L'atleta Karpos Alex Rohr e il suo 'Project breakthrough'
“Project breakthrough” non è la semplice trasposizione di questi tre tentativi di ripetizione sul piccolo schermo, ma un viaggio più profondo attraverso le emozioni di Alex, e la consapevolezza di quanto sia importante passare attraverso il fallimento per comprendere il valore di ogni risultato. Un viaggio attraverso gli up & down che ogni appassionato outdoor vive quotidianamente.
Alexander “Alex” Rohr è uno scienziato dell’arrampicata. Interpreta la sua fede grazie a un talento con pochi eguali al mondo e una cura quasi maniacale dei dettagli, dedicando fino a sei ore al giorno, dopo il lavoro, ad esercitarsi nei movimenti sulla palestra di casa.
Nonostante abbia iniziato a scalare “solamente” a diciassette anni, i primi anni di carriera di Alex sono stati segnati da un'impressionante successione di gradi di difficoltà sempre maggiori. Dopo appena sei mesi dalla sua prima sessione, Alex è arrivato a scalare sugli 8a, ripetendo il suo primo 8b+ a nemmeno un anno di distanza. Infine, poco più che maggiorenne, ha completato con successo “Jungle speed” (Suriana), il suo primo 9a.
Persino un vincente come lui si trova però a dover fare i conti con un inevitabile periodo di plateau, di “piatta”, dopo pochi anni. Ad Alex non mancano certamente le motivazioni, ma i risultati, per la prima volta, non arrivano. E’ l’inizio di un viaggio introspettivo che lo porta a svestire i panni dell’ atleta e a vestire quelli dell’umano. A fare il percorso inverso, imparando a conoscersi meglio, affrontando le insicurezze che talvolta lo ostacolano e a cercare il bilanciamento tra calma e rabbia, tra concentrazione e impulso.
“Project breakthrough” è un contenuto originale. Uno stimolo per chi sta vivendo il proprio plateau, una piccola guida per chi tra poco lo attraverserà. In fondo siamo tutti Alex e Alex non è così diverso da noi sotto questo aspetto.
Per raggiungere il progresso, occorre anzitutto apprezzare il processo che porta ad esso. Fallire. Riprovarci e magari fallire ancora. Qualsiasi risultato ottenuto ha poi tutto un altro sapore: quello della consapevolezza. Il messaggio di fondo del documentario è trasversale e arriva a tutti gli spettatori, a prescindere dall’attività praticata e dal livello della propria performance.
“A volte penso di aver bisogno di fallire. Se mi avvicino solamente al fallimento, posso girarci attorno, evitandolo. Senza il fallimento, sento di poter compiere qualsiasi azione, senza però progredire. In entrambi i casi, non raggiungerò mai la consapevolezza di quello che ho compiuto.” A. Rohr, Project breakthrough
Abbigliamento tecnico per attività Outdoor e Sci Alpinismo Karpos / Sportful