Cima di Pratofiorito

Pinzolo è una località che da accesso all’ampia zona centro/meridionale del gruppo di Brenta, condividendola, in molti casi, con le gite provenienti dalla Val d’Agola e dalla Val d’Algone. Gli impianti di risalita del Doss del Sabion permettono di partire da una quota più elevata, ma questa comodità comporta lo “scomodo” obbligo di risalire, proprio al termine della gita, fino alle piste da sci per poter rientrare al punto di partenza. Per questo motivo si può prendere in considerazione il rientro ad una seconda autovettura preventivamente parcheggiata all’arrivo della discesa prevista.

Da Trento, seguendo le indicazioni per Madonna di Campiglio, lungo la SS 45/bis per Sarche, per poi proseguire fino a Tione sulla SS 237 ed infine, lungo la SS 239 della Val Rendena, per raggiungere Pinzolo. In periferia Nord dell'abitato, si trovano i piazzali degli impianti di risalita che portano sul Doss del Sabbion a 2100 m.

Appena superato l'abitato di Pinzolo, provenendo da Tione, si trovano, sulla destra, gli impianti di risalita che portano, con due tronconi, al Doss del Sabbion, da dove partono le piste da sci. Si segue, verso E., quella pianeggiante, proprio di fronte all’arrivo dell’impianto e quando lascia il crinale la si deve abbandonare andando dritti. Continuare a scendere lungo la dorsale E. (attenzione all’assestamento della neve), fino a giungendo al Passo Bregn de l'Ors (ampia sella fra il Doss del Sabbion e la Pala dei Mughi). Dal passo si segue, a destra, la traccia di una mulattiera fin sotto la Pala dei Mughi, per poi piegare a N. (segnaletica) e, raggiungere, con dei saliscendi, il Piano di Nardis. Si prosegue a sinistra, diagonalmente in salita, mirando ad un ripido canalino, unico passaggio per raggiungere le cenge superiori (se la traccia verso il XII Apostoli è battuta consiglio questo avvicinamento, altrimenti conviene scendere in direzione della Val d’Agola per salire più direttamente verso il canalino). Lo si affronta direttamente per poi continuare fino ad un pendio che si segue verso destra. A quota 2400 m circa, quando il pendio diviene meno ripido, si inizia ad attraversare verso il rifugio superando alcuni piccoli dossi. Dal XII Apostoli si sale dolcemente in direzione della Bocchetta di Pratofiorito (tra Cima Susat e la nostra meta, più a destra). La pendenza aumenta man mano che ci si avvicina alla forcella, da affrontare solo con nevi assestate. Raggiunta la forcella, si prosegue sulla destra, rimanendo sulla cresta che conduce fino alla vetta.

Variante: A sinistra della Bocchetta di Pratofiorito c’è la possibilità di salire Cima Susat 2893 m. La salita da questo versante è breve ma non semplice. Si deve superare una breve parete di roccia mista a neve che permette di arrivare in cresta e di raggiungere la cima. La discesa si svolge a N. O. passando per la Bocchetta dei due denti.