Luca Bridda
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La Val Rosandra dal belvedere degli Oci de Mocco'
Luca Bridda
Bellezza
Settori
Tipo roccia
La roccia è costituita da calcare, generalmente a tacche, alle volte a gocce o canne. Prevalgono le pareti verticali anche se non manca qualche accentuato strapiombo.
Corda
Corda da 60m


Trattare sommariamente un comprensorio d’arrampicata come la Val Rosandra è una faccenda complicata perché davvero molti e diversi sono i settori dedicati al free climbing, sparpagliati su un territorio di grande fascino che, tra parentesi, per i triestini rappresenta qualcosa di affettivamente importante.

In questa sede ci limiteremo a dare qualche spunto, rivolto soprattutto a quanti, arrivando qui per un week end di scalate, vorranno assaggiare 2-3 falesie particolarmente interessanti e diverse tra loro, che li portino a visitare qualche scampolo di questo territorio naturale. Per tutto quanto il resto, non posso che rimandare alla ben nota guida della Sidarta “Arrampicare senza frontiere”, dove Erik Svab ha censito ogni via con encomiabile pazienza e precisione.

La “Valle” (come i triestini semplicemente chiamano questo profondo solco carsico a ridosso della loro città) è protetta da un parco ed è la meta privilegiata delle gite domenicali. E’ attraversata dal confine tra Italia e Slovenia e rappresenta anche un po’ la memoria storica, tangibile, materiale, del grande alpinismo tra le due guerre. I settori d’arrampicata, più o meno ampi, sono immersi a macchia di leopardo in un ambiente naturale assolutamente speciale ove è bene venire anche per fare due passi, una breve passeggiata, una mini-escursione, per prendere una boccata d’aria, gustarsi un tramonto e rilassarsi. La Val Rosandra, in sintesi, non presenta una singola magnifica parete, ma è interessante se considerata nel suo complesso, come fosse un grande puzzle che perde di senso nel caso manchi anche una sola tessera…

Accesso

L’imbocco della vallata si trova in corrispondenza dell’abitato di Bagnoli (a 5km da Trieste), da dove parte un ampio sentiero che ne percorre gran parte dello sviluppo (giusto sul fondo o poco sopra la forra scavata dal torrente Rosandra) diramandosi ben presto in molte altre tracce che si spingono da ogni lato, formando un complesso reticolo. Salendo, alla nostra destra si vedono i resti di un acquedotto romano e si innalzano i pendii che portano alla cupola del Monte Carso, mentre a sinistra si scorge una lunga fascia rocciosa a mezzacosta, in più punti perforata dalle gallerie della strada sterrata della vecchia ferrovia. Proseguendo, eccoci alti sopra la cascata formata dal torrente (35m di salto) e giusto sotto il crinale che porta al Cippo Comici, innalzato in onore del grande alpinista triestino nel punto più panoramico. Ancora oltre arriviamo al paesino sperduto di Botazzo, in prossimità del confine con la Slovenia e sotto il placido Monte Stena, che protende verso sud uno sperone calcareo di quasi 150m.

Logistica

Si può piantare una tenda al Campeggio "Pian del Grisa" a Opicina (SS 202 Km 15,2 Tel. 040 213142) o al campeggio nei pressi della falesia di Osp, in Slovenia; a prezzi ragionevoli c’è anche l'Ostello Tergeste, in riva al mare, nei pressi del Castello di Miramare. Appena oltre confine non mancano le famiglie che affittano camere a prezzi intorno ai 15-20 euro/persona. Per affittacamere a Trieste e zone limitrofe vedere il sito dell’AIAT: www.triestetourism.it

Arrampicata

I settori d’arrampicata sono oltre 20, alcune centinaia le vie a disposizione, tracciate su pareti tipicamente “estive” oppure su pareti esposte a sud, ottime per le mezze stagioni e le giornate più calde dell’inverno.

Sul versante di destra orografica (quello più soleggiato) abbiamo la maggior parte dei settori: Canarini, Giardini d’Inverno, Oci de Moccò, 12 Vie, Piccola Ferrovia, La Bianca, Falchi, Falchetti, Bosco Incantato, Vergini, Parete del Casello, Stena, Montasio, Concave, Amicizie, Altari, Bedrock, Cartoonia e Pergolo. Dall’altra parte, invece, troviamo l’ombrosa fascia rocciosa del Crinale, le paretine delle Jugove, dei Castighi di Dio, della Piccola Comici e le placche appoggiate dei Formai, nei pressi dell’antica chiesa di Santa Maria in Siaris.

Nei settori qui relazionati la chiodatura è ottimale ma raccomando a tutti di portare sempre con sé, appesi all’imbrago, un cordino ed un moschettone a ghiera, per eventuali manovre di corda presso le soste ove manchi il moschettone di calata.

