Melodie mai perdute - Pilastro Maurizio Lo Dico - Rocca Busambra
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Melodie mai perdute: Giuseppe Barbagallo sul penultimo tiro
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Massimo Flaccavento e Arturo Latina il 19-05-2015, 25-06-2015 e 20-11-2015
Autore scheda
Massimo Flaccavento
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
220m
Quota
1613m
Difficoltà
7a+
Difficoltà obbligatoria
6c
Bellissima via moderna che sfruttando una delle linee più logiche di questo elegante pilastro, regala una scalata impegnativa, esposta e di grande soddisfazione. A parte un breve tratto sul sesto tiro, la roccia ottima e il grande ambiente sono le componenti di questa salita, che secondo noi è assolutamente da ripetere.
Durante la discesa sono state aggiunte alcune protezioni (chiodi e spit) nei tratti più lunghi così da evitare eventuali voli troppo pericolosi, e perché no, anche per incentivare le ripetizioni di questa bella via.
Accesso generale
Da Palermo raggiungere Ficuzza. Da Ficuzza (Piccolo borgo vicino Corleone-Pa) salire in direzione di Rocca Busambra seguendo le indicazioni per l’agriturismo Alpe Cucco, al primo bivio svoltare sulla destra su una sterrata (cancello verde all’inizio) seguendo le indicazioni per l’Alpe Ramosa.
Continuare ora a piedi inoltrandosi nel bosco puntando verso la Ciacca di Mezzogiorno, il grande canalone posto all’estrema destra della parete Nord di Rocca Busambra, e una volta alla base della montagna, costeggiarla verso Est per circa 15 minuti fino a raggiungere la base del pilastro. La via attacca in mezzo a due grosse edere rampicanti subito dopo una breve rampa erbosa (20 min. dall’auto, 1 ora e 10 min. dalla sbarra verde). Itinerario
In doppia lungo la via così come illustrato sulla foto, effettuando delle calate fuori dall’asse di salita e avendo l’accortezza di moschettonare alcuni spit. Materiale
Mezze corde da 55 m, 10 rinvii, friend BD 0.3, 0.4 e 1 (utili ma non indispensabili), casco e cordini per allungare eventualmente alcune protezioni. Note
Da Palermo raggiungere Ficuzza. Da Ficuzza (Piccolo borgo vicino Corleone-Pa) salire in direzione di Rocca Busambra seguendo le indicazioni per l’agriturismo Alpe Cucco, al primo bivio svoltare sulla destra su una sterrata (cancello verde all’inizio) seguendo le indicazioni per l’Alpe Ramosa.
Dopo aver percorso circa 5 km, superata l’indicazione in legno per la L’alpe Ramosa (Valle di San Giorgio) continuare ancora sulla sterrata fino a trovare una sterrata sulla destra chiusa da una sbarra verde e con l’indicazione “Via Crucis”.
Superata la sbarra verde, seguire la sterrata prima citata che con vari tornanti raggiunge un ampio spiazzo (caratterizzato da un grande crocifisso) dove è possibile lasciare l’auto.
AccessoContinuare ora a piedi inoltrandosi nel bosco puntando verso la Ciacca di Mezzogiorno, il grande canalone posto all’estrema destra della parete Nord di Rocca Busambra, e una volta alla base della montagna, costeggiarla verso Est per circa 15 minuti fino a raggiungere la base del pilastro. La via attacca in mezzo a due grosse edere rampicanti subito dopo una breve rampa erbosa (20 min. dall’auto, 1 ora e 10 min. dalla sbarra verde). Itinerario
Dopo aver salito una breve rampa erbosa, superare un muretto verticale e traversare leggermente a destra per poi risalire una bellissima (Chiodo) lama. Al termine di quest’ultima ancora leggermente a destra (Chiodo) e poi in verticale (Fare attenzione al pilastrino) per un bel muro fin sotto un tetto; S1, 30 m, 6a (Due spit e maglia per la calata).
Spostarsi leggermente a sinistra e con un bel passaggio atletico superare lo strapiombo. Proseguire adesso dapprima brevemente in verticale e poi dopo un delicato traversino a sinistra, ancora dritti fino ad una breve fessurina. Traversare ora a sinistra per un paio di metri, quindi in verticale fino ad un aereo gradino; S2, 20 m, 7a+ (Due spit e maglia per la calata).
