Trento Film Festival day 7: Silvo Karo, il Chiodo d’Oro e il convegno 9b+ femminile plurale

Giovedì 2 maggio il settimo giorno del Trento Film Festival 2024: una giornata dedicata ai protagonisti dell’alpinismo e dell’arrampicata sportiva. Durante la serata lo sloveno Silvo Karo ripercorrerà la storia delle sue spedizioni 'leggere e veloci'.
  • Nel pomeriggio è prevista la premiazione del Chiodo d’Oro. Fra gli appuntamenti il convegno '9b+ femminile plurale' e la presentazione di 'Adam the climber', vincitore della sezione Alpinismo e sport di montagna al Premio ITAS.
  • Al pomeriggio, da non perdere il dialogo fra Erri De Luca e Alberto Faustini.
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    Silvo Karo sale Wyoming Sheep Ranch su El Capitan, Yosemite, USA, nel 1993
    Silvo Karo archive

    Sarà ancora il piccolo breviario laico di Acclimatarsi alla luce a dare il via alla settima giornata del Trento Film Festival: quarantacinque minuti di suoni, silenzi e parole, in programma a partire dalle 7 presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio e pensati in collaborazione con il progetto diocesano Chieseacolori.

    Alle 10.30, negli spazi di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, appuntamento con Multifunctional Metamaterials and Metastructures: un dialogo con Giacomo Olivieri di ELEDIA (Università degli studi di Trento) sulle modalità attraverso cui poter rendere gli edifici più "intelligenti" e green in termini energetici, acustici, sismici e di connettività.

    Alle 12.15, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, il responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini e i registi ospiti al festival presenteranno i film del giorno, guidando il pubblico alla scoperta delle proiezioni, durante il tradizionale appuntamento di Cosa vedi oggi?

    Alle 16, Casa della SAT sarà teatro di un particolarissimo Story Trekking. 70 anni fa: la Casa della SAT è... della SAT è un tour guidato di Palazzo Saracini-Cresseri, pensato in occasione dell’anniversario dall'acquisto dell’edificio. Il bibliotecario accompagnerà i visitatori alla scoperta di tutte le meraviglie e i segreti di questo cinquecentesco palazzo dalle fondamente medievali. Si andrà alla scoperta delle evidenze architettoniche, ma anche delle sue decorazioni e dello straordinario patrimonio culturale legato alla montagna che in esso è conservato.

    Sempre alle 16, ma nel Salotto letterario di MontagnaLibri, la presentazione, per Destinazione... Irlanda, del libro La colonia di Audrey Magee (Bollati Boringhieri). L’autrice, in dialogo con Elena Tonezzer, racconterà al pubblico il suo ultimo lavoro: una straordinaria riflessione sulla violenza coloniale e su com’essa riesca ad insinuarsi, camuffata, anche nei rapporti più civili.

    Alle 16.30, nello spazio di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, è in programma l’incontro dal titolo La biodiversità alpina tra cambiamenti climatici e pressioni dell’uomo, con la partecipazione di Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio. Si tratta del più grande parco nazionale alpino italiano, capace di ospitare un ricchissimo mosaico di paesaggi, fauna e flora, modellato nei secoli dalla storia dell’uomo, con lo studio e la conservazione delle risorse naturali come suo primo obiettivo.

    A partire dalle 17.30, tre appuntamenti tutti dedicati all’arrampicata sportiva.

    In Aula Kessler, presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università degli studi di Trento, avrà luogo il convegno 9b+ femminile plurale. Wafaa Amer, Lucia Capovilla, Marta Manzoni, Riccarda de Eccher e Alessia Tuselli dialogheranno sulla storia dell’arrampicata femminile: le donne, nel corso degli anni, hanno dimostrato di poter competere a pari livello con il mondo maschile. Preziose, in questo senso, le testimonianze dirette dell’arrampicatrice Wafaa Amer e della climber paralimpica Lucia Capovilla.

    Negli spazi del Salotto letterario di MontagnaLibri, invece, Pietro Dal Prà presenterà il suo libro, vincitore della sezione Alpinismo e Sport di Montagna al Premio ITAS 2024. Adam the climber, edito da Versante Sud, è un’opera scritta a quattro mani che racconta il più grande arrampicatore di tutti i tempi, Adam Ondra. Uno sguardo attraverso le salite memorabili della sua carriera, capaci di svelarci cultura, gusti e modi di vivere del fuoriclasse ceco.

