K2: è iniziata la discesa di Confortola e degli altri alpinisti in difficoltà
Marco Confortola con gli altri alpinisti ha iniziato la discesa dal Campo 4. Nella notte è stato ritrovato il capospedizione olandese Wilco van Rooijen. La situazione continua ad essere molto difficile e il bilancio dei morti e dei dispersi continua purtroppo ad essere molto alto e ancora provvisorio.
1 / 1
K2 dal Broad Peak
arch. R. Benet - N. Meroi
Il bilancio della gravissima situazione sul K2 dopo 2 giorni di emergenza (3 se si considera la giornata in cui è partito il tentativo alla cima) è ancora molto difficile, e per molti versi purtroppo sospeso. La migliore notizia che ormai s’è diffusa in questa prima parte della giornata (sul K2 sono circa le 15,00) è che Marco Confortola ha iniziato a scendere. Alle 14.00, il sito aggiornato dalla spedizione olandese al Campo base del K2, lo dava ancora in discesa, accompagnato almeno da uno sherpa, verso il Campo3. Dal campo 4 starebbero discendendo, inoltre, altri alpinisti tra cui la norvegese Cecilie Skog che ieri sarebbe riuscita a superare il traverso del Collo di bottiglia.
Altra positiva notizia è che è stato rintracciato Wilco van Rooijen, il capo spedizione olandese che ha passato la prima notte, dopo aver raggiunto la cima, a 8300 metri inseme a Marco Confortola. Van Rooijen, secondo quanto riporta il sito www.mounteverest.net, è stato trovato ieri tra i Campi 3 e 4 della Cesen, la via che corre sulla parete sud a sinistra dello sperone Abbruzzi.
A soccorrerlo ieri notte sono stati l’olandese Cas Van de Gevel e Pemba Sherpa, proprio i due alpinisti che nella notte tra venerdì e sabato erano riusciti a raggiungere il Campo 4 superando il Collo di bottiglia e ieri si erano prodigati per portare soccorso agli alpinisti in difficoltà. Un grandissimo lavoro quello che hanno fatto coronato da quest’ultimo salvataggio in extremis.
Non è ancora chiaro come Wilco van Rooijen sia finito sulla Cesen. Certo deve essergli stato di aiuto l’acclimatamento acquisito nel gran lavoro di preparazione dei campi alti in questo mese al K2, ma anche la sua esperienza di esploratore polare. Ora i tre si troverebbero al Campo 3, e secondo notizie dal Campo base olandese sono provati. E non potrebbe essere altrimenti. Già ora però si devono ringraziare questi alpinisti che si sono prodigati e ancora lo stanno facendo per portare soccorso. Molti di loro sono sherpa (o portatori d’alta quota pakistani) a cui purtroppo, come molto spesso accade, non riusciamo a dare un nome.
In questo momento il bilancio davvero ancora non preciso e provvisorio parla di 4 morti: l’alpinista serbo Dren Mandic (fonte repubblica.it e sports-rec.marc8.com) caduto venerdì in salita subito dopo aver superato la parte più impegnativa del traverso, un coreano e uno sherpa precipitato insieme all’alpinista a cui ieri stava portando soccorso. Inoltre, secondo quanto riporta il sito della spedizione olandese www.noritk2.nl, ci sarebbero ancora 4 dispersi, ma molte agenzie e siti danno ancora a nove il numero dei dispersi per i quali dopo tre giorni di permanenza a oltre 8000 metri senza alcun materiale da bivacco le speranze sono purtroppo molto ridotte.
Come sempre in queste angoscianti situazioni è molto difficile e a volte impossibile fare dei bilanci “in corsa”. Le notizie, nonostante i satellitari e le radio che collegano il Campo base e la montagna, sono per forza di cose frammentarie. Quel che è certo è che la situazione creatasi da venerdì scorso, quando 25 alpinisti (tra cui olandesi, serbi, coreano, norvegesi, francesi, irlandesi e italiani) hanno tentato la cima del K2, è tra le più gravi di questi ultimi anni.
Basti pensare che nel 1986 al K2, nella famosa vicenda che coinvolse anche Kurt Diemberger, furono 6 i morti - 13 in tutto le morti al K2 quell'anno - mentre nel 1996 in quella successa all’Everest e narrata in Aria sottile da Jon Krakauer, persero la vita 9 alpinisti. In entrambi i casi la causa scatenante che si sommò ad una serie di altri fattori negativi fu la bufera che si scatenò in quota. Mentre ciò che sembra aver pesato in questi giorni al K2, oltre all' "affollamento" e alla tarda ora di arrivo in cima, è stato senz’altro il crollo del seracco che ha spazzato via le corde fisse dal traverso “chiave” del Collo di bottiglia. Una sorta di ponte levatoio alzato a cui la maggior parte degli alpinisti sembra non abbia saputo porre rimedio.
Il meteo sul K2 continua, e sembra continuerà anche nelle prossime ore, ad essere bello. Questo, per quanto poco, è confortante. Anche se nessuno si nasconde che occorre scendere il più in fretta possibile.
