Hervè Barmasse e i fratelli Pou aprono nuova via sulla parete sud del Monte Bianco
Hervè Barmasse e i fratelli Pou aprono La Classica Moderna, nuova via sulla parete sud del Monte Bianco
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Hervè Barmasse e i fratelli Pou aprono La Classica Moderna, nuova via sulla parete sud del Monte Bianco
Planetmountain
Lugano, 4 agosto 2011 The North Face®, brand leader mondiale nel settore dellabbigliamento, dellattrezzatura e delle calzature outdoor tecnicamente davanguardia, annuncia un nuovo, straordinario risultato ottenuto dagli atleti del proprio Global Team: in data 1 agosto, l'alpinista italiano Hervè Barmasse e gli scalatori spagnoli Iker ed Eneko Pou hanno aperto una nuova via lungo il versante italiano del Monte Bianco, secondo atto della trilogia di spedizioni in alta quota The North Face® Exploring The Alps.
Barmasse e i fratelli Pou hanno raggiunto la cima scalando la parete sud nella zona del Freney (Valle d'Aosta), in piena autonomia e senza tasselli: l'equipaggiamento del team consisteva unicamente nell'attrezzatura necessaria per eventuali bivacchi e in qualche chiodo come tradizionale misura di sicurezza. L'elevata quantità di neve caduta nelle ultime settimane ha reso difficoltoso il raggiungimento del gruppo Brouillard, ma al primo giorno di sole sono stati aperti 11 tiri lungo la colonna sinistra (livello di difficoltà 6c).
Dopo una notte al rifugio Monzino (2590 metri) e un altro stop al Bivacco Eccles (3850 m), i tre climber si sono accampati lungo il versante di Courmayeur a quota 4765 metri, dove la temperatura è scesa fino a -10 °C. Complessivamente, Hervè, Iker ed Eneko hanno accumulato un dislivello positivo di 3300 metri, dai piedi del gruppo Brouillard fino al tetto d'Europa, e sono poi ridiscesi dal lato francese, raggiungendo Chamonix dopo aver affrontato 380 metri di parete rocciosa in verticale.
Barmasse spiega così la scelta del nome per la nuova via: In unestate nella quale il mal tempo e le rigide temperature in alta montagna sembrano non aver mai fine, con i fratelli Pou riusciamo nellintento di aprire una via nuova sul versante sud del Monte Bianco. Unascensione che interpreta e prosegue in chiave moderna la filosofia e letica di chi, nel lontano 1959, per primo ha posto le mani sui monoliti di questo versante del Monte Bianco, Walter Bonatti. Da qui il nome della via La Classica Moderna. Una via pulita, senza spit, salita per 11 lunghezze fino al 6c con soli friends e 4 chiodi, aperta e scalata sempre in libera e che, come una grande classica, prosegue fino in vetta al monte Bianco per la cresta del Brouillard, per un totale di 3300 m di dislivello. Un particolare che fa la differenza, sia nel peso dello zaino dovendo provvedere in totale autonomia a possibili bivacchi ed imprevisti durante lapertura della via - che nellimpegno globale di una prima ascensione che assume proporzioni himalayane. Uno stile, che rispetta letica dei primi salitori, che per tornare a casa volevano e dovevano per forza arrivare ai 4810 m della vetta del monte Bianco. La Classica Moderna rispecchia la mia visione romantica di un alpinismo moderno, spesso troppo appeso al grado e non alla fantasia, e la voglia di riscoprire e condividere le emozioni della montagna con amici. Una via che aggiunge una pagina alla storia di questa montagna dove nel 1786 nacque lalpinismo. E per concludere non poteva mancare un bivacco sotto le stelle sulla cima del Monte Bianco di Courmayeur
Il bivacco è stato fantastico e lo spettacolo a quella quota era veramente da togliere il fiato. Siamo molto stanchi, ma anche estremamente contenti: è un grande risultato per tutti noi, hanno commentato a caldo i fratelli Pou, comprensibilmente euforici: prima di loro nessuno scalatore spagnolo era mai riuscito nell'impresa di aprire una nuova via lungo la parete sud del Monte Bianco.
La Classica Moderna è il secondo atto della trilogia di spedizioni in alta quota The North Face® Exploring The Alps: il progetto prevede l'apertura di tre nuove vie alla cima delle tre maggiori vette alpine, utilizzando tre diversi stili di scalata per ridefinire i limiti dell'alpinismo proprio nella sua regione d'origine, le Alpi. La prima ascesa, in solitaria lungo la parete italiana del Monte Cervino, è stata compiuta lo scorso aprile da Hervè Barmasse.