Note

Giardini d'inverno: settore piuttosto interessante posto sopra l'abitato di Bagnoli, qualche centinaio di metri a destra dei Canarini. Offre 13 vie tra il 3c ed il 6b+ e due vie tra il 6c+ ed il 7a. La roccia è un bel calcare giovane a tacchette o gocce. In ombra nei tardi pomeriggi estivi. Consigliata una visita.
Oci de Moccò: questo settore, a prima vista non bellissimo, offre invece qualche tiro interessante e garantisce un panorama ampio. Il livello richiesto non è mai eccessivo e si mantiene tra il grado 5 ed il grado 6.
Bedrock/Cartoonia/Pergolo: settori di scarso interesse, con corte vie facili, spesso boulderose. Si trovano sopra la strada che da S.Antonio in Bosco porta a San Lorenzo.
Dodici Vie: settore con una trentina di vie di massimo 6b+, dominato da un panoramicissimo belvedere.
Falchetti e Falchi: alta ed articolata parete (50-60m) che si trova in corrispondenza del tunnel più prossimo al settore "Piccola Ferrovia". Abbondano le vie di due tiri.
La Bianca: settore con interessanti monotiri e due vie di 2 lunghezze (di cui una è la mitica "La Bianca", appunto, che con difficoltà di 5a prima traversa in placca verso destra e poi s'infila in un camino vecchio stampo, fermandosi su un comodo ripiano erboso). Questa parete si trova in corrispondenza del secondo tunnel che s'incontra dopo la "Piccola Ferrovia" camminando lungo la strada sterrata. Consigliato.
Stena: poderosa parete a mo' di sperone, percorsa da una via lunga di 3 tiri con difficoltà massima di 5c. Altri monotiri di interesse relativo si trovano sulla destra.
Parete del Casello: micro settore con tre viette facili (4a, 4b, 3b)
Concave: settore di scarso interesse con alcune vie facili, in buona parte da attrezzare.
Amicizie: settore di medio interesse posizionato a sinistra (faccia a Valle) e più in basso del precedente, che offre una quindicina di vie tra cui ricorderei sicuramente il 5a dell'"Amicizia della Nicchia", una vietta che affronta la parete a destra di un'evidente nicchia, lungo uno sperone arrotondato, e poi obliqua verso destra superando uno strapiombetto. Facile ma bella.
Altari: settore di interesse relativo, vicino al Montasio. Poche vie e roccia discontinua ma panorama particolare.
Formai: placconata inclinata in prossimità della chiesa di Santa Maria in Siaris. La roccia è bella ma le vie (di due tiri) sono da attrezzare.
Jugove: parete con alcune vie facili, tutto sommato di scarso interesse, posto subito a valle del ben più interessante "Crinale".
Castighi di Dio e Piccola Comici: piccole falesiette, di interesse locale.
Crinale: questa è una delle falesie fondamentali per arrampicare in Valle durante l'estate. Molte vie.
Bosco incantato
Vergini: buon settore con vie toste

Bibliografia

"Arrampicare senza frontiere. Trieste - Litorale sloveno - Istria" di Sidarta Guides, 2003




Settori

Canarini
Per chi ama gli strapiombi violenti Si tratta di una grottina stupendamente concrezionata, ben visibile dal sottostante abitato di Bagnoli. Qui ci sono "canne" per tutti i gusti e strapiombi dei più accentuati, quantomeno nella parte destra della parete.
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Piccola lady 5c+
2 Che fa la vacca? 6b+
3 Prima che cada la pioggia 6a+/b
4 Sendero luminoso 6a+
5 Tanti auguri 6a+/b
6 El cugno 6a
7 Yuppidù 5c
8 Diedro bianco 5b
9 Crosato 5c+
10 Pungiclimber 6b
11 Tostapane 6a/b
12 Poche idee ma ben confuse 6b+
13 Nuvola 7c
14 Patto col Diavolo 7c+
15 La rosa dei venti 7b
16 Strapiombo dei canarini 7a+
17 Variante canarina 6c+
18 Ciro 7c+
19 Uomini Veri 6c
20 Homus proteus 6c
21 Bouldertime (solo 5m) 6a
22 Diedro dei cucadores 5a
23 Festival 5b
24 Spigolo di Bagnoli 5c+
Montasio
Arrampicata tecnica nel "cuore" della Val Rosandra Questo scoglio roccioso di 25m d’altezza che porta il nome di una delle più regali montagne delle Alpi Giulie, è l’architettura calcarea sicuramente più ammirata della valle. Il Montasio si affaccia, inve
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Strapiombi de Comici 5c/A0
2 Naso de Comici 5a/A0
3 Naso del Vecio 5a/A0
4 Senza nome 6a
5 Diedro Barisi 5c
6 Via de Berto 6a
7 Via de Comici 6b
8 Baronova 6b+
Prima salita: Jose Baron
9 Senza nome 6c
10 Traversata Fabjan 5a/b
11 Traversata alta 5b
Piccola Ferrovia
Un classico La “Piccola Ferrovia” è la falesia principale della Val Rosandra. Si tratta di una lunga striscia di roccia verticale spesse volte chiusa da tetti. I gradi sono generalmente più severi che altrove e l’arrampicata è sempre assai tecnica. Arramp
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Indian summer 7b
2 Tetto di Dumbo 7c
3 Tetto di Mauro 7b+
4 Via Baldi 5b
5 Kriptonite 6c+
6 Mercante dei sogni 7a+
7 Spit gialli ?
8 Dottor destino 8a
9 Specchio di Alessio 7c
10 L'Orecchino 7a
11 Boulder man 7c+
12 Canne d'organo 7b+
13 Bloc and wall 7b+
14 Satyricon 6b
15 L'alberetto 5a
16 Parete di Giorgio 6a
17 Diedro impestado 7a+
18 Diedro chiuso 6c
19 Senza nome 6b+
20 Diedro di Tullio 6a+
21 Via di Natale 6a
22 Diedro di Spiro 5b





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La roccia è costituita da calcare, generalmente a tacche, alle volte a gocce o canne. Prevalgono le pareti verticali anche se non manca qualche accentuato strapiombo.
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Posizione



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