Camino del pesce d'aprile - Torre Grigia del Brento
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Camino del pesce d'aprile
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Walter Polidori, Alessandro Pelanda, Alessandro Ceriani 25-03-17 i primi tre tiri. Walter Polidori, Alessandro Pelanda 01-04-17 termine della via.
Autore scheda
Walter Polidori
Versante
SE
Lunghezza dislivello
110m
Quota
1500m
Difficoltà
VI+/A1
Periodo
fattibile tutto l’anno, ma in estate fa troppo caldo e in inverno occorre evitare le giornate fredde.
Via dalla linea molto estetica, che sale all’Anticima sud, costituita da una bellissima torre. Alcuni tiri sono veramente meritevoli. La roccia presenta dei tratti friabili a cui fare attenzione e alcune zone con erba. Lunghi tratti da proteggere con friend. La roccia risulta difficile da chiodare e alcuni chiodi potrebbero essere poco affidabili.
Accesso generale
Attacco: salire il tratto erboso ed arrivare ad un grosso albero con cordone.
Serie di friend fino al numero 6 BD, raddoppiando le misure da 0,75 a 4. Martello e chiodi non indispensabili, ma potrebbero tornare utili per eventuali emergente. Soste attrezzate con due fix da 8mm, nei tiri poche protezioni: solo tre fix da 8mm e qualche chiodo. Note
Cartografia
Riferimenti bibliografici: nessuno.
Autostrada Mi-VE , a VR prendere per il Brennero e poi uscire a Rovereto sud. Seguire per Mori- Arco di Trento, fino al paese di Arco.
In alternativa si può arrivare anche dalla strada Gardesana Ovest che porta a Riva del Garda e da lì ad Arco. Provenendo dalla zona di Trento, si utilizza la strada che collega Trento alla Valle del Sarca.
Ad Arco individuare la strada che sale verso San Giovanni al Monte. Si segue lungamente la strada e quando si arriva al cartello di San Giovanni, non superarlo, ma entrare nella prima stradina a destra poco prima del cartello. Seguire brevemente la stradina, che costeggia delle villette, fino ad uno slargo a destra dove si parcheggia. Altitudine: 1050m.
AccessoContinuare per la stradina, che poi si sdoppia. Seguire la strada che sale a sinistra. Si arriva ad una stanga che sbarra la strada e la si supera. Ora si tratta di una strada forestale, da continuare a seguire. Ad un tornante che piega a sinistra non andare dritto per una traccia, ma seguire ancora la strada, fino ad un altro tornante che piega a sinistra dove si procede dritto per tracce (piccolo ometto sul bordo destro).
La traccia sale in traverso, per poi continuare in piano ed infine scendere verso la Torre, ormai molto evidente. Prima di arrivare alla sua base, salire per pendio ripido prima di un avancorpo, e poi verso destra. Arrivati contro la parete seguirla a sinistra ancora per pendio ripido, puntando ad un tratto erboso a destra delle prime placche di sinistra. Altitudine circa 1350m. Tempo: circa 40’.
ItinerarioAttacco: salire il tratto erboso ed arrivare ad un grosso albero con cordone.
L1: salire per gradini erbosi e piccoli salti, puntando all’evidente diedro-camino formato dal grande avancorpo appoggiato alla parete principale. Si sale inizialmente con tratti erbosi e poi con roccia sempre migliore, dove ci si protegge con friend. Ultimi metri delicati; sosta su due fix sotto uno strapiombo formato da una grossa lama (25m, V+);
L2: salire verso lo strapiombo ed uscirne a destra per una grossa fessura formata dalla lama. Si continua fino al suo termine, poi a sinistra per salire dritti per tratto delicato con roccette erbose e friabili, arrivando ad un albero (possibile sosta intermedia qui). Proseguire ancora prima per grossa fessurona (utile friend n°6, a sinistra un chiodo non molto affidabile) e poi per roccette più facili, arrivando infine al pulpito formato dal grande avancorpo. Sosta su due fix, con un lungo cordone per la doppia. Attenzione al grosso spuntone sul pulpito, perché solo appoggiato (30m, VI+/A1);
L3: proseguire sopra la sosta per un primo tratto delicato. Visibili due driedrini, salire in quello di sinistra, che porta ad una bella fessurina con due chiodi. E’ possibile salire direttamente la fessura, oppure rinviare i chiodi e poi scendere leggermente e salire a sinistra a raggiungere un altro chiodo (conviene in questo caso rinviare le corde separatamente). Si arriva ad una piantina con cordone, quindi si sale in obliquo verso destra (due chiodi, un fix più in alto), si scende leggermente per entrare in un diedro poco evidente. Si sale per esso (chiodo con lungo cordone, uscendo su un pulpito (chiodo). Ora brevente alla sosta a sinistra su due fix (25m, VI+, tiro molto bello con roccia per lo più ottima, anche a gocce);
L4: salire leggermente a rinviare la fessura a sinistra della sosta, quindi traversare a sinistra su placca compatta (fix) e raggiungere una fessurina. Alzarsi leggermente e poi traversare a sinistra per entrare nell’evidente grosso camino finale (attenzione alla roccia). Ora si sale seguendo alcune balze erbose, proteggendosi nella fessura sul fondo (chiodo all’inizio, presenti due blocchi a cui fare attenzione). Continuare a salire faticosamente, fino a trovare un fix sulla faccia destra del camino. Qui salire brevemente e poi passare alla parete sinistra del camino, uscendo su rocce più facili ma qualche blocco da non tirare, verificare bene in uscita). Salire per roccette, fino ad entrare nella parte terminale del camino, ora appoggiato, dove si trova la sosta a fix (30m, VI+/A1).
Da qui è possibile salire brevemente, meglio assicurati, alla sommità erbosa e piatta dell’anticima, dove si trova l’ometto e, poco sotto a sinistra, la scatola con il libro di via, coperta da alcuni sassi. Proseguendo si arriva in breve sotto il salto che porta alla cima vera e propria, staccata dall’anticima, dove però la roccia è evidentemente molto friabile.
DiscesaSi effettua in doppia. Indicazioni faccia a monte.
- dall’ultima sosta doppia da 50m al pulpito del secondo tiro;
- doppia da 25m alla sosta del primo tiro, sotto la grossa lama;
- doppia fino alla base della parete.
MaterialeSerie di friend fino al numero 6 BD, raddoppiando le misure da 0,75 a 4. Martello e chiodi non indispensabili, ma potrebbero tornare utili per eventuali emergente. Soste attrezzate con due fix da 8mm, nei tiri poche protezioni: solo tre fix da 8mm e qualche chiodo. Note
Tipo di roccia: calcare/dolomia, spesso di buona qualità,ma con alcune zone friabili e tratti con erba. Presenza di alcuni blocchi instabili; da ripulire.
Tempo salita: circa 4h per l’arrampicata.
Riferimenti bibliografici: nessuno.
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Bellezza
Primi salitori
Walter Polidori, Alessandro Pelanda, Alessandro Ceriani 25-03-17 i primi tre tiri. Walter Polidori, Alessandro Pelanda 01-04-17 termine della via.
Autore scheda
Walter Polidori
Versante
SE
Lunghezza dislivello
110m
Quota
1500m
Difficoltà
VI+/A1
Periodo
fattibile tutto l’anno, ma in estate fa troppo caldo e in inverno occorre evitare le giornate fredde.
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