Il Paradiso all'improvviso - Rocca Calanna
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Il Paradiso all'improvviso: Giuseppe Barbagallo in libera sulle prime bellissime lunghezze
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Max Flaccavento & compagni 2009 - 2012. Prima libera: Prima salita in libera : Max Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 15/04/2012
Autore scheda
Max Flaccavento
Versante
Sud-Ovest
Lunghezza dislivello
180m
Quota
1054m
Difficoltà
7c
Difficoltà obbligatoria
6c
Iniziata in una calda giornata di maggio per poi essere ripresa dopo molto tempo, e solo di recente ultimato in via definitiva, questo itinerario ha mantenuto le iniziali promesse.
Una linea sicuramente di notevole interesse nel gruppo delle Rocche del Crasto, sia per la qualità della roccia, che per la bellezza della scalata che offre. Nella parte alta della via la grande esposizione di cui si gode rende la scalata impegnativa e di grande soddisfazione.
Sicuramente una salita da non perdere e che non deluderà chi vorrà ripeterla.
Una linea sicuramente di notevole interesse nel gruppo delle Rocche del Crasto, sia per la qualità della roccia, che per la bellezza della scalata che offre. Nella parte alta della via la grande esposizione di cui si gode rende la scalata impegnativa e di grande soddisfazione.
Sicuramente una salita da non perdere e che non deluderà chi vorrà ripeterla.
Accesso generale
Dall’autostrada PA-ME A 20 uscire a S.Agata di Militello, quindi proseguire per Alcara li Fusi che si raggiunge dopo 17 km circa, una volta arrivati uscire dal centro abitato e proseguire per l’eremo di S.Nicolò, superare la Pizzeria “Il Grifone”, e dopo neanche 1 km, svoltare a destra e seguire una strada sterrata dapprima in discesa, poi in salita ed asfaltata. Procedere sempre sulla strada asfaltata che con vari tornanti sale verso la contrada Cammara. Superato un gruppo di case, poco oltre la trattoria Artino, superare un bivio e lasciare la macchina presso uno slargo sulla destra che si trova proprio sotto la parete.
Accesso
Dallo slargo seguire una traccia evidente (rari bolli rossi) che con vari tornanti porta verso un evidente colletto a destra (sin. orografica) della parete. Giunti all’altezza della base della parete, traversare fino ad un grande albero cresciuto sulla parete a pochi metri da terra. Circa 20 m a sinistra dell’albero sono visibili i fix all’attacco della via (25 minuti).
Chiodo con cordone lasciato all’attacco. Itinerario
L1: Dopo aver superato alcuni difficili passi tecnici, proseguire per bella placca lavorata fino ad un punto di riposo, da qui spostarsi leggermente a sinistra e risalire una bella fessura da proteggere (chiodo lasciato) fino ad una stretta piazzola presso la quale si sosta; S1, 30 m, 6b.
L2: Spostarsi a destra e per fessure verticali salire un bel muretto, dopo un tratto esposto proseguire adesso su una sezione più semplice da proteggere fino ad un comodissimo terrazzo dove si sosta (sosta in comune con la via Homosex) ; S2, 20 m, 6a.
L3: Dopo aver risalito una facile placca fino al primo spit, salire all’interno di un camino svasato, quindi dopo aver guadagnato la sommità di un pilastrino, traversare a destra fin sotto un evidente diedro fessura.
Risalire questo fino al suo termine con bellissima scalata quasi tutta da proteggere, e infine, dopo un ultimo breve tratto in placca, raggiungere un aereo pulpito presso il quale si sosta ; S3, 40 m, 6b+.
L4: Dalla sosta salire seguendo gli spit lungo un muro sempre più verticale ed impegnativo che con passaggi tecnici di difficile lettura, conduce ad una cengia inclinata. Traversare ora a sinistra per circa cinque metri e raggiungere infine la sosta ; S4, 30 m, 7b.
L5: Traversare facilmente a sinistra lungo una cengia inclinata, quindi in verticale, e su un muro molto esposto che offre un arrampicata tecnicamente impegnativa e di continuità, raggiungere uno scomodo ed aereo punto di sosta ; S5, 30 m, 7c.
L6: Salire ancora in verticale per bella placca grigia, e in prossimità di uno spigolo, spostarsi a sinistra e risalire un tratto articolato fin quando la parete non si abbatte, quindi leggermente a sinistra fino ad un pilastrino presso il quale si sosta; S6 30 m, 6a.
N.B. Per uscire definitivamente dalla parete, prestando la dovuta attenzione, risalire verso destra i facili risalti che conducono al pianoro sommitale e dunque fuori dalle difficoltà. Discesa
O in doppia lungo la via, oppure una volta raggiunto il pianoro sommitale, dirigersi verso Sud Est e seguire una vaga traccia che passa sotto la cima di Rocca Calanna (rari bolli rossi) e che con vari tornanti, porta nuovamente al sentiero dell’avvicinamento (25 minuti). Materiale
Due mezze corde da 55 m o una corda intera da 80 m, una serie completa di friend con particolare attenzione alle misure medie e micro, 10 rinvii, alcuni kevlar, cordini per le soste e casco.
