sentiero PDZ per un centinaio di metri discendente in leggera pendenza fino alla prima svolta a sinistra (siamo ormai sotto il settore destro del pilastro). Uscire dal sentiero e percorrere orizzontalmente una zona erboso-boscosa terrazzata (varie opere di contenimento della guerra) e arrivare alla base della via su un comodo ripiano con un grosso tasso (tabella alla base) .Circa 20 minuti dall’auto.
Itinerario
L1: Salire la fessuretta, traversare orizzontalmente a destra e risalire alla sosta (5a/6a+/5c) S1. 20 m.
L2: Direttamente per poi traversare a destra per imboccare una bella fessura che si segue uscendo a destra alla sosta (5a/5c/6a) S2.20 m.
L3: A destra per placchette oblique fino alla sosta ben visibile (5b/6a/5b). S3.20 m.
L4: Direttamente per il diedro accennato superando due successivi strapiombetti (5c/6a/6b). S4. 30 m.
L5: Sopra la sosta e poi a sinistra, quindi a destra superando un piccolo aggetto.
Direttamente in leggero obliquo a destra per placche stupende ad un espostissima sosta (5c/6b/6a/5c). S5. 35 m.
L6: Placchetta boulderosa, poi placche stratificate uscendo a sinistra su rocce più semplic (n.b. prestare attenzione al blocco sopra la sosta utilizzabile bene in appoggio per i piedi ma non in trazione) (6b/6a/6a+/5c). S6. 30 m.
L: Orizzontalmente a sinistra per saltini rocciosi (2) e poi traverso orizzontale su cengia erbosa ad un albero con cordoni e spit. S7. 20 m.
L8: Verticalmente alcuni metri su saltini erbosi(una corda fissa agevola il tratto) poi verticalmente per placchette e strapiombi alternati a tratti più semplici fino ad un gradino sotto una compattissima placca (6a+/6b/5c/6b/5a/5c). S8. 45 m.
L9: Direttamente per la difficile e bella placca uscendo a destra e dopo un ultimo gradino giungere ad un bel ballatoio (A0 o A1 /6a continui-in libera 6c+). S9 20 m.
L10: Salire gradini rocciosi intervallati da cenge roccioso erbose verticalmente (attenzione a non smuovere sassi). (5b/4a). S10. 30 m.
L11: A destra un ripido e breve saltino poi facilmente per cenge roccioso erbose (attenzione a non smuovere sassi). (5b/2). S11. 25 m.
L12: Direttamente per la placchettina ad un alberello poi decisamente verso destra ad una grossa clessidra. Verticalmente per un verticale e difficile diedrino e quindi rampetta erbosa alla sosta (5b/5c/6a). S12. 40 m.
Attenzione allo scorrimento delle corde.
L13: Direttamente per una placca ad una prima cengia poi un ulteriore risalto porta alla fine della via (4b/4c). S13.25 m.
Discesa
Discesa (anzi risalita): Dall’ultima sosta risalire per tracce e saltini rocciosi alla panchina del Generale dalla quale si affronta il ritorno all’auto in base alla scelta effettuata per l’accesso.
Note
Aperta in più riprese dal basso nel Settembre/Ottobre 2018 da Francesco Leardi, C.A.A.I. Gruppo Orientale. Per i primi 6 tiri coadiuvato da Francesco Moscato (C.A.I. Padova), Valerio Ranzato (C.A.I. Camposampiero), Denis Tonello (C.A.I. Cittadella). Dalla sosta 6 in poi con Jacopo Guderzo