The North Face: l’impresa di Amerigo Puntelli in Etiopia

22 ottobre 2007 – Amerigo Puntelli, noto endurance runner carrarese del team di atleti di The North Face, ripartirà per la straordinaria impresa già tentata nel febbraio del 2007 e interrotta per motivi di salute. Forte della precedente esperienza, affronterà la nuova avventura insieme ad Eliseo Bertuccelli, già suo compagno nelle prima spedizione: 220 km, in 5 giorni, in una della zona più calde della terra. Destinazione Etiopia, da Berhaile alla cima del vulcano Erta Ale.
 
Ad attendere i due atleti, una terra bruciata dal sole, con colate di lave taglienti e baluardi basaltici, deserti sabbiosi e distese di sale: è la Dancalia, un grande triangolo compreso tra l’altopiano etiopico, somalo e il Mar Rosso, una terra ostile, ma ricca di fascino e paesaggi mozzafiato.
 
La partenza è prevista per il 27 ottobre. Le difficoltà maggiori saranno il clima, la mancanza d’acqua – non piove quasi mai e le temperature oscillano tra i 35 e 60 gradi – il terreno impervio lungo il percorso.
Questo angolo di pianeta è poco conosciuta e trascurata sia dal turismo di massa che dai viaggiatori più esperti. I due atleti, inoltre, non avranno modo di sottrarsi al grande caldo perché saranno costretti ad affrontare tutta la corsa nelle ore diurne. L’attraversamento dei differenti territori, infatti, è consentito solo nel rispetto delle regole imposte dalle tribù locali che chiedono agli “stranieri” il pagamento delle tariffe di “passo”, l’obbligo di una scorta indigena (armata) e gli spostamenti da una zona all’altra solo durante il giorno.
 
Si sono uniti alla spedizione anche un medico e un cameraman esperto del luogo, che documenterà accuratamente con foto e video tutta la spedizione (alla fine del viaggio sarà dunque disponibile per la stampa molto materiale di qualità).   
 
La traversata della Dancalia a piedi sarà monitorata da strumenti biomedici forniti dal gruppo di ricerca multidisciplinare ed interistituzionale “Ai confini della Fisiologia”, composto da ricercatori del CNR di Pisa, che da anni si sta applicando nello studio delle risposte del corpo umano a sollecitazioni estreme.
  
“Dato che non esistono piste permanenti per il passaggio di autovetture, viaggeremo con fuoristrada al seguito” spiega Puntelli. “Il tracciato scelto ci porterà, passando da Amedela ed attraversando il Dallol, fino alla cima dell’Erta Ale, uno dei tre vulcani al mondo nella cui caldera il magma è sempre visibile e in costante movimento. L’esperienza dello scorso anno ci ha consentito di reperire maggiori informazioni sul percorso e sulle usanze del luogo: siamo sicuramente più preparati e consapevoli nell’affrontare nuovamente l’impresa”.