Falco Bianco - Bruncu S’Arridellaxiu
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Falco Bianco: Ultimo tiro di Falco Bianco © Maurizio Oviglia
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Andrea Beretta e Paolo Barbieri, 23 agosto 1985
Autore scheda
Maurizio Oviglia
Versante
Sud Ovest
Lunghezza dislivello
210m
Difficoltà
VII- (VI obbl.)/R1+/I
Difficoltà obbligatoria
VI
Falco Bianco è una interessante via d'arrampicata, soprattutto negli ultimi due tiri. La via è da proteggere. E’ sufficiente portare una serie di friend.
Accesso generale
Seguire la SS125 da Cagliari verso Olbia sino all'Arco dell'Angelo. Al Km 43 c’è uno spiazzo grande. Al Km 43,4 uno spiazzo sulla destra per solo una macchina. Parcheggiare (se le macchine sono più di una parcheggiare al km 43). La parete è visibile di fronte in alto dall'altra parte della valle. Scavalcare il guardrail proprio in corrispondenza del parcheggio e scendere su un sentierino. Raggiunto il fiume (Rio Picocca) continuare costeggiandolo sulla sua sponda sinistra per una traccia sino ad una piccola paretina poco dopo un grande masso. In questo punto il Rio si guada agevolmente a meno di grandi piene. Ci si porta ora all’imbocco della valle che si ha di fronte. Sulla sinistra del torrentello parte un sentiero. Seguirlo per 10 minuti nella valle passando due carbonaie sino a quando passa dall'altra parte de torrente. Non attraversare il torrente ma seguire degli ometti sulla sinistra entrando subito nel bosco. Saliti venti metri si è ad una grande carbonaia tra gli alberi. Seguire gli ometti nel bosco sino alla prima pietraia che si segue sino alla fine. Un breve tratto nel bosco sempre seguendo gli ometti e si guadagna la seconda pietraia che si segue sino sotto un evidente sperone in alto a destra dello sperone principale a salti che scende più basso. 35/40 minuti dalla macchina. Accesso
L’attacco si trova sul lato sinistro dell’evidente sperone. Dal fiume lo si raggiunge salendo faticosamente nel bosco. E’ anche possibile seguire l’accesso descritto allo sperone superiore e traversare più o meno a metà della salita. Itinerario
I tiri: VI, V, V, IV, VI+, VII-
Dalla base dello sperone salire sul suo fianco sinistro sino ad individuare un evidente crollo. Attaccare alla base di esso e traversare a destra per ritornare a sinistra (roccia sporca di muschio) sulla cima di una grossa stele. Superare una breve fessura e sostare quasi sulla cengia alla base del primo salto, S1, 40m (IV, V VI). Sulla sinistra si supera un muretto aggettante, poi una breve placca in aderenza, quindi più o meno sulla cresta con minori difficoltà sino ad una pianta alla base di un diedro, S2, 40m (IV e un passo di V). Si sale nel diedro sino alla base di un evidente camino, lo si sale uscendo a sinistra (vecchio cordino) su una selletta, S3 su vecchio chiodo, 40m (V). Si traversa orizzontalmente a destra su cengetta, poi per lame alla base del diedro della cuspide terminale, S4, 20m (IV). Salire tutto il bellissimo diedro sino ad un ripiano orizzontale, alla base delle fessure finali, S5, 35m (VI+, VI obbl). Salire ora la fessura di destra ad incastro uscendo sulla destra su uno spigolo. Non salirlo ma traversare a destra ad una bella fessura che permette di guadagnare la sommità dello sperone. Sostare poco oltre, S6, 35m. Discesa
Discesa in doppia raggiungendo brevemente la cima dello sperone SW (vedi vie seguenti).
Seguire la SS125 da Cagliari verso Olbia sino all'Arco dell'Angelo. Al Km 43 c’è uno spiazzo grande. Al Km 43,4 uno spiazzo sulla destra per solo una macchina. Parcheggiare (se le macchine sono più di una parcheggiare al km 43). La parete è visibile di fronte in alto dall'altra parte della valle. Scavalcare il guardrail proprio in corrispondenza del parcheggio e scendere su un sentierino. Raggiunto il fiume (Rio Picocca) continuare costeggiandolo sulla sua sponda sinistra per una traccia sino ad una piccola paretina poco dopo un grande masso. In questo punto il Rio si guada agevolmente a meno di grandi piene. Ci si porta ora all’imbocco della valle che si ha di fronte. Sulla sinistra del torrentello parte un sentiero. Seguirlo per 10 minuti nella valle passando due carbonaie sino a quando passa dall'altra parte de torrente. Non attraversare il torrente ma seguire degli ometti sulla sinistra entrando subito nel bosco. Saliti venti metri si è ad una grande carbonaia tra gli alberi. Seguire gli ometti nel bosco sino alla prima pietraia che si segue sino alla fine. Un breve tratto nel bosco sempre seguendo gli ometti e si guadagna la seconda pietraia che si segue sino sotto un evidente sperone in alto a destra dello sperone principale a salti che scende più basso. 35/40 minuti dalla macchina. Accesso
L’attacco si trova sul lato sinistro dell’evidente sperone. Dal fiume lo si raggiunge salendo faticosamente nel bosco. E’ anche possibile seguire l’accesso descritto allo sperone superiore e traversare più o meno a metà della salita. Itinerario
I tiri: VI, V, V, IV, VI+, VII-
Dalla base dello sperone salire sul suo fianco sinistro sino ad individuare un evidente crollo. Attaccare alla base di esso e traversare a destra per ritornare a sinistra (roccia sporca di muschio) sulla cima di una grossa stele. Superare una breve fessura e sostare quasi sulla cengia alla base del primo salto, S1, 40m (IV, V VI). Sulla sinistra si supera un muretto aggettante, poi una breve placca in aderenza, quindi più o meno sulla cresta con minori difficoltà sino ad una pianta alla base di un diedro, S2, 40m (IV e un passo di V). Si sale nel diedro sino alla base di un evidente camino, lo si sale uscendo a sinistra (vecchio cordino) su una selletta, S3 su vecchio chiodo, 40m (V). Si traversa orizzontalmente a destra su cengetta, poi per lame alla base del diedro della cuspide terminale, S4, 20m (IV). Salire tutto il bellissimo diedro sino ad un ripiano orizzontale, alla base delle fessure finali, S5, 35m (VI+, VI obbl). Salire ora la fessura di destra ad incastro uscendo sulla destra su uno spigolo. Non salirlo ma traversare a destra ad una bella fessura che permette di guadagnare la sommità dello sperone. Sostare poco oltre, S6, 35m. Discesa
Discesa in doppia raggiungendo brevemente la cima dello sperone SW (vedi vie seguenti).
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Bellezza
Primi salitori
Andrea Beretta e Paolo Barbieri, 23 agosto 1985
Autore scheda
Maurizio Oviglia
Versante
Sud Ovest
Lunghezza dislivello
210m
Difficoltà
VII- (VI obbl.)/R1+/I
Difficoltà obbligatoria
VI
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