Monte Brento nuova via per David Lama e Jorg Verhoeven

L’austriaco David Lama e l’olandese Jorg Verhoeven hanno realizzato la prima libera della loro "Brento Centro" 8b sul Monte Brento, Valle del Sarca
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David Lama & Jorg Verhoeven durante la prima libera di "Brento Centro" 8b sul Monte Brento, Valle del Sarca
Heiko Wilhelm

L'ultima volta che li abbiamo visti in azione assieme era nel 2008, quando nello Zillertal i due assi dell'arrampicata sportiva hanno creato la loro Desperation of the Northface, una via di più tiri di circa 800m con difficoltà fino a 7b. Bene, proprio nel 2008 i due si erano spinti più a sud, sull'enorme parete del Monte Brento nella Valle del Sarca, con l'intento di aprire anche qui una nuova via e il risultato, chiuso pochi giorni fa, si fa vedere: 600m fino all' 8b ma anche la prima via che sale in libera l'enorme tetto strapiombante dell'impressionante Monte Brento.

La via si intreccia con i capolavori Universo Giallo, Vertigine e Grande Incubo e, a proposito di quel primo tentativo del 2008, scrive Lama: "Eravamo pronti per una avventura, in questa parete senza fine segnata da roccia friabile. Ciò nonostante abbiamo sottovalutato seriamente il muro. Inizialmente lo volevamo salire in due giorni: il primo giorno siamo saliti di circa 450m e dopo aver trascorso la notte appesi ai nostri imbraghi, abbiamo continuato per altri 200m. Poi ci siamo calati ed è trascorso un po' di tempo prima del prossimo tentativo."

Il secondo tentativo è arrivato in primavera. Con due haulbag, circa 70 kili di materiale ed un portaledge in due giorni Lama e  Verhoeven hanno raggiunto il grande tetto, mentre il terzo hanno aperto "una strada" per la cima. Poi sono seguiti altri cinque giorni per provare tutte le sezioni dure prima della libera il 25 maggio. Scrive sempre Lama: "Sapevamo che tutte le sezioni erano fattibili, ma il fatto che 6 dei 28 tiri fossero sopra l'8a ci faceva sudare. Inoltre a volte si sale su terreno molto friabile, un passo falso e sei subito appeso alla corda."

Ma martedi 25 maggio tutto è andato via liscio: sveglia alle ore 03.30, partenza alle 04.00, un'ora dopo hanno già superato i 400m di zoccolo iniziale che porta alla via vera e propria. I due salgono rapidamente e i primi sette tiri portano ad una prima sezione chiave. Jorg sale da primo, gli riesce il primo tiro duro al primo colpo. Storia diversa nel tiro successivo per Lama, che cade, si fa calare in sosta, poi riparte: così l'austriaco chiude questo tiro al secondo tentativo. Poi seguono altri tiri senza intoppi per arrivare al portaledge, lasciato strategicamente ancora sotto il tetto. A questo punto i due hanno già salito 20 tiri, ma come racconta David: "Da qui in cima mancano 'soltanto' otto tiri, ma sono tiri assolutamente da non sottovalutare. La roccia è ancora più friabile di prima e le difficoltà molto alte: 8b, 8a+, 6a, 7b, 7b, 8a+, 8a+.”

Ma il 25 maggio è la loro giornata, i due salgono a comando alternato e tutto fila via liscio, persino il tratto chiave sull'ultimo tiro che Lama verifica velocemente prima dell'assalto finale. I due raggiungono la cima alle 18.45, ma siamo sicuri che torneranno: ad  aspettarli c'è anche la variante finale: un tiro che hanno già chiodato e valutato attorno a 8c+ che porta direttamente sotto il piedistallo da dove di solito si lanciano i base jumpers per uno dei più bei voli d'Europa..."





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