Cima più alta della catena montuosa alpina con i suoi 4810 metri, il Monte Bianco è situato sulla linea spartiacque tra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia francese.
Per maggiori informazioni sulla spedizione e gli atleti:
web: www.thenorthfacejournal.com
facebook - www.facebook.com/thenorthface
Barmasse e i fratelli Pou hanno raggiunto la cima scalando la parete sud nella zona del Freney (Valle d'Aosta), in piena autonomia e senza tasselli: l'equipaggiamento del team consisteva unicamente nell'attrezzatura necessaria per eventuali bivacchi e in qualche chiodo come tradizionale misura di sicurezza. L'elevata quantità di neve caduta nelle ultime settimane ha reso difficoltoso il raggiungimento del gruppo Brouillard, ma al primo giorno di sole sono stati aperti 11 tiri lungo la colonna sinistra (livello di difficoltà 6c).
Dopo una notte al rifugio Monzino (2590 metri) e un altro stop al Bivacco Eccles (3850 m), i tre climber si sono accampati lungo il versante di Courmayeur a quota 4765 metri, dove la temperatura è scesa fino a -10 °C. Complessivamente, Hervè, Iker ed Eneko hanno accumulato un dislivello positivo di 3300 metri, dai piedi del gruppo Brouillard fino al tetto d'Europa, e sono poi ridiscesi dal lato francese, raggiungendo Chamonix dopo aver affrontato 380 metri di parete rocciosa in verticale.
Barmasse spiega così la scelta del nome per la nuova via: In unestate nella quale il mal tempo e le rigide temperature in alta montagna sembrano non aver mai fine, con i fratelli Pou riusciamo nellintento di aprire una via nuova sul versante sud del Monte Bianco. Unascensione che interpreta e prosegue in chiave moderna la filosofia e letica di chi, nel lontano 1959, per primo ha posto le mani sui monoliti di questo versante del Monte Bianco, Walter Bonatti. Da qui il nome della via La Classica Moderna. Una via pulita, senza spit, salita per 11 lunghezze fino al 6c con soli friends e 4 chiodi, aperta e scalata sempre in libera e che, come una grande classica, prosegue fino in vetta al monte Bianco per la cresta del Brouillard, per un totale di 3300 m di dislivello. Un particolare che fa la differenza, sia nel peso dello zaino dovendo provvedere in totale autonomia a possibili bivacchi ed imprevisti durante lapertura della via - che nellimpegno globale di una prima ascensione che assume proporzioni himalayane. Uno stile, che rispetta letica dei primi salitori, che per tornare a casa volevano e dovevano per forza arrivare ai 4810 m della vetta del monte Bianco. La Classica Moderna rispecchia la mia visione romantica di un alpinismo moderno, spesso troppo appeso al grado e non alla fantasia, e la voglia di riscoprire e condividere le emozioni della montagna con amici. Una via che aggiunge una pagina alla storia di questa montagna dove nel 1786 nacque lalpinismo. E per concludere non poteva mancare un bivacco sotto le stelle sulla cima del Monte Bianco di Courmayeur
Il bivacco è stato fantastico e lo spettacolo a quella quota era veramente da togliere il fiato. Siamo molto stanchi, ma anche estremamente contenti: è un grande risultato per tutti noi, hanno commentato a caldo i fratelli Pou, comprensibilmente euforici: prima di loro nessuno scalatore spagnolo era mai riuscito nell'impresa di aprire una nuova via lungo la parete sud del Monte Bianco.
La Classica Moderna è il secondo atto della trilogia di spedizioni in alta quota The North Face® Exploring The Alps: il progetto prevede l'apertura di tre nuove vie alla cima delle tre maggiori vette alpine, utilizzando tre diversi stili di scalata per ridefinire i limiti dell'alpinismo proprio nella sua regione d'origine, le Alpi. La prima ascesa, in solitaria lungo la parete italiana del Monte Cervino, è stata compiuta lo scorso aprile da Hervè Barmasse.
Cima più alta della catena montuosa alpina con i suoi 4810 metri, il Monte Bianco è situato sulla linea spartiacque tra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia francese.
Per maggiori informazioni sulla spedizione e gli atleti:
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