La via è stata aperta dal basso in tre tentativi abbastanza distanti tra loro. Note
Primo tentativo fatto il 02-05-2009 da M. Flaccavento e L. Emmi
Secondo tentativo fatto il 09-04-2011 da M. Flaccavento e G. Iurato
Terzo ed ultimo tentativo fatto il 01-01-2012 da M. Flaccavento e G. Barbagallo.
Prima salita in libera : M. Flaccavento in compagnia di G. Barbagallo il 15-04-2012
Dall’autostrada PA-ME A 20 uscire a S.Agata di Militello, quindi proseguire per Alcara li Fusi che si raggiunge dopo 17 km circa, una volta arrivati uscire dal centro abitato e proseguire per l’eremo di S.Nicolò, superare la Pizzeria “Il Grifone”, e dopo neanche 1 km, svoltare a destra e seguire una strada sterrata dapprima in discesa, poi in salita ed asfaltata. Procedere sempre sulla strada asfaltata che con vari tornanti sale verso la contrada Cammara. Superato un gruppo di case, poco oltre la trattoria Artino, superare un bivio e lasciare la macchina presso uno slargo sulla destra che si trova proprio sotto la parete.
Accesso
Dallo slargo seguire una traccia evidente (rari bolli rossi) che con vari tornanti porta verso un evidente colletto a destra (sin. orografica) della parete. Giunti all’altezza della base della parete, traversare fino ad un grande albero cresciuto sulla parete a pochi metri da terra. Circa 20 m a sinistra dell’albero sono visibili i fix all’attacco della via (25 minuti).
Chiodo con cordone lasciato all’attacco. Itinerario
L1: Dopo aver superato alcuni difficili passi tecnici, proseguire per bella placca lavorata fino ad un punto di riposo, da qui spostarsi leggermente a sinistra e risalire una bella fessura da proteggere (chiodo lasciato) fino ad una stretta piazzola presso la quale si sosta; S1, 30 m, 6b.
L2: Spostarsi a destra e per fessure verticali salire un bel muretto, dopo un tratto esposto proseguire adesso su una sezione più semplice da proteggere fino ad un comodissimo terrazzo dove si sosta (sosta in comune con la via Homosex) ; S2, 20 m, 6a.
L3: Dopo aver risalito una facile placca fino al primo spit, salire all’interno di un camino svasato, quindi dopo aver guadagnato la sommità di un pilastrino, traversare a destra fin sotto un evidente diedro fessura.
Risalire questo fino al suo termine con bellissima scalata quasi tutta da proteggere, e infine, dopo un ultimo breve tratto in placca, raggiungere un aereo pulpito presso il quale si sosta ; S3, 40 m, 6b+.
L4: Dalla sosta salire seguendo gli spit lungo un muro sempre più verticale ed impegnativo che con passaggi tecnici di difficile lettura, conduce ad una cengia inclinata. Traversare ora a sinistra per circa cinque metri e raggiungere infine la sosta ; S4, 30 m, 7b.
L5: Traversare facilmente a sinistra lungo una cengia inclinata, quindi in verticale, e su un muro molto esposto che offre un arrampicata tecnicamente impegnativa e di continuità, raggiungere uno scomodo ed aereo punto di sosta ; S5, 30 m, 7c.
L6: Salire ancora in verticale per bella placca grigia, e in prossimità di uno spigolo, spostarsi a sinistra e risalire un tratto articolato fin quando la parete non si abbatte, quindi leggermente a sinistra fino ad un pilastrino presso il quale si sosta; S6 30 m, 6a.
N.B. Per uscire definitivamente dalla parete, prestando la dovuta attenzione, risalire verso destra i facili risalti che conducono al pianoro sommitale e dunque fuori dalle difficoltà. Discesa
O in doppia lungo la via, oppure una volta raggiunto il pianoro sommitale, dirigersi verso Sud Est e seguire una vaga traccia che passa sotto la cima di Rocca Calanna (rari bolli rossi) e che con vari tornanti, porta nuovamente al sentiero dell’avvicinamento (25 minuti). Materiale
Due mezze corde da 55 m o una corda intera da 80 m, una serie completa di friend con particolare attenzione alle misure medie e micro, 10 rinvii, alcuni kevlar, cordini per le soste e casco.
La via è stata aperta dal basso in tre tentativi abbastanza distanti tra loro. Note
Primo tentativo fatto il 02-05-2009 da M. Flaccavento e L. Emmi
Secondo tentativo fatto il 09-04-2011 da M. Flaccavento e G. Iurato
Terzo ed ultimo tentativo fatto il 01-01-2012 da M. Flaccavento e G. Barbagallo.
Prima salita in libera : M. Flaccavento in compagnia di G. Barbagallo il 15-04-2012
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Bellezza
Primi salitori
Max Flaccavento & compagni 2009 - 2012. Prima libera: Prima salita in libera : Max Flaccavento e Giuseppe Barbagallo il 15/04/2012
Autore scheda
Max Flaccavento
Versante
Sud-Ovest
Lunghezza dislivello
180m
Quota
1054m
Difficoltà
7c
Difficoltà obbligatoria
6c
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