Salire leggermente a sinistra e raggiunta l’evidente fessura, scalarla interamente con arrampicata sia fisica che tecnica. Poco sotto la sosta ormai ben visibile, con un traversino delicato verso sinistra raggiungere un esiguo gradino; S3, 20 m, 7a (Tre spit e maglia per la calata ).
Dalla sosta seguire l’evidente fessura obliqua e quando questa termina, con un difficile passaggio raggiungere una stretta cengia. Ignorare la sosta sullo spigolo (Sosta di calata) ma traversare facilmente a sinistra verso un comodo punto di sosta; S4, 15 m, 6b+ (Due spit e un chiodo).
Dalla sosta salire a sinistra e superare subito un muretto strapiombante fino ad una cengetta. Preseguire ora lungo belle fessure verticali e dopo un bel passaggio atletico, continuare con facile arrampicata lungo un diedrino obliquo fino alla sosta; S5, 30 m, 6b+ (Due spit).
Spostarsi verso sinistra e raggiunto il primo spit, salire in verticale (Fare attenzione, roccia un po’ delicata) fino ad un’evidente rientranza sulla sinistra. Traversare ora a sinistra verso i resti di un albero e risalire poi un’evidente diedro appoggiato fino in sosta; S6, 25 m, 5a (Due spit).
Leggermente a sinistra (Chiodo) e con bella arrampicata, superare un muro articolato fino ad un tratto più facile. Superare ora dei facili ma delicati pilastrini raggiungendo così la sommità di una grande lama; S7, 25 m, 6a (Due spit con anello di calata).
Leggermente a destra e quindi in verticale lungo un diedro di roccia stupenda fino ad un largo terrazzo. Obliquamente verso sinistra, superare ora un tratto strapiombante ma ben ammanigliato seguendo la linea di salita più logica (Chiodo) fino ad un corto diedrino. Da qui dapprima in verticale e poi verso destra superare un impegnativo passaggio in placca raggiungendo così la sosta presso un espostissimo gradino; S8 35 m, 7a (Tre spit e maglia per la calata)
Proseguire per parete articolata fino all’evidente diedro, seguirlo quindi con bella scalata fino a raggiungere uno spigolo compreso tra due grandi lastroni verticali. Superare questo tratto con attenzione fino ad uno stretto gradino posto poco sotto la cima del pilastro; S9, 20 m, 5c+ (Due spit e anello di calata)
N.B. Porre particolare attenzione al sesto tiro, allungando bene le protezioni e soprattutto scalando con attenzione nei tratti dove la roccia, seppur sufficientemente ripulita, si presenta comunque delicata.
Per via della morfologia della parete e dell’andamento leggermente obliquo della via, alcuni tiri sono un po’ corti. Ad ogni modo se ne sconsiglia il collegamento al fine di evitare fastidiosi attriti.
DiscesaIn doppia lungo la via così come illustrato sulla foto, effettuando delle calate fuori dall’asse di salita e avendo l’accortezza di moschettonare alcuni spit. Materiale
Mezze corde da 55 m, 10 rinvii, friend BD 0.3, 0.4 e 1 (utili ma non indispensabili), casco e cordini per allungare eventualmente alcune protezioni. Note
Prima salita effettuata dal basso in tre tentativi da M.Flaccavento e A.Latina il 19-05-2015, 25-06-2015 e 20-11-2015
Prima salita in libera effettuata il 20-04-2016 da M.Flaccavento in compagnia di R.Ferrante, A.Latina e G.Barbagallo
Ringraziamenti: Desideriamo ringraziare di cuore l’amico Luca Ponziani del negozio Mountain Sick di Rivarolo Canavese, grazie al suo contributo realizzare questa via è stato meno tragico del solito. Grazie mille!
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Bellezza
Primi salitori
Massimo Flaccavento e Arturo Latina il 19-05-2015, 25-06-2015 e 20-11-2015
Autore scheda
Massimo Flaccavento
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
220m
Quota
1613m
Difficoltà
7a+
Difficoltà obbligatoria
6c
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