Tre per tre - Monte su Mulone
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Tre per tre
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Roberto Caboi, Richard Felderer, Cristian Murgia 2017
Autore scheda
Richard Felderer
Versante
Sud
Difficoltà
6a+
Difficoltà obbligatoria
6a obbl, S2
Periodo
Inverno o giornate nuvolose. La parete è molto ben protetta, e col caldo può essere fastidioso…
Con l’arrivo del fresco, ho comprato un trapano nuovo e coi miei “compagni di merenda” ci siamo ingaggiati nell’apertura di una nuova via che definirei a posteriori “per tanti ma non per tutti”. Convinto di aver individuato un pilastro di roccia bella e molto facile, della parete di fronte alla più famosa “pedra Longa”, coinvolgo appunto Cristian e Roby nel progetto, e con un caldo anomalo, partiamo carichi per aprire questa linea. Sicuri di farla in giornata, portiamo solo trapano, spit e rinvii. Non portiamo cliff e protezioni veloci, a che servono?… Asini! Non che la via sia impossibile, anzi, è abbordabilissima, ma si è rivelata più ripida del previsto (la foto dal basso inganna), e trapanare appesi a un braccio… beh, sul verticale non è il top! Così finiamo la giornata disidratati e con 2 tiri fatti! Ma si capisce che viene una bella cosa, e questo è quello che conta. Ritorniamo all’attacco successive due volte meglio attrezzati per finire il lavoro senza diventare matti e pulire bene la roccia, che comunque era un po’ sporca e abbastanza invasa dalla vegetazione. Con un po’ di bestemmie, spine nelle dita e qualche “brutto momento”, riusciamo in tre giorni a finire il lavoro. La roccia era sanissima, ma richiedeva comunque un discreto lavoro di giardinaggio estremo. Ne è venuta fuori una via proprio bella, col “solito” panorama spaziale su Pedra Longa e il golfo, su calcare ottimo e difficoltà contenute e costanti. So che ci si loda si sbroda, però con mio sincero stupore ne è uscita una via dove la scalata è proprio divertente, la chiodatura talvolta allegra ma mai pericolosa. Diciamo che comunque è una via, (nel suo grado) che ha della personalità! Speriamo diventi una classica della zona.
Accesso generale
Dalla SS125 prendere la deviazione per Pedra Longa, superato il passo, prendere a sinistra la prima sterrata per la Cava Litografica (cartelli). Parcheggiare alla falesia Campo dei Miracoli. Accesso
Parcheggiare alla falesia Campo dei Miracoli, quindi ritornare indietro 100 mt sulla strada e scendere a sinistra lungo una ripida sterrata. Non provate a scendere con la macchina, sarebbe una pessima idea! Proseguire superando due tornanti e al terzo prendete dritto per una traccia, che, prima orizzontalmente poi in leggera discesa, porta in pochi minuti alla base della via (dall’auto 15 min). Itinerario
Calate in doppia lungo la via. Materiale
Note
Dalla SS125 prendere la deviazione per Pedra Longa, superato il passo, prendere a sinistra la prima sterrata per la Cava Litografica (cartelli). Parcheggiare alla falesia Campo dei Miracoli. Accesso
Parcheggiare alla falesia Campo dei Miracoli, quindi ritornare indietro 100 mt sulla strada e scendere a sinistra lungo una ripida sterrata. Non provate a scendere con la macchina, sarebbe una pessima idea! Proseguire superando due tornanti e al terzo prendete dritto per una traccia, che, prima orizzontalmente poi in leggera discesa, porta in pochi minuti alla base della via (dall’auto 15 min). Itinerario
La chiodatura è stata fatta dal basso, ottima a fix del 10 (Fixe 316L), ma richiede comunque un po’ di decisione nell’affrontare i passaggi.
La via si svolge su calcare ottimo su tutte le lunghezze, ad eccezione del 4° tiro, una cengia di “trasferimento”
Relazione
L1 Vincere un diedrino strapiombante (6a) quindi proseguire per placchette e muretti fino a una cengia. Seguirla a destra fino alla sosta.
L2 Salire una placchetta a destra della sosta, quindi proseguire per un bel diedro fessurato (6a+, chiodatura obbligata) ma ben appigliato fino alla sosta
L3 Puntare a destra fino al secondo spit, quindi con un movimento poco intuitivo (6a+) spostarsi a sinistra e guadagnare la facile placca sovrastante che su calcare lavoratissimo porta in sosta.
L4 Salire per balze fino a un pilastrino (4+, spit), superarlo e portarsi alla sosta sotto un olivastro.
L5 Salire leggermente verso sinistra, superate uno strapiombino ben appigliato (6a) e proseguite più facilmente fino in sosta
L6 Spostarsi leggermente a sinistra e proseguire leggermente in obliquo a sinistra per placche lavoratissime e fessurette. Vincere un passaggio magari ostico per i meno alti (6a) e proseguire a sinistra fino alla sosta, che è a sinistra del grande ginepro sommitale. Lasciato un cordone in una clessidra a indicare la direzione.
DiscesaCalate in doppia lungo la via. Materiale
La via è interamente spittata, portare 10 rinvii e 2 corde da 60
Calcolare 3-4 ore per una ripetizione
La via parte a sinistra di un monotiro chiodato da ignoti che abbiamo “scoperto” per caso, anzi, all’inizio ci siamo depressi pensando che la via fosse già stata aperta… Anche a sinistra ci sono due monotiri ancora da ultimare.
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Bellezza
Primi salitori
Roberto Caboi, Richard Felderer, Cristian Murgia 2017
Autore scheda
Richard Felderer
Versante
Sud
Difficoltà
6a+
Difficoltà obbligatoria
6a obbl, S2
Periodo
Inverno o giornate nuvolose. La parete è molto ben protetta, e col caldo può essere fastidioso…
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