Exploit dello svizzero Roger Schäli che in un mese e mezzo scala sei pareti nord
Pareti nord in 45 giorn. Un record!
Nella cronaca alpinistica di questa prima parte dellanno, cè un nuovo exploit da registrare. Lo svizzero Roger Schäli, astro nascente dellalpineXtrem Team di SALEWA, nellarco di 45 giorni ha firmato ben 6 pareti nord, probabilmente la mezza dozzina di vie più affascinanti delle nostri Alpi.
Tra l8 gennaio e il 22 febbraio, infatti, lelvetico Roger Schäli ha scalato le pareti nord di Cima Grande di Lavaredo, Petit Dru, Eiger, Grandes Jorasses, Pizzo Badile e Monte Cervino. Nessuno prima dora era riuscito a completare le sei classiche in un così breve tempo. Non sono pareti facili, e questo gli alpinisti lo sanno bene, perché quelle vie sempre in ombra nascondono insidie ad ogni passaggio.
Il diario di bordo di Roger Schäli inizia l8 gennaio sulle Dolomiti, quando si appresta ad affrontare lascensione della parete nord della Cima Grande di Lavaredo lungo la via Camillotto Pellesier. Nonostante una partenza non proprio mattutina, Schäli e il suo compagno di cordata Simon Gietl, sono rientrati al punto di partenza nelle prime ore del pomeriggio.
Il 21 gennaio Schäli, in compagnia di Bernd Rathmayer, scala la vertiginosa parete nord del Petit Dru, la più seducente torre di granito di Chamonix. Nella discesa a causa di una improvvisa nevicata che impedisce loro di orientarsi in modo sicuro, i due alpinisti sono costretti a bivaccare in parete.
Il terzo appuntamento è fissato con lEiger nella giornata del 28 gennaio. Schäli questa montagna la conosce bene per averla conquistata ben dieci volte lungo la via Heckmair, e così, in compagnia di Simon Anthamatten, firma il nuovo record di percorrenza della parete nord dellEiger in 6 ore e 50 minuti.
Qualche giorno a casa per riposare e Roger Schäli con Marianne Ebneter partono alla volta del Grand Jorasses e del suo splendido versante nord. L8febbraio tutto funziona alla perfezione in parete, ma è nel ritorno verso casa che insorgono i problemi: il motore della loro autovettura si guasta e si rende necessario lintervento del carro-attrezzi.
Il 17 febbraio Schäli e Simon Gietl affrontano la parete nord del Pizzo Badile: nella discesa la temperatura è così bassa che Gietl accusa un principio di congelamento ai piedi. Non sazie, le due Guide Alpine ripartono per lEiger, dove un amico li sta aspettando per affrontare insieme la parete nord. (Nella foto: Roger Schäli impegnato sulla via Cassin del Pizzo Badile. Credit: PH Simon Gietl).
Il grande tour delle north face si conclude il 22 di febbraio con la sesta e ultima grande parete nord delle Alpi: il Cervino, conquistato in sole 6 ore e mezza. Ma il lavoro di Guida chiama, e il 25 febbraio Schäli ripete, con un suo ospite, lEiger.
Al rientro a casa Roger Schäli manda un messaggio a Heiner Oberrauch, presidente di Salewa e suo grande estimatore: Caro Heiner, credo proprio di aver fatto bene a non andare in Patagonia questinverno, là ci sono montagne molto belle ma molto affollate e così ho potuto dedicarmi alle mie Alpi alle nostre Alpi, caro Heiner, splendide, soprattutto dinverno.
Tra l8 gennaio e il 22 febbraio, infatti, lelvetico Roger Schäli ha scalato le pareti nord di Cima Grande di Lavaredo, Petit Dru, Eiger, Grandes Jorasses, Pizzo Badile e Monte Cervino. Nessuno prima dora era riuscito a completare le sei classiche in un così breve tempo. Non sono pareti facili, e questo gli alpinisti lo sanno bene, perché quelle vie sempre in ombra nascondono insidie ad ogni passaggio.
Il diario di bordo di Roger Schäli inizia l8 gennaio sulle Dolomiti, quando si appresta ad affrontare lascensione della parete nord della Cima Grande di Lavaredo lungo la via Camillotto Pellesier. Nonostante una partenza non proprio mattutina, Schäli e il suo compagno di cordata Simon Gietl, sono rientrati al punto di partenza nelle prime ore del pomeriggio.
Il 21 gennaio Schäli, in compagnia di Bernd Rathmayer, scala la vertiginosa parete nord del Petit Dru, la più seducente torre di granito di Chamonix. Nella discesa a causa di una improvvisa nevicata che impedisce loro di orientarsi in modo sicuro, i due alpinisti sono costretti a bivaccare in parete.
