Cascata delle miniere

Marco Appino
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Cascata delle miniere: Umberto Bado attacca L3 della Cascata delle miniere (ph arch. M. Appino)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
ignoti, trovata in loco S1. Ripetuta da Marco Appino e Umberto Bado 05/12/2010
Autore scheda
Marco Appino
Lunghezza dislivello
250m + 150 di spostamento
Quota
1865m
Difficoltà
V/3+ - 4/R

Percorso



Una linea di rara formazione, su ghiaccio a tratti sottile; fatto che la rende abbastanza impegnativa nonostante i pochi tratti verticali. Percorrendola è possibile godere appieno dell’ ambiente selvaggio circostante. Esposta a sud, tra balze rocciose e lunghi canali, è soggetta ad un forte rischio valanghe. Da percorrere solo con innevamento scarso e molto sicuro.
Accesso generale
Da Torino imboccare la superstrada per Caselle ed all'uscita n° 3 deviare per Ceresole Reale SS 460. Proseguire su questa fino a Ceresole Reale. Oltreppassarlo e proseguendo sulla strada principale per il colle del Nivolet. Arrivati all’altezza di Chiapili Inferiore, posteggiare l’auto nei pressi dello skilift (ben visibile sulla destra orografica della valle), parcheggio. Accesso
Dal parcheggio, attraversare la strada e seguire il sentiero delle miniere. In circa 30’ si arriva nei pressi dell’ attacco della cascata. Poco visibile dalla strada. Quota 1865m Coordinate N 45°27’17’’ E 007°11’32’’ WGS 84. Itinerario

1) Attaccare la colata di sinistra per una rampa non difficile,dopo la quale si obliqua a destra pervenendo ai piedi di un risalto con ghiaccio sottile e stretto. Superarlo aiutandosi con un piede in placca, poi verso sinistra a S1 ch. e cl. 40m (tratti a 80° ghiaccio fine).
2) Affrontare il brave muretto successivo,e passere nei pressi di una nicchia caratteristica. Superarla e dirigersi all’ attacco del salto sovrastante, sostare a destra su friend. S2 30m
3) Attaccare il muro a destra e superare un piccolo strapiombo formato da alcuni cavolfiori. Dopo averlo superato spostarsi a sinistra, dove il ghiaccio è più abbondante, e superare la placca ghiacciata sovrastante. Uscire nel canale e reperire la sosta su masso a destra. S3 45m (5m a 90° poi più facile, ghiaccio sottile).
4) Superare il salto successivo senza incontrare particolari difficoltà, qualche tratto con ghiaccio fine.
ATTENZIONE!! Fare sosta prima di uscire dal salto, altrimenti ci si ritrova nel canale senza possibilità di ancoraggio. Prevedere l’utilizzo di un t-bloc. S4 35m
5) Proseguire sui pendii sovrastanti, spostandosi dall’asse del canale. Verso sinistra 100m circa per reperire un bel salto che pare verticale e che termina in una goulotte. Giunti alla base del salto superarlo, spostandosi a destra terminate le maggiori difficoltà sosta su nut o chiodi. S5 45m (10m 90° poi più facile).
6) Da qui proseguire su placca ghiacciata (ghiaccio abbondante), percorrendo un tratto di canale pervenire alla base della goulottina terminale 15m 70° S6 60m

Discesa
Consigliata a piedi verso ovest, reperire il sentiero Videsot, lungo il quale si scende a Chiapili Superiore e lungo la strada a Chiapili Inferiore. Materiale
Normale dotazione da cascata, utile qualche vite corta.
Necessari una serie di ftriend dal  0.4 al 1 BD, una scelta di nut e qualche chiodo.
Cordoni da abbandono nel caso le valanghe abbiano ripulito del materiale in loco.




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Primi salitori
ignoti, trovata in loco S1. Ripetuta da Marco Appino e Umberto Bado 05/12/2010
Autore scheda
Marco Appino
Lunghezza dislivello
250m + 150 di spostamento
Quota
1865m
Difficoltà
V/3+ - 4/R

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