    Infine, nella prestigiosa cornice del Salone di rappresentanza a Palazzo Geremia, l’incontro Cordate del futuro. In quest’occasione sarà consegnato il Chiodo d'Oro, riconoscimento che da ormai vent’anni viene tradizionalmente conferito ad alpinisti e arrampicatori capaci di interpretare con le loro scalate e il proprio stile di vita i valori i fondanti della SOSAT.

    Alle 19, negli spazi del MUSE, Erri De Luca presenterà il suo libro Discorso per un amico (Feltrinelli), in dialogo con Alberto Faustini. L’evento, in collaborazione con Montura, vedrà l’autore ripercorrere le pagine commoventi della propria amicizia con l’alpinista Diego Zanesco, scomparso sulla Tofana di Rozes il 30 luglio 2023. De Luca darà così voce alle passioni comuni, ripercorrendo le parole e le pareti scalate insieme, attraverso pagine piene di gratitudine, che intendono "contraddire" l’assenza dell’amico.

    Per la rubrica Un’ora per acclimatarsi, sempre alle 19 ma in Piazza Cesare Battisti, Lavinia Laiti di APPA, Matteo Bortolini di Sant’Orsola, Loris Bonato di ITAS e Alessia Felicetti di Felicetti dialogheranno sul tema Agricoltura ed eventi estremi: come adattarsi. Gli agricoltori sono in prima linea nella lotta alla crisi climatica, come si è visto nelle recenti proteste in tutta Europa: connettere la scienza all'esperienza di chi lavora sul territorio, e trovare nuove strategie di adattamento all’innalzamento delle temperature, è quanto mai essenziale per affrontare un clima nuovo, senza lasciare indietro nessuno. In caso di maltempo, l’evento si svolgerà nel Salotto letterario di MontagnaLibri, in Piazza Duomo.

    Alle 20.30, la stessa Piazza Cesare Battisti diventerà teatro del dj set Green Vibes, suoni sostenuti e sostenibili con Radio Dolomiti.

    Alle 21, in Sala della Filarmonica, l’attesa serata alpinistica Light and fast con Silvo Karo, che racconterà al pubblico le grandi imprese sulle pareti di Fitz Roy, Cerro Torre, Torre Egger e Bhagirathi, pietre miliari nella sua carriera. Il fuoriclasse sloveno ha seguito non soltanto le tendenze dell'alpinismo d'avanguardia, ma anche una propria personale predilezione per l'arrampicata leggera e veloce.


    Highlights | Programma cinema
    Uno sguardo ai film da non perdere in questa settima giornata di Festival.

    In Concorso, segnaliamo in anteprime italiana La bête intime di Samy Pollet-Villard (Multisala Modena, Sala 3, ore 21, alla presenza del regista): storia della famiglia Marchand, che vive a ridosso delle Alpi dedicandosi da generazioni alla caccia, secondo rituali rigidamente controllati ed ispirati ad un equilibrio armonico con la natura circostante. Nella stessa proiezione, e sempre fra i film in Concorso, l’altra anteprima nazionale di Recordings of a weather camera di Bernhard Wenger, documentario in cui una telecamera meteo installata per mostrare maestosi panorami montani, si trova invece a riprendere un panorama di abomini umani, in una stazione sciistica fra le Alpi austriache.

    Per la sezione Anteprime, è in programma Xue Bao (Snow Leopard), opera postuma di Pema Tseden (Supercinema Vittoria, ore 21.30) che si configura come un’appassionante storia di convivenza fra uomini e animali. Nel film, infatti, una troupe televisiva della prefettura tibetana cinese raggiunge in alta montagna un allevatore, che ha catturato un raro esemplare di leopardo delle nevi dopo la scomparsa di nove suoi montoni. Insieme agli operatori c'è un giovane monaco, convinto di avere un legame speciale e spirituale con il mondo degli animali, in particolare con il felino. L'allevatore però non vuole sentire ragioni: per lui il leopardo deve essere abbattuto, altrimenti saranno i suoi recinti a rimetterci.

