Giro della Croda da Lago
Impegnativo e bel percorso che scavalca, partendo dalla strada per il Passo Giau, dapprima la forcella Giau e quindi la forcella Ambrizzola, per poi scendere verso le guglie della Croda da Lago ed al Lago dell’edera. Senz’altro un gran tour, tra i più belli della zona.
Da Cortina per la SS 48; in prossimità di Pocol, a sinistra si prende la SS 638 per il Passo Giau.
AccessoDa un tornante sulla SS 638 (2025 mt.), parcheggio sulla destra.
ItinerarioDal parcheggio, in direzione Sud-Est, si può subito individuare la forcella Giau (2360m), prima meta del percorso. Di solito sono molte le tracce di sci-alpinisti che la risalgono, perciò non resta che seguirle: all'inizio in lieve salita poi nell’ultimo tratto su terreno più ripido (segnavia 436). Giunti infine alla forcella il panorama è grandioso: di fronte il Pelmo, sulla destra la Civetta, sotto l'intero altopiano di Mondeval. Costeggiando la bastionata dei "Lastoi de Formin" (sempre per segnavia 436) e puntando verso il Becco di Mezodì, si prosegue per la forcella Ambrizzola a 2277m. Un altro punto panoramico d’eccezionale bellezza con la Valle d'Ampezzo sotto ai piedi e le guglie delle Croda da Lago che svettano sopra l’omonimo Rifugio e si specchiano sul Lago dell’edera (o da Lago). Con il segnavia 434 per "Rocurto” si discende, quindi, al Rifugio Croda da Lago (aperto anche nel periodo invernale) e si costeggia il vicino Lago dell’edera lungo tutto il suo lato destro. Proseguendo per la Val Negra, ad un primo tratto quasi pianeggiante ne segue uno decisamente più ripido alla fine dei roccioni delle "Ciadenes". Affrontando quest’ultimo pendio con prudenza, si giunge al Casone di Formin (1885m). Qui occorre fare attenzione ad individuare il sentiero 437 che, sulla sinistra, supera il Rio "Ru Formin”. Potrebbero, infatti, trarre in inganno le tracce degli sciatori che puntano più a nord verso Pezziè de Parù. Il nostro sentiero, invece, si snoda più a ovest e, in leggera discesa, raggiunge il ponte di Rocurto e quindi la strada del Passo Giau.
DiscesaDal Ponte di Rocurto, dove all’andata si sarà lasciata una seconda macchina, si rientra al parcheggio di partenza risalendo la SS 638.
MaterialeNormale dotazione escursionistica da neve; ciaspes, bastoncini, ramponcini leggeri. Vista la lunghezza del percorso si consiglia di portare con sè molte bevande.
DifficoltàDa effettuare solo con manto nevoso assestato.