Diedro Ovest (Da Roit) - Punta Agordo
Bellezza
Primi salitori
Da Roit, C. Zanvettor, M. Facciotto e A. Penasa, 1941
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
280 m
Difficoltà
4+
Bella salita da effettuarsi in alternativa alle più famose vie della Torre Venezia, su roccia solitamente buona tranne nella zona della cengia mediana dove si sale su terreno facile ghiaioso.L'itinerario percorre il facile zoccolo basale, piuttosto inclinato e solitamente coperto da pietrisco, fino a raggiungere la base vera e propria del diedro. Da qui si prosegue per l’evidente diedro, spostandosi in parete aperta quando le difficoltà lo richiedono.
Accesso
Dal Paese di Listolade in Valle Agordina si imbocca la strada che sale a Capanna Trieste dove si lascia l'auto. Da qui in circa un ora si sale al Rif. Vazzoler e si prosegue in direzione del rifugio Tissi.Si aggira l'inconfondibile mole della Torre Venezia, fino a giungere ad un ampio prato erboso (Pian di Pelsa), cosparso di grossi massi.Da qui, si lascia il sentiero principale e si imbocca una traccia che si snoda tra i mughi, puntando all’evidente diedro che sorge poco a sx dell’intaglio tra Punta Agordo e la Torre Venezia (40 minuti dal rifugio). Discesa
Dalla cima aggirare la torretta sommitale fino ad una sosta su mugo da cui si effettua la prima doppia (circa 15 m, sosta con anello) che porta alla forcella che separa Punta Agordo dalla torre vicina (non proseguire in doppia con le soste sottostanti). Portarsi con breve salita sul versante Ovest e traversare per cenge fino ad un evidente passaggio che consente di tornare sul versante Est. Si scende nel canale sottostante (camino di II°) fino a traversare verso la Torre Venezia. Si entra nella gola che scende dalla Forcella di Pelsa e ci si innesta sulla discesa della Torre Venezia che scende la gola stessa ostruita più sotto da due salti superabili con 2 brevi doppie (15 m). Sotto i salti si traversa per cengia verso destra rientrando sul sentiero per il rifugio Vazzoler. Materiale
Normale dotazione alpinistica, la via ha soste completamente attrezzate, utili friends e cordini.
Dal Paese di Listolade in Valle Agordina si imbocca la strada che sale a Capanna Trieste dove si lascia l'auto. Da qui in circa un ora si sale al Rif. Vazzoler e si prosegue in direzione del rifugio Tissi.Si aggira l'inconfondibile mole della Torre Venezia, fino a giungere ad un ampio prato erboso (Pian di Pelsa), cosparso di grossi massi.Da qui, si lascia il sentiero principale e si imbocca una traccia che si snoda tra i mughi, puntando all’evidente diedro che sorge poco a sx dell’intaglio tra Punta Agordo e la Torre Venezia (40 minuti dal rifugio). Discesa
Dalla cima aggirare la torretta sommitale fino ad una sosta su mugo da cui si effettua la prima doppia (circa 15 m, sosta con anello) che porta alla forcella che separa Punta Agordo dalla torre vicina (non proseguire in doppia con le soste sottostanti). Portarsi con breve salita sul versante Ovest e traversare per cenge fino ad un evidente passaggio che consente di tornare sul versante Est. Si scende nel canale sottostante (camino di II°) fino a traversare verso la Torre Venezia. Si entra nella gola che scende dalla Forcella di Pelsa e ci si innesta sulla discesa della Torre Venezia che scende la gola stessa ostruita più sotto da due salti superabili con 2 brevi doppie (15 m). Sotto i salti si traversa per cengia verso destra rientrando sul sentiero per il rifugio Vazzoler. Materiale
Normale dotazione alpinistica, la via ha soste completamente attrezzate, utili friends e cordini.
Commenti
19/08/2005 Umberto Zausa
Se qualcuno si porta le staffe è perpaura di... perderle.Più che criticare l'uso delle staffe,criticherei il fatto di averle 'consigliate' ! Bellissimavia adatta ai corsi di roccia, avevamo però davanti due tedeschi che ci anno messo 6 ore !!! altro che staffe... Non importa, ci siamo goduti la giornata e la compagnia... chiodandoci tutte le soste !
29/07/2004 simone susan
Riscontrate le difficoltà indicate.Bella la fessura verticale con uscita a destra e lo stapiombino sul penultimo tiro. Discesa un po faticosa.Due consigli: portare cordoni da abbandono per migliorare le svariate calate e una biro da lasciare col libro di vetta.
25/09/2003 Roberto
Anche secondo me sul secondo tiro ci sta un IV°,il resto delle gradazioni le ho trovate corrispondenti alla realtà. Le soste sono tutte buone e le protezioni in via sono più che sufficenti. Buona salita
31/07/2003 Renato Sablich
Via più bella di quanto mi aspettassi. Roccia molto buona. Assolutamente da correggere la valutazione del passaggio al termine del primo tiro. Se fatto nel dietro - fessura ( dove si vede il chiodo) è sicuramente V. Stranamente, sbucati sul terrazzino bisogna poi scendere qualche metro a sin per trovare la sosta ( evidentemente serve a chi evita il passaggio in camino salendo sulla rampa a sin.
Bellezza
Primi salitori
Da Roit, C. Zanvettor, M. Facciotto e A. Penasa, 1941
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
280 m
Difficoltà
4+
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