    Per la sezione Terre Alte, Ciaspolando nella storia di Lorenzo Pevarello (Supercinema Vittoria, ora 19.15), presentato in anteprima italiana, documenta come la Ciaspolada – celebre corsa, con le racchette da neve ai piedi, che dal 1973 ha luogo ogni anno in Val di Non – rappresenti non soltanto uno sport e un’opportunità per il turismo, ma anche prezioso baluardo di storia sociale, rappresentando il territorio in cui si svolge. Sempre per Terre Alte, Bergfahrt di Dominique Margot (Multisala Modena, Sala 3, ore 14.45), altra anteprima nazionale, è la denuncia di come la montagna stia chiedendo aiuto: dopo anni di turismo di massa sulle Alpi riuscirà ad aver luogo un ripensamento, seppur graduale?

    Per la sezione Orizzonti vicini, verranno proiettate in anteprima nazionale A fleeting glimpse di Mattia Dallapiccola, In apnea di Diego Tenan, Nicola Girardon e Marialuisa Waldner e Bostrico di Giovanni Bez (Multisala Modena, Sala 3, ore 16.45), alla presenza di tutti i registi. Il primo documentario è uno sguardo sulla Lagorai Mountain Race, nata dal desiderio di condividere un ricordo e, insieme, la fatica e il desiderio spingere un po’ più in là i propri limiti, consapevoli come ogni attimo vada vissuto appieno. In apnea offre invece un breve ritratto sulla vita e le vite di un piccolo paese di montagna: Ezio e Andrea devono fare i conti con un lavoro che non lascia respiro mentre cercano di vivere in un posto che sembra perfetto. Infine, Bostrico si configura come una riflessione su quei segmenti di bosco che, dopo la tempesta Vaia, non esistono più . Segnaliamo anche l’anteprima nazionale de Il ritorno del lupo di Tommaso Merighi e Niccolò Barca (Multisala Modena, Sala 3, ore 19, alla presenza dei registi), un documentario che esplora il fenomeno del ripopolamento delle Alpi ad opera di questo grande carnivoro. Si tratta apparentemente di una storia di successo, nel mezzo di quella che molti scienziati definiscono la sesta estinzione di massa. Eppure, non tutti sono d’accordo.

    Per la sezione Alp&Ism, A gift from Kei Taniguchi di Tetsuya Okamoto e Toshiko Tozawa (Supercinema Vittoria, ore 15) è un film in anteprima italiana che tratta i temi dell’amicizia e del superamento di un lutto. Sullo sfondo, il Mount Hunter, in Alaska, il 4.000 metri più difficile del Nord America, che Akihiro Oishi e Hiroki Suzuki si apprestano a scalare. Sempre per Alp&Ism e in anteprima nazionale, Deepfreeze di Yannick Boissenot (Multisala Modena, Sala 3, ore 18.45) narra il tentativo di tre giovani alpinisti francesi sulla Walker Directissime alle Grandes Jorasses, itinerario aperto nel 1986 da Patrick Gabarrou e HerveM Bouvar e mai più ripetuto. Una proiezione che fa il paio con l’altra anteprima italiana della sezione: Derrière l’exit di Adelin Benard, documentario che intende condurre lo spettatore ad esplorare il mondo del base jumping, rifiutandone però ogni spettacolarizzazione mediatica.

    Da segnalare anche le anteprime nazionali di Tales of Jan Mayen di Hugo Pettit e Eötvös Expedition di Bence KaMtai (Supercinema Vittoria, ore 17), alla presenza di entrambi i registi. Se il primo film è incentrato sulla vicenda di un equipaggio salpato verso la remota isola artica di Jan Mayen nel tentativo di ripercorrere le gesta della spedizione britannica che nel 1921 scalò il monte Beerenberg, il secondo illustra l’analogo tentativo di un gruppo di alpinisti di scalare – con la stessa attrezzatura dell’epoca – le vie aperte all’inizio del XX secolo da due sorelle ungheresi in Dolomiti.

    Infine, per la sezione Destinazione... Irlanda, verrà proiettato An Béal Bocht (The Pure Mouth) di Tom Collins (Multisala Modena, Sala 1, ore 15), adattamento animato dell’unico romanzo che Flann O’Brien scrisse in gaelico: una satira mordace sulla storia della vita di un giovane gaelo, che ripensa al proprio passato dalla prigione di Sligo.




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