Il Vecchio e il Ginepro - Precipizio di Strem
Per il transito sulla strada per la Val Bodengo è necessario munirsi di un Pass, acquistabile presso i bar Doc, San Martino e Bar La Fuss nel comune di Gordona (anche non in orario di apertura tramite sito internet con informazioni presso i bar sopra citati).
Percorrendo la SP2 in direzione Chiavenna, arrivati a Gordona oltrepassare una rotonda, proseguire fin prima di un ponte e qui svoltare a sinistra in Via degli Emigranti; proseguire lungo la strada che sale con due tornanti fra le case fino al cartello che indica l’inizio della strada consortile. Da qui si prosegue per circa 15 minuti fino alla panoramica località “Dunadiv”, da dove la strada prosegue entrando in Val Bodengo. Continuare oltrepassando alcuni abitati fino alla località Bodengo, oltrepassare un guado e proseguire su strada a tratti cementata e a tratti sterrata fin dove termina in loc. Corte Terza, caratteristico alpeggio posto proprio alla base del Precipizio di Strem. Circa 30/40 minuti da Gordona. Accesso
Risalire il prato dietro le case di Corte Terza individuando alcuni ometti in sasso all’inizio del bosco; da qui seguire un'esile traccia che sale sul costone sulla sinistra idrografica del torrente (spesso in secca) che scende dalle pareti. Giunti quasi alla fine del conoide (cartello in alto a destra su un faggio), risalire per traccia il bellissimo bosco di grossi faggi sulla destra; un tratto attrezzato con una corda fissa porta fino alla base delle Placche dell'Aquila (20 min. dall’auto). Proseguire verso sinistra fino a reperire una nuova linea di corde fisse che risale il costone a sinistra della placconata, un tratto su grossi cespugli porta ad un'altra corda ed in breve si giunge all'altezza della parete della Ragnatela. Traversare (corde fisse) la facile placconata fino alla base della parete e risalire il pendio poco a sinistra, prima su rocce rotte e poi, tenendosi a circa 100 metri dalla parete, all'interno di un bosco. Si rimonta così il costone che dà accesso ai pascoli superiori alla base della Parete di Strem. Senza traccia obbligata traversare sotto la parete fin sotto la verticale del grande pilastro di roccia gialla su cui sale la via. 1 ora e mezza dall'auto. Itinerario
Attacco: presso un piccolo avancorpo con roccia rotta sulla verticale del grande pilastro e a sinistra dei grandi tetti della via “Lotta Continua”.
L1: facile rampa appoggiata (primo spit alto all’inizio
delle difficoltà), poi placca verticale a tacche e buchi fino ad una lama;
da qui salire poco e traversare decisamente a sinistra, rimontare un
muretto, ancora a sinistra ed infine a destra alla sosta (40m 11
spit 7b) (attenzione agli attriti)
L2: dritti sopra la sosta, superare il tettino a sx e poi
verso dx a dei grossi buchi; da qui dritti fino alla sosta in comune a “Il
Pilastro degli Estremi” (45m 10 spit 6c) (utile friend 0.4 BD)
L3: su roccia super in comune alla via a fianco fino al 3°
spit; da qui continuare in diagonale verso destra superando un tettino,
quindi a sinistra e poi decisamente a destra attraversando una fascia di
roccia gialla (spit a destra oltre un diedrino). Su belle prese prima
diritti e poi verso destra fino in sosta (35m 9 spit 7a)
L4: si segue una vena lavorata per qualche metro, passo duro e
di impostazione e pancia liscia e difficile a prese svase (7c o 2 p.a.);
spostarsi a sinistra e oltrepassato il masso si prosegue fino in sosta
(25m 6 spit 7c)
L5: tiro stupendo! A sinistra ad un gradone, salire lungo una
linea di roccia lavorata rimontando una grossa pinna rocciosa fino ad un
pilastro; da qui con delicato traverso a sinistra fino ad una nuova fascia
di roccia lavorata che si segue fino in sosta (40m 10spit 7a)
L6: su placca appoggiata fino alla pianta; con arrampicata
atletica si traversa a destra uscendo dal diedro lungo una provvidenziale
lama orizzontale che porta alla sosta proprio sotto al ginepro che cresce
al centro del pilastro! (15m 2 spit 6b+)
L7: fessura, passo lungo e difficile ad una presa alta, quindi
a destra ad un grosso buco e ad una fessura; non salire ma traversare
ancora a destra con un passo difficile che porta ad un’altra stupenda
fessura di mano interamente da proteggere (20m 2 spit 7a) (necessari
friend da 0.4 a 2 BD)
L8: bella fessura a dx della sosta che porta ad un diedro dal
quale si esce a sx; ancora una breve placchetta fino alla sosta in cima al
pilastro! (30m 1 spit 6a) (necessari friend da 0.4 a 2 BD)
Discesa
Da qui si hanno tre possibilità:
1. Calarsi dalla via di salita: sconsigliabile perché
complicato e con rischio di incastrare le corde. In questo caso calarsi
fino ad S7 e da qui, rinviando gli spit, fino alla S6 di “Il Pilastro
degli Estremi” (poco più in basso della S5 di questa via).
2. Se non si vuole proseguire fino in cima la soluzione consigliabile è
quella di calarsi nel diedro sotto la S8 fino a reperire la sosta della
via a fianco (2 spit con cordino). Da qui in doppia lungo la via “Il
Pilastro degli Estremi” fino al terrazzo della sosta in comune (con mezze
corde da 60m calate da S7-S6-S3). Con altre due doppie si arriva a terra.
3. Una bella soluzione, se si ha ancora voglia di scalare, è quella di
raggiungere la cima della parete salendo parte dell’ottavo tiro della via
“Il Pilastro degli Estremi” e da qui proseguire su questa via oppure
sull'ancora impegnativa lunghezza di “Lotta Continua”. In questo caso
scendere nell’intaglio tra pilastro e parete e salire per circa 20m fino
ad una delle due soste affiancate.
Materiale
Mezze corde da 50m (meglio 60m), 12 rinvii, Friend da 0.4 a 2 BD. Friend necessari solamente in L7 e L8. Utile uno 0.4 in L2.