Fast And Furious, via nuova per Trip One Karakorum 2005
Il 18/06 prima via nuova su una parete inviolata per il team della spedizione Up project, impegnato nell’area Chogolisa Glacier (Baltoro – Pakistan) ad opera di Fabio Salini, Ezio Marlier e Hervè Barmasse (700m, V° impegno globale, 4° su ghiaccio e M6).
Prima via nuova su una parete inviolata per il team della spedizione Up project, impegnato nellarea Chogolisa Glacier (Baltoro Pakistan). Gli specialisti di ghiaccio e misto, Fabio Salini, Ezio Marlier e Hervè Barmasse hanno salito "Fast And Furious", questo il nome del nuovo itinerario, di 700 metri di dislivello, con difficoltà di V° come impegno globale, 4° su ghiaccio e M6 di misto. La via sbuca sulla cresta sommitale a pochi metri della cima che è rimasta però ancora inviolata. In questi giorni lavventura continua, con Brenna e company impegnati sullo Scudo del Chogolisa per il progetto di via sul pilastro FAST AND FURIOUS Prima via nuova della spedizione UP trip one. Ad una settimana dal nostro arrivo nel Chogolisa Glacier nasce la prima via nuova di questo UP trip one. Salini, Marlier e Barmasse partono all'alba dalla tendina montata sul ghiacciaio sotto la cima inviolata. Dopo aver risalito un lungo e ripido canalone nevoso si legano alla base della bellissima linea di misto e ghiaccio che avevano individuato nei giorni scorsi. Una linea "moderna", intesa come linea che solo un occhio da scalatore di misto può riuscire a concepire. Roccia alternata a neve e stretti budelli di ghiaccio, il tutto da superare con piccozze e ramponi. I tre si dividono la salita per 2 tiri a testa che saranno tutte lunghezze di 60 metri e anche oltre. Dapprima è il turno di Ezio che supera due tiri con un tratto verticale nel secondo tiro su ghiaccio "friabile" e poco proteggibile. Segue Fabio che incontra il tratto di misto più difficile della via nuova, superato in dry tooling con difficoltà di M6. L'ultima tirata fino alla cresta finale è invece di Hervé che dopo un primo salto di ghiaccio e un pendio carico di tanta neve fresca riesce a spostarsi verso destra aggirando l'impraticabile muro terminale e sbucando in alto sulla cresta a circa 5500 metri, dopo quasi 9 ore di scalata solo per la goulotte vera e propria. Sulla cresta sta arrivando il brutto tempo ed un po' di nevischio che per fortuna dura solo una mezz'oretta. I tre decidono quindi di cominciare le calate lungo la via salita senza toccare il punto più alto dei gendarmi rocciosi sommitali. Per cui difficile via nuova ma cima ancora inviolata per pochissimi metri. Ci va di specificarlo. Il rientro dei tre al campo base avviene intorno alle 18. Alla sera in tenda mensa si festeggia con il secondo cartoncino di vino, alcool che utilizzaremo per brindare solo in caso di vie nuove e compleanni. Un salutone da me e dai "mistaioli" che ora sono in tenda a riposare per bene. "FAST AND FURIOUS": dislivello: 700 metri difficoltà: grado V impegno globale, grado 4 su ghiaccio e M6 di misto. Primi salitori: Fabio Salini, Ezio Marlier, Hervè Barmasse (giugno 2005)
Foto: Fast And Furious |
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