ULTIMI AGGIORNAMENTI: www.noritk2.nl (alle 16,30 K2-time) ha dato la notizia che gli olandesi Wilco van Rooijen e Cas Van de Gevel insieme a Pemba Sherpa hanno raggiunto il Campo 2. Secondo montagna.tv anche Marco Confortola si sta dirigendo verso il Campo 2.
Altra positiva notizia è che è stato rintracciato Wilco van Rooijen, il capo spedizione olandese che ha passato la prima notte, dopo aver raggiunto la cima, a 8300 metri inseme a Marco Confortola. Van Rooijen, secondo quanto riporta il sito www.mounteverest.net, è stato trovato ieri tra i Campi 3 e 4 della Cesen, la via che corre sulla parete sud a sinistra dello sperone Abbruzzi.
A soccorrerlo ieri notte sono stati l’olandese Cas Van de Gevel e Pemba Sherpa, proprio i due alpinisti che nella notte tra venerdì e sabato erano riusciti a raggiungere il Campo 4 superando il Collo di bottiglia e ieri si erano prodigati per portare soccorso agli alpinisti in difficoltà. Un grandissimo lavoro quello che hanno fatto coronato da quest’ultimo salvataggio in extremis.
Non è ancora chiaro come Wilco van Rooijen sia finito sulla Cesen. Certo deve essergli stato di aiuto l’acclimatamento acquisito nel gran lavoro di preparazione dei campi alti in questo mese al K2, ma anche la sua esperienza di esploratore polare. Ora i tre si troverebbero al Campo 3, e secondo notizie dal Campo base olandese sono provati. E non potrebbe essere altrimenti. Già ora però si devono ringraziare questi alpinisti che si sono prodigati e ancora lo stanno facendo per portare soccorso. Molti di loro sono sherpa (o portatori d’alta quota pakistani) a cui purtroppo, come molto spesso accade, non riusciamo a dare un nome.
In questo momento il bilancio davvero ancora non preciso e provvisorio parla di 4 morti: l’alpinista serbo Dren Mandic (fonte repubblica.it e sports-rec.marc8.com) caduto venerdì in salita subito dopo aver superato la parte più impegnativa del traverso, un coreano e uno sherpa precipitato insieme all’alpinista a cui ieri stava portando soccorso. Inoltre, secondo quanto riporta il sito della spedizione olandese www.noritk2.nl, ci sarebbero ancora 4 dispersi, ma molte agenzie e siti danno ancora a nove il numero dei dispersi per i quali dopo tre giorni di permanenza a oltre 8000 metri senza alcun materiale da bivacco le speranze sono purtroppo molto ridotte.
Come sempre in queste angoscianti situazioni è molto difficile e a volte impossibile fare dei bilanci “in corsa”. Le notizie, nonostante i satellitari e le radio che collegano il Campo base e la montagna, sono per forza di cose frammentarie. Quel che è certo è che la situazione creatasi da venerdì scorso, quando 25 alpinisti (tra cui olandesi, serbi, coreano, norvegesi, francesi, irlandesi e italiani) hanno tentato la cima del K2, è tra le più gravi di questi ultimi anni.
Basti pensare che nel 1986 al K2, nella famosa vicenda che coinvolse anche Kurt Diemberger, furono 6 i morti - 13 in tutto le morti al K2 quell'anno - mentre nel 1996 in quella successa all’Everest e narrata in Aria sottile da Jon Krakauer, persero la vita 9 alpinisti. In entrambi i casi la causa scatenante che si sommò ad una serie di altri fattori negativi fu la bufera che si scatenò in quota. Mentre ciò che sembra aver pesato in questi giorni al K2, oltre all' "affollamento" e alla tarda ora di arrivo in cima, è stato senz’altro il crollo del seracco che ha spazzato via le corde fisse dal traverso “chiave” del Collo di bottiglia. Una sorta di ponte levatoio alzato a cui la maggior parte degli alpinisti sembra non abbia saputo porre rimedio.
Il meteo sul K2 continua, e sembra continuerà anche nelle prossime ore, ad essere bello. Questo, per quanto poco, è confortante. Anche se nessuno si nasconde che occorre scendere il più in fretta possibile.
ULTIMI AGGIORNAMENTI: www.noritk2.nl (alle 16,30 K2-time) ha dato la notizia che gli olandesi Wilco van Rooijen e Cas Van de Gevel insieme a Pemba Sherpa hanno raggiunto il Campo 2. Secondo montagna.tv anche Marco Confortola si sta dirigendo verso il Campo 2.
Note:
Planetmountain | |
News K2 | |
www | |
www.montagna.tv | |
www.noritk2.nl | |
www.marcoconfortola.it |
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Scarpone da montagna da donna pensato per il trekking, l’escursionismo e il backpacking.
Un secondo strato termico robusto ed efficace.
Rinvio arrampicata super versatili con moschettone Keylock
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
Scarpe da tempo libero AKU Nativa Canvas
Il nuovo PHANTOM 6000 HD è uno scarpone progettato per l'alpinismo estremo. Grazie alla tecnologia HDry, offre una protezione impermeabile e traspirante superiore.