Il terzo appuntamento è fissato con lEiger nella giornata del 28 gennaio. Schäli questa montagna la conosce bene per averla conquistata ben dieci volte lungo la via Heckmair, e così, in compagnia di Simon Anthamatten, firma il nuovo record di percorrenza della parete nord dellEiger in 6 ore e 50 minuti.
Qualche giorno a casa per riposare e Roger Schäli con Marianne Ebneter partono alla volta del Grand Jorasses e del suo splendido versante nord. L8febbraio tutto funziona alla perfezione in parete, ma è nel ritorno verso casa che insorgono i problemi: il motore della loro autovettura si guasta e si rende necessario lintervento del carro-attrezzi.
Il 17 febbraio Schäli e Simon Gietl affrontano la parete nord del Pizzo Badile: nella discesa la temperatura è così bassa che Gietl accusa un principio di congelamento ai piedi. Non sazie, le due Guide Alpine ripartono per lEiger, dove un amico li sta aspettando per affrontare insieme la parete nord. (Nella foto: Roger Schäli impegnato sulla via Cassin del Pizzo Badile. Credit: PH Simon Gietl).
Il grande tour delle north face si conclude il 22 di febbraio con la sesta e ultima grande parete nord delle Alpi: il Cervino, conquistato in sole 6 ore e mezza. Ma il lavoro di Guida chiama, e il 25 febbraio Schäli ripete, con un suo ospite, lEiger.
Al rientro a casa Roger Schäli manda un messaggio a Heiner Oberrauch, presidente di Salewa e suo grande estimatore: Caro Heiner, credo proprio di aver fatto bene a non andare in Patagonia questinverno, là ci sono montagne molto belle ma molto affollate e così ho potuto dedicarmi alle mie Alpi alle nostre Alpi, caro Heiner, splendide, soprattutto dinverno.
La cronistoria dellexploit di Roger Schaeli | ||
giorno | montagna | compagno di cordata |
08 gennaio | Cima Grande di Lavaredo | Simon Gietl |
21 gennaio | Petit Dru | Bernd Rathmayer |
28 gennaio | Eiger | Simon Anthamatten |
08 febbraio | Grandes Jorasses | Marianne Ebneter |
17 febbraio | Pizzo Badile | Simon Gietl |
22 febbraio | Cervino | Simon Gietl |
Expo / News
03/10/2023 - Salewa
Tecnico, leggero e agile: Salewa presenta il nuovo scarpone da alpinismo Ortles Light Mid Powertex Con l’Ortles Light Mid PTX, Salewa lancia il suo scarpone da alpinismo più leggero e tecnico, studiato nel dettaglio per rispondere alle nuove esigenze dell’alpinismo e ideale per affrontare in velocità le uscite in montagna più impegnative
13/04/2023 - Salewa
Six to Nine – Kick-start your day con Pedroc di Salewa Six to Nine – Kick-start your day Con questo motto, il brand altoatesino Salewa presenta Pedroc, la nuova collezione da speed hiking nata per vivere la natura nelle ore più magiche. Prima o dopo il lavoro.
24/09/2022 - Salewa
Salewa presenta due nuovi prodotti dedicati alle escursioni autunnali Salewa presenta due nuovi prodotti dedicati alle escursioni autunnali: lo scarponcino Alp Mate Winter Mid e lo zaino Lavaredo 30
06/07/2022 - Salewa
Il Gruppo Oberalp presenta il proprio settimo report di sostenibilità: Contribute 2021 Il Gruppo Oberalp presenta il report di sostenibilità, Contribute 2021, mostrando i progressi ottenuti in termini di responsabilità sociale ed economica.
12/05/2022 - Salewa
Progressive climbing: Salewa presenta la nuova giacca Agner Durastretch Anorak Progressive climbing: Salewa presenta la nuova giacca Agner Durastretch Anorak, ideale per affrontare le vie classiche di arrampicata
Produrre i migliori prodotti possibili per ogni tipo di impiego: è questo l'obiettivo di Salewa. Grazie alla collaborazione con alpinisti professionisti come Reinhold Messner, Hans Kammerlander, Kurt Albert e Christoph Hainz, Salewa ha potuto sviluppare prodotti che hanno dettato le regole nel settore dell'alpinismo. Salewa continua a scrivere la sua storia di successo.
Expo / Prodotti
Comoda scarpa da avvicinamento per passaggi tecnici e vie classiche
Piumino Salewa per l’alpinismo sportivo che abbina il calore del piumino alle dimensioni ridotte.
Pantaloni da uomo per arrampicata alpina leggeri e tecnici, resistenti alle abrasioni e altamente elasticizzati.
Un affidabile e ventilato zaino da donna, concepito per tour semplici e di media difficoltà.