La Sportiva: Festa della placca anni ’80
Sabato 14 maggio alla Spiaggia delle lucertole di Arco (TN) si è svolta la prima Festa della placca anni 80.
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Sabato 14 maggio alla Spiaggia delle lucertole di Arco (TN) si è svolta la prima Festa della placca anni 80.
Planetmountain
Da unidea di Gerhard Hörhager nasce questo primo appuntamento con il passato, gli anni 80 liberamente reinterpretati dai presenti, pochi ma buoni come si dice di solito, alla mitica Spiaggia delle Lucertole. Sole, lago, placche datate e spietate uscite direttamente dalla macchina del tempo.
Una prima edizione della Festa della Placca benedetta da un inaspettato sole e dal vento dolce del lago. Larrampicata sportiva è uno sport così recente che per richiamarne gli albori basta andare indietro trentanni, pantacollant attillati dai colori più improbabili, scarpe strettissime, tinte brillanti sbiadite dalla lunga permanenza negli armadi ma decisamente sopra le righe.
Chi ha svaligiato larmadio della mamma, chi ha rispolverato gli scatoloni in cantina. Prova a scalare con queste!, Io facevo sicura con la Stich, Le Mariacher sono state il mio primo amore, nomi di oggetti che fanno viaggiare qualcuno di noi tra ricordi remoti, le Tao (avevi le rosse o le nere?), come si chiamavano quelle azzurre con il bordino nero? (erano le Futura) il Fameau, gli Excentric, limbrago Chouinard (terrà ancora?), il sacchetto della magnesite cucito con amore dalla mamma, roba che dovrebbe stare di diritto in un museo dellarrampicata sportiva e che invece era lì, dove meglio sta, sulla roccia.
I nomi delle vie perfino, Albatros, Patachon, Luisa Violenta, Honky Tonk, Non seguitemi , incubi e sogni per alcuni, nomi sui poster per altri, racconti dei vecchi per altri ancora. Per quel pezzo di roccia niente è cambiato, anche larrampicata , oggi quella dei 9b e delle prestazioni stratosferiche, negli '80 quella della ricerca dellappiglio più piccolo, in fin dei conti non è cambiata poi così tanto. Cambiano gli outfit, la passione rimane la stessa.
Vecchi come Gerhard Hörhager, Rolando Larcher, Nicola Sartori, Maurizio Oviglia, che hanno riportato alla realtà delle placche spietate sotto il sole i giovani moderni mutanti David, Jorg e Hansjörg, da arbitro unintera generazione di mezzo che assisteva allo spettacolo. Un confronto per modo di dire, con un passato non così remoto, basta infatti cambiare lato della spiaggia per trovare una coppia di tedeschi attillatissimi e colorati come un circo, con minuscoli sacchetti del magnesio e rinvii sbiaditi, gli si domanda se sono lì per la Festa della Placca, loro disorientati non capiscono. Per loro lo stile è ancora quello, perché dovrebbe essere diverso, è così bello. Segue festa al Bar Conti dArco, o da Pio che si capisce meglio. Chi non cera non sa cosa si è perso, valeva la pena venire solo per i pantaloncini di Gerhard , ma potrà rimediare, il prossimo anno, forse.
Sandro de Zolt per La Sportiva Team
Una prima edizione della Festa della Placca benedetta da un inaspettato sole e dal vento dolce del lago. Larrampicata sportiva è uno sport così recente che per richiamarne gli albori basta andare indietro trentanni, pantacollant attillati dai colori più improbabili, scarpe strettissime, tinte brillanti sbiadite dalla lunga permanenza negli armadi ma decisamente sopra le righe.
Chi ha svaligiato larmadio della mamma, chi ha rispolverato gli scatoloni in cantina. Prova a scalare con queste!, Io facevo sicura con la Stich, Le Mariacher sono state il mio primo amore, nomi di oggetti che fanno viaggiare qualcuno di noi tra ricordi remoti, le Tao (avevi le rosse o le nere?), come si chiamavano quelle azzurre con il bordino nero? (erano le Futura) il Fameau, gli Excentric, limbrago Chouinard (terrà ancora?), il sacchetto della magnesite cucito con amore dalla mamma, roba che dovrebbe stare di diritto in un museo dellarrampicata sportiva e che invece era lì, dove meglio sta, sulla roccia.
I nomi delle vie perfino, Albatros, Patachon, Luisa Violenta, Honky Tonk, Non seguitemi , incubi e sogni per alcuni, nomi sui poster per altri, racconti dei vecchi per altri ancora. Per quel pezzo di roccia niente è cambiato, anche larrampicata , oggi quella dei 9b e delle prestazioni stratosferiche, negli '80 quella della ricerca dellappiglio più piccolo, in fin dei conti non è cambiata poi così tanto. Cambiano gli outfit, la passione rimane la stessa.
Vecchi come Gerhard Hörhager, Rolando Larcher, Nicola Sartori, Maurizio Oviglia, che hanno riportato alla realtà delle placche spietate sotto il sole i giovani moderni mutanti David, Jorg e Hansjörg, da arbitro unintera generazione di mezzo che assisteva allo spettacolo. Un confronto per modo di dire, con un passato non così remoto, basta infatti cambiare lato della spiaggia per trovare una coppia di tedeschi attillatissimi e colorati come un circo, con minuscoli sacchetti del magnesio e rinvii sbiaditi, gli si domanda se sono lì per la Festa della Placca, loro disorientati non capiscono. Per loro lo stile è ancora quello, perché dovrebbe essere diverso, è così bello. Segue festa al Bar Conti dArco, o da Pio che si capisce meglio. Chi non cera non sa cosa si è perso, valeva la pena venire solo per i pantaloncini di Gerhard , ma potrà rimediare, il prossimo anno, forse.
Sandro de Zolt per La Sportiva Team
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Fondata nel 1928 dal calzolaio di Tesero (TN) Narciso Delladio, La Sportiva è un’azienda trentina a conduzione familiare leader mondiale nel settore delle calzature da arrampicata, alpinismo, hiking, mountain running e scialpinismo e dell’abbigliamento tecnico da outdoor. L’azienda, fatta crescere a livello internazionale da Francesco Delladio, è oggi guidata da Lorenzo Delladio e mantiene la principale sede di produzione a Ziano di Fiemme, ai piedi delle Dolomiti e al di fuori dei grandi distretti industriali calzaturieri italiani. La Sportiva è distribuita in oltre 87 paesi in tutto